Oscar 2016: Miglior Film – In gara “La grande scommessa”, regia di Adam McKay, “Il ponte delle spie”, regia di Steven Spielberg, “Brooklyn”, regia di John Crowley, “Mad Max: Fury Road”, regia di George Miller, “Sopravvissuto – The Martian”, regia di Ridley Scott, “Revenant – Redivivo”, regia di Alejandro González Iñárritu, “Room”, regia di Lenny Abrahamson e “Il caso Spotlight”, regia di Tom McCarthy.
Oscar 2016: Miglior Film – And the Oscar goes to… Il caso Spotlight, di Tom McCarthy
Il caso Spotlight
“Il caso Spotlight” segue la vera storia di un’inchiesta svolta a cavallo del 2000 da un gruppo di giornalisti, noti come la squadra Spotlight, sulla pedofilia tra i preti cattolici e l’omertà assoluta al riguardo. Indagando il gruppo scopre che il ‘problema’ è molto più diffuso di quello che si pensava inizialmente e che la stessa Chiesa Cattolica insabbia la questione da molto tempo.
“Il caso Spotlight” è un film corale molto equilibrato, sostenuto da un’ottima sceneggiatura e da un ancora miglior cast, che affronta una tematica ‘tabù’ senza impelagarsi in inutili disquisizioni teologiche sulla fede, rimanendo molto in ambito psicologico e legale.
Oscar 2016: Miglior Film – I candidati
Il ponte delle spie
Girato dall’acclamato regista Steven Spielberg, “Il ponte delle spie” è un film storico e un thriller allo stesso tempo. Il protagonista è un avvocato, interpretato da Tom Hanks, che viene convinto dai suoi superiori a difendere in tribunale una spia russa, anche se si tratta solo di una facciata in quanto l’uomo è praticamente già condannato; questo scatenerà una serie di eventi che porteranno l’avvocato a percorrere strade inaspettate.
Ben pensato e ben realizzato, “Il ponte delle spie” conferma il noto talento di Steven Spielberg e di Tom Hanks e fa invece venire alla luce il semi-sconosciuto Mark Rylance che, con la sua eccellente interpretazione, aggiunge un tocco di eleganza alla pellicola.
Brooklyn
“Brooklyn” segue l’intensa storia di una giovane costretta a lasciare la sua patria, l’Irlanda, per andare alla ricerca di fortuna in America, che dopo questo passo scopre di essersi in qualche modo ‘spezzata in due’ e di non sapere più a quale luogo, e quali affetti, appartiene. Realizzato con cura, “Brooklyn” è un delizioso quadro sul doloroso tema dell’emigrazione che non si fa mancare, oltre alla profondità dell’argomento, un aspetto visivo estremamente piacevole, tra abiti dai colori sgargianti per la protagonista Saoirse Ronan e paesaggi irlandesi mozzafiato.
La grande scommessa
“La grande scommessa” è un film incentrato su una doppia truffa economica e, come tale, potrebbe essere di difficile comprensione: l’abilità di Adam McKay è stata invece quella di rendere la pellicola accessibile a chiunque, con intelligenti e originali trovate per risolvere il problema di un argomento troppo ‘di nicchia’.
“La grande scommessa” ha infatti vinto l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Non Originale, principale punto di forza dell’opera, tratta dal libro di Michael Lewis “The Big Short – Il grande scoperto”.
Il cast è poi ciò che eleva ancora di più questo film, tutti al massimo della loro forma e intenti a regalare delle interpretazioni azzeccatissime.
Room
Film angosciante e claustrofobico, “Room” racconta la storia di una donna che viene tenuta segregata in una stanza dall’uomo che l’ha rapita anni prima, assieme a suo figlio che ha ormai 5 anni. Vicina alla pazzia per questa prigionia forzata, la donna sa che deve tentare qualsiasi cosa per uscire da lì e riconquistare la libertà persa.
Il film è completamente incentrato sulla protagonista, Brie Larson, e sul bambino, ed entrambi offrono una grande prova di recitazione, reggendo sulle spalle del loro rapporto madre-figlio tutto il peso della pellicola.
Mad Max: Fury Road
“Mad Max: Fury Road” è il quarto in una serie di film incentrati sul personaggio fittizio ‘Mad’ Max inventato da George Miller, regista della tetralogia. Le avventure di ‘Mad’ Max sono collocate in un futuro post-apocalittico in cui la Terra è ormai un enorme deserto in cui i pochi sopravvissuti combattono per le basilari risorse necessarie alla sopravvivenza: l’acqua e il cibo.
Il film è stato grandemente acclamato dalla critica, soprattutto per la sua impeccabile realizzazione tecnica. Nei primi tre film della saga Max era interpretato da Mel Gibson, mentre qui veste i suoi panni Tom Hardy, che afferra con orgoglio l’eredità lasciatagli e non delude le aspettative.
Revenant – Redivivo
Ispirato ad una storia vera, “Revenant – Redivivo” segue le tracce di un cacciatore di pelli che, lasciato a morire in mezzo ad un bosco innevato nel Canada, insegue l’uomo che l’ha tradito in cerca di vendetta, senza arrendersi di fronte a nulla. Il film è completamente pensato per trasmettere emozioni tramite tecniche visive, infatti i dialoghi sono pochi e scarni e lo spettatore deve affidarsi agli occhi per immedesimarsi nelle sofferenze del protagonista disperso in quest’immenso inferno di neve.
La realizzazione del film è stata molto dura per tutte le persone coinvolte e specialmente per il protagonista, Leonardo DiCaprio, che ha infatti vinto il tanto atteso premio Oscar al Miglior Attore Protagonista grazie all’impegno e la bravura dimostrati nella pellicola.
Sopravvissuto – The Martian
Durante una missione su Marte, un’astronauta viene erroneamente creduto morto e lasciato sul pianeta. L’uomo, però, – interpretato da Matt Damon – è estremamente vivo e deve trovare un modo per comunicarlo ai suoi compagni e sopravvivere su Marte finché non verranno a recuperarlo.
Tratto dal romanzo “L’uomo di Marte” (2011) di Andy Weir, “Sopravvissuto – The Martian” presta molta attenzione alla scienza e cerca di essere il più realistico possibile, offrendo spiegazioni logiche e soluzioni plausibili che lo rendono una delle migliori pellicole di fantascienza degli ultimi anni, nonostante il finale un po’ rocambolesco.
Valeria Brunori
29/02/2016