Il Festival di Cannes arrivato al suo ottavo giorno porta in scena il conflitto sociale, dal punto dei vista dei fratelli Dardenne, e la famiglia in tutte le sue sfaccettature in “Mà Rosa”, film filippino di Brillante Mendoza.
Cannes 2016: la famiglia e le donne al centro dei film di oggi
I registi belgi Dardenne, di casa sulla Croisette, portano in Concorso “La Fille inconnue”, una sorta di thriller che vede nel cast Fabrizio Rongione, Thomas Doret, Morgan Marnne, Olivier Goumet e Christelle Cornit, tutti habitué nelle loro opere; li affianca la giovanissima Adèle Haenel, una promessa mantenuta del nuovo cinema francese, nei panni della protagonista. Lei medico, appena laureata, deve investigare sulla vita di una donna trovata morta, dopo averle bussato alla porta di casa. Per una volta il plot non vede al centro delle vicende un esponente di ceto basso, ma gli ingredienti del loro cinema ci sono tutti.
È una storia sulla forza della famiglia “Mà Rosa” realizzato da Brillante Mendoza, uno dei più noti cineasti filippini. Al centro della vicenda i figli di una coppia, arrestata per spaccio di droga, che fanno di tutto per aiutare i genitori. Ha un cast importante il film Fuori Concorso “Le Cancre” diretto da Paul Vecchiali, con Catherine Deneuve, Mathieu Amalric e lo stesso regista. La pellicola offre uno spaccato sul conflitto tra un padre e suo figlio.
Cannes 2016: Uomini e donne alla ricerca dello loro identità per Un Certain Regard e sentimenti per la Quinzaine
Viene dall’Iran “Inversion” di Behnam Behzadi, che parte pretestuosamente dall’inquinamento che affligge Teheran, per seguire una giovane donna nel suo viaggio con la madre fuori città, occasione in cui esploderà tutta la sua rabbia.
Ancora rapporti di famiglia nel secondo lavoro della giornata: “After the Storm”. Diretto da Hirokazu Kore-Eda, il film segue la vicenda drammatica di un uomo non attento ai bisogni dei suoi cari che, nel corso di una tempesta, si rende conto di quanto essi contino.
Concludiamo con il film d’animazione “La tortue rouge” di Michael Dudok de Wit, una coproduzione franco/belga, che vede coinvolto nella produzione il famoso e apprezzato Studio Ghibli di Hayao Miyazaki.
Tra i titoli della Quinzaine, meritano attenzione le due opere francesi. La prima, “Tour de France” di Rachid Djaidani, interpretata da Gérard Depardieu, realizza un ritratto del paese, ricco di contrasti; la seconda, dal titolo “Mercenaire” è diretta da Sacha Wolff e ha per protagonista un giovane coraggioso che per inseguire i suoi sogni dovrà sfidare l’autorità del padre.
Da segnalare per la Semaine de la Critique con il film indiano “A Yellow Bird” storia di rinascita di un uomo perduto.
Roberta D’Amico