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Cannes 2016: un martedì dedicato alle donne

La settima giornata del Festival di Cannes 2016 è tutta al femminile con grandi interpreti nell’attesissimo film di Almodóvar “Julieta”, in “Personal Shopper” di Assayas e infine nel film brasiliano “Aquarius”.

Cannes 2016: Giornata di grandi interpreti femminili dirette da uomini che amano le donne

Personal shopper Kristen Stewart Cannes 2016

In un festival avaro di registe femminili (solo tre), non mancano tuttavia film dedicati alle donne. Oggi il red carpet e la sezione dedicata ai Film in Concorso sono tutti per loro. Iniziamo da Almodóvar che da sempre è profondo conoscitore dell’altro sesso. Dopo “La pelle che abito”, il regista di “Tutto su mia madre” ritorna sulla Croisette con “Julieta” che potrebbe anche essere intitolato “Tutto su mia figlia”. Una donna, interpretata da Emma Suárez e Adriana Ugarte nelle diverse età della vita, è ossessionata dalla perdita della figlia che ha tagliato i ponti con lei. C’è tutto il cinema del regista spagnolo in questa storia intensa tratta da romanzo “In fuga” di Alice Munro. L’autore ha definito il suo lavoro “drama seco” sulla maternità.

Una star, Kristen Stewart, già nel film di Allen “Cafè Society”, è la protagonista di “Personal Shopper”, secondo film in Concorso. Il regista di culto francese Olivier Assayas porta al festival una storia in cui alta moda e paranormale si mischiano.

Chiudiamo con “Aquarius” di Kleber Mendonça Filho che porta sulla Croisette Sonia Braga, assente dal 1985. Una vedova e scrittrice deve difendere da una multinazionale immobiliare la sua proprietà.

È declinato al femminile anche il plot del film “Le foret de Quinconces” di Grègoire Leprince-Ringuet, per gli eventi speciali. Camille e Ondine si contendono l’amore di Paul che dovrà trovare un suo equilibrio tra mille difficoltà.

Cannes 2016: vite in fuga per i personaggi di Un Certain Regard e sentimenti per la Quinzaine

In “Voir du Pays”, diretto dalle registe Delphine e Muriel Coulin, Aurore e Marine, due donne soldato, scappano dalla dura realtà facendo una vacanza a Cipro, dopo aver combattuto in Afghanistan. Deve tornare al cosiddetto mondo civile anche Viggo Mortensen, protagonista di “Captain Fantastic” di Matt Ross. Dopo lunghi anni passati con i figli nel paradiso del Pacifico nord-occidentale, un padre è costretto ad affrontare un mondo che non vuole. Capirà quanto è duro vivere nel conformismo e nel rispetto delle regole.

È italiano “Fiore” uno dei tre film della Quinzaine. Si tratta di una delicata storia d’amore diretta da Claudio Giovannesi tra due ragazzi in prigione che non possono incontrarsi e che si conoscono per via epistolare tra mille difficoltà.

Parla di sentimenti anche “L’effet aquatique” di Sólveig Anspach, in cui un uomo deve essere pronto a superare le sue più grandi paure per poter conquistare la donna che ama.

Infine, per questa sezione, una deliziosa storia d’animazione che tocca temi difficili: “Ma vie de courgette” di Claude Barras vede protagonista il piccolo Icaro chiamato da tutti Zucchino. Dopo la morte della madre alcolizzata, troverà nell’istituto per bambini abbandonati, dove viene messo, tanti nuovi amici. Tratto dal libro autobiografico “Autobiographie de une Courgette”di Cèline Sciamma pur essendo destinato ai più piccoli piacerà sicuramente a tutti.

Chiudiamo con la Semaine De La Critique che, tra gli altri, ha in programma “Tramontane” di Vatche Boulghourjan, una coproduzione internazionale per una storia che racconta le difficoltà di un giovane cieco in Libano.

Ivana Faranda

17/05/2016

Cannes 2016: un martedì dedicato alle donne

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