Una nuova commedia sentimentale per il regista Marc Lawrence, con Hugh Grant e Sarah Jessica Parker in perfetta sintonia tra loro
(Did You Hear About the Morgans?) – Regia: Marc Lawrence – Cast: Hugh Grant, Sarah Jessica Parker, Kim Shaw, Mary Steenburgen, Sam Elliott, Elisabeth Moss, Michael Kelly – Genere: Commedia, colore, 100 minuti – Produzione: USA, 2009 – Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia – Data di uscita: 19 febbraio 2010.
Dopo “Scrivimi una canzone” e “Due settimane per innamorarsi”, entrambe con Hugh Grant nel ruolo del protagonista, il primo a fianco di Drew Barrymore e il secondo con Sandra Bullock, il regista Marc Lawrence torna al lavoro con “Che fine hanno fatto i Morgan?”.
Questa commedia romantica vede i personaggi principali, Meryl e Paul, Sarah Jessica Parker e Hugh Grant, nel pieno di una crisi coniugale, improvvisamente costretti a lasciare New York per trasferirsi nel Wyoming, dove dovranno fare i conti con un tessuto sociale diverso da quello della Grande Mela. La nuova esperienza che affronteranno porterà i due ad analizzare loro stessi ed i propri sentimenti.
Seppur il tema “prendi un cittadino e portalo nel west” sia stato trattato più volte, soprattutto nelle commedie, per gli inevitabili spunti comici (citiamo per tutte “Scappo dalla città” di Ron Underwood, del 1991, con un esilarante Billy Crystal), la commedia di Lawrence è deliziosa, ricca di dialoghi efficaci, e trova il punto di forza proprio in questi e in un cast in perfetta sintonia.
Grant e la Parker sono una bella coppia, la loro recitazione è armoniosa, la gestualità di lei si sposa bene con le movenze più pacate di lui, ed i ruoli dei comprimari, Clay e d Emma, sono incarnati molto bene da Sam Elliot e Mary Steenburgen, due veterani di Hollywood. Le due coppie, pur avendo gusti ed abitudini diverse sapranno aiutarsi, dando vita nei loro contrasti a situazioni divertenti.
Nel complesso la visione di questo film, godibile da tutta la famiglia, risulta divertente e molto rilassante, l’ideale per una piccola fuga dallo stress quotidiano che oramai accompagna tutti noi.
Massimo Racca