Recensione

Tutti vogliono qualcosa – Recensione: Non solo nostalgia canaglia, ma anche rilassante divertimento e riflessione sul tempo targato anni ’80

“Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza”. Chissà se Richard Linklater, regista di “Tutti vogliono qualcosa”, ha mai letto, magari proprio in gioventù, questi famigerati versi che fanno da incipit alla Canzona di Bacco di Lorenzo de’ Medici. Sta di fatto che il regista americano pare abbia una vera e propria ossessione nei confronti del tempo che passa: dopo “Boyhood”, in cui le lancette correvano in modo naturale, con quest’ultimo film l’attenzione si focalizza su uno di quei momenti dove la vita scorre all’impazzata senza darci la possibilità, nel mentre, di rendercene conto.

Intanto si fa un salto nel passato: è il 1981. Jake Bradford sta per fare il suo ingresso al college e il fine settimana precedente prende possesso di un’abitazione insieme ai suoi compagni della squadra di baseball universitaria. Parte il countdown.
Nella nuova casa rimbombano gli schiamazzi di una variegata e scanzonata combriccola: i bulli, il fumato, il fidanzatissimo sempre al telefono, il simpaticone ed altri personaggi a completamento di una schiera assortita di anime giovani che intrecciano i loro destini con la spensieratezza dei vent’anni.

Una rappresentazione dell’umanità alla continua ricerca di ‘qualcosa’

In “Tutti vogliono qualcosa” fluisce un trascinante entusiasmo, lo strano combustibile che alimenta e spinge acerbi motori, già su di giri, verso uno dei passaggi fondamentali all’età adulta. Bagordi serali, festini, nuove amicizie, femmine e maschi alla ricerca le une degli altri raccontano l’allegra ricerca di quel qualcosa che tutti vogliono e che tutti vorrebbero ancora. Il film distribuisce sensazioni policrome: una piacevole nostalgia colpirà un pubblico più attempato mentre un rinnovato furore solleticherà i più giovani. Una sorprendente versatilità che si aggiunge alle varie stoccate vincenti della pellicola. Parlando degli anni ’80, dell’America e di tipiche dinamiche del sistema scolastico statunitense, il regista di Houston descrive in realtà uno scenario universale dove tutti hanno la possibilità di trovare il proprio posto identificandosi con questo o quel personaggio.

Vittima felice di un contrappasso temporale innescato forse dalla sua stessa ossessione, il linguaggio di Linklater, narrando di frivolezza giovanili, raggiunge una maturità luminosa e seducente. La divertente semplicità dell’esposizione, la costruttiva interazione dei protagonisti tratteggiati con piccole ma sapienti pennellate e le musiche sempre azzeccate fanno di “Tutti vogliono qualcosa” una commedia godibile da molteplici punti di vista.

Riccardo Muzi

Trama

• Titolo originale: Everybody Wants Some!!
• Regia: Richard Linklater
• Cast: Wyatt Russell, Ryan Guzman, Zoey Deutch, Tyler Hoechlin, Glen Powell, Blake Jenner, Adriene Mishler, Jessi Mechler, Taylor Ashley Murphy, Sophia Taylor Ali, Ernest James, Kyla Burke, Devin Bonnee, Tory Taranova, Courtney Tailor, Cyndy Powell, Dora Madison, Jonathan Breck, Will Brittain
• Genere: Commedia, colore
• Durata: 116 minuti
• Produzione: USA, 2016
• Distribuzione: Notorious Pictures
• Data di uscita: 16 Giugno 2016

La pellicola “Tutti vogliono qualcosa” prevede la regia di Richard Linklater, il quale per l’occasione ha curato anche la sceneggiatura. Richard Linklater è conosciuto principalmente per l’ampio successo ottenuto con “Boyhood” (tre nomination agli Oscars), pellicola la cui realizzazione ha previsto ben 12 anni di duro lavoro; ora il regista si posiziona in cabina di regia per una commedia che è da intendere come il ‘sequel spirituale’ dell’acclamato film “La vita è un sogno” del 1993. La pellicola aveva come protagonisti – nel 1976 – un gruppo di matricole liceali alle prese con le vicissitudini che tale ruolo comporta in America.

“Tutti vogliono qualcosa” ha come protagonisti un gruppo di giovani matricole del college che, oltre ad ambientarsi nel nuovo mondo che sarà la loro casa per anni, iniziando a barcamenarsi tra responsabilità – non vivendo più sotto il controllo dei genitori – e opportunità. Oltre a tentare di tutto per entrare a far parte della squadra di baseball del college, qualcuno di loro riuscirà anche a trovare l’amore.

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