Recensione

Demolition – Recensione: un film che prova, ma non riesce

Un uomo perde la moglie che non era sicuro di amare in un incidente stradale e per affrontare il trauma inizia dapprima a smontare, e poi a distruggere, tutto ciò che ha intorno. Lo aiuta? Non è ben chiaro, dubbio ricorrente nel corso del film. “Demolition” vorrebbe osare, vorrebbe raccontare un modo diverso di affrontare il dolore, vorrebbe utilizzare metafore e indagare la complessità del subconscio; vorrebbe, ma non ci riesce del tutto.

L’idea di base è interessante, trasmettere una distruzione sentimentale attraverso una distruzione vera e propria di ciò che si ha intorno, unita alla difficoltà del protagonista di comprendere i propri sentimenti e di metabolizzare quello che è successo.
In tale contesto un punto a favore del film è che non si dilunga mai in scene con pianti e urla, che sarebbero state d’altronde estremamente incoerenti con il tipo di personaggio che si è scelto di rappresentare.

“Demolition” non lascia un’impronta significativa

Nonostante la pellicola scorra facilmente, ciò che manca è un qualcosa di più profondo, uno sguardo attento dietro alle quinte del cuore di Davis/Jake Gyllenhaal che coinvolga davvero lo spettatore nel suo dolore e lo aiuti a capire il personaggio. C’è invece un simbolico pannello di vetro tra il film e chi guarda che lascia spesso indifferenti al destino del protagonista. La presenza di alcune scene mal collegate con il resto e un paio di cose che non vengono mai risolte incrementa questo scarso interesse e si arriva ai titoli di coda senza che nulla di impatto abbia veramente raggiunto lo spettatore.

Una nota di merito va a Jake Gyllenhaal che non delude e riesce comunque a dare spessore al suo personaggio, barcamenandosi tra qualche buco di sceneggiatura e azioni a volte poco comprensibili, mentre risulta scialbo e privo di utilità il personaggio di Naomi Watts, che sembra inizialmente fondamentale ma non viene mai approfondito davvero nel corso della pellicola.

Alla fine non è chiaro qual è il messaggio che il regista voleva trasmettere; distruggere le cose aiuta a superare il dolore? Magari sì, ma c’era davvero bisogno di un film sull’argomento?
Ai posteri l’ardua sentenza.

Valeria Brunori

Trama

• Regia: Jean-Marc Vallée
• Cast: Jake Gyllenhaal, Naomi Watts, Chris Cooper, Polly Draper, Wass Stevens, Hani Avital, Tom Kemp, Lytle Harper, Judah Lewis, Stephen Badalamenti, George J. Vezina, Ben Cole, Gregory Haney, Heather Lind, Brendan Dooling, Celia Au
• Genere: . Drammatico, colore
• Durata: 100 minuti
• Produzione: USA, 2015
• Distribuzione: Good Films
• Data di uscita: 15 Settembre 2016

Jake Gyllenhaal è Davis, investitore bancario che nella vita ha sempre avuto tutto, tra cui una moglie che lo ha reso l’uomo più felice della terra. Un giorno però il fato si oppone al corso della sua felicità e, a causa di un tragico incidente, David rimane vedovo, perdendo l’amore della sua vita.

Il protagonista di “Demolition” cade così in uno stato di semi-apatia, in cui niente sembra avere importanza; solamente i suoi familiari, in particolare suo suocero, cercheranno di spingere David a rimettersi in carreggiata, ma niente risulta essere efficace fino a quando un pacchetto di caramelle resta incastrato in un distributore automatico.

In quel momento qualcosa scatta nella mente di Davis: l’uomo decide così di scrivere una serie di missive alla ditta produttrice della macchina. Queste lettere però, dapprima formali, prenderanno presto forma di sfoghi personali ed intimi, attirando l’attenzione di un’impiegata, Karen.
Sarà grazie al supporto della donna e di suoi figlio Chris che Davis inizierà a demolire le fondamenta di una vecchia e nostalgica vita per lasciare spazio ad una nuova realtà.

Nel cast di “Demolition” troviamo Jake Gyllenhaal nel ruolo del protagonista, David; nel ruolo di Karen e suo figlio Chris rispettivamente la talentuosa Naomi Watts e il giovane Judah Lewis. Nel ruolo di Phil, suocero di David, figura invece l’attore Chris Cooper.

Trailer