Giudicato un pioniere all’interno del panorama cinematografico, Tim Burton, viene considerato da molti un caso isolato e del tutto peculiare. Data l’originalità delle sue opere, l’eccentricità del suo stile e la poesia dei suoi contenuti è stato eletto dal pubblico a genio del cinema alternativo, sempre capace di stupire e sorprendere. La verità, però, è che lo stile di Burton sembra aver raggiunto la piena maturazione negli anni Novanta quando sono state realizzate opere come “Edward Mani di Forbice” ed “Ed Wood”; gli ultimi anni il regista sembra perso lo spirito e l’originalità che lo contraddistinguevano a favore di una reiterazione dei medesimi temi, dovuta al suo impegno nel portare avanti sequel e remake di pellicole precedenti. Noi di Ecodelcinema abbiamo selezionato i 5 film migliori del cineasta californiano:
[dropcap color=”#f1c8d6″ bgcolor=”#fffff” fontsize=”20″ sradius=”0″]1. EDWARD MANI DI FORBICE (1990)[/dropcap]
E’ il film più noto ed apprezzato ed è anche l’emblema della particolarità del linguaggio cinematografico di Tim Burton. Il contesto che funge da sfondo all’opera colpisce immediatamente lo spettatore: scenografie pop contrastano con gli arredi del Secondo dopoguerra per poi passare ad ambienti gotici non solo nei colori, ma soprattutto nell’essenza. Nella pellicola si intrecciano due temi particolarmente amati da Burton: l’atto della creazione ed i sentimenti che superano la barriera dell’apparenza. Non a caso, i riferimenti letterari del film sono il “solito” Frankenstein di Mary Shelley, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo e la favola europea della Bella e la Bestia. In questo lungometraggio, Burton ha riversato emozioni personali e ricordi legati alla propria infanzia e alla sua adolescenza, periodi della sua vita in cui si sentiva emarginato ed incompreso.
[dropcap color=”#f1c8d6″ bgcolor=”#fffff” fontsize=”20″ sradius=”0″]2. BIG FISH – LE STORIE DI UNA VITA INCREDIBILE (2003)[/dropcap]
Con questa pellicola Tim Burton tenta di realizzare un ponte tra il mondo fantasy della sua produzione e quello realistico, creando un film che mostra tutti i tratti della favola contemporanea.
Ispirandosi al romanzo “Big Fish: A Novel of Mythic Proportions” di Daniel Wallace, Burton ha il pretesto per inserire nel racconto alcuni frammenti biografici. Pare, per esempio, che il personaggio di Danny De Vito, tale Amos Calloway, licantropo, si ispiri neanche troppo velatamente al padre del regista, scomparso agli inizi degli anni 2000. Nel cast troviamo Ewan McGregor e Albert Finney nel doppio ruolo di Ed Bloom, Billy Crudup, Alison Lohman, Jessica Lange e Steve Buscemi.
[dropcap color=”#f1c8d6″ bgcolor=”#fffff” fontsize=”20″ sradius=”0″]3. BATMAN (1989)[/dropcap]
Il successo di BeetleJuice e, soprattutto, l’alta qualità del lavoro di Burton a fronte di un budget quasi ridicolo portano la Warner Bros ad affidare al regista californiano la realizzazione del film, scritturato già nel 1986.
Il rapporto tra il colosso di Hollywood e Tim Burton fu difficoltoso fin dalla scelta del cast: pare che, oltre a dover far fronte a continue ingerenze sulla stesura della sceneggiatura, Burton abbia faticato non poco ad imporre Michael Keaton nel ruolo dell’Uomo Pipistrello. le musiche del film sono di Danny Elfman con canzoni di Prince, le scenografie appartengono al compianto Anton Furst (premiate con l’Oscar) e, soprattutto, all’interpretazione del Joker fornita da un Jack Nicholson in pregevole spolvero, felicemente ispirata dal fondamentale albo a fumetti The Killing Joke.
[dropcap color=”#f1c8d6″ bgcolor=”#fffff” fontsize=”20″ sradius=”0″]4. ED WOOD (1994)[/dropcap]
Presentato in concorso al Festival di Cannes ED WOOD è un film biografico dedicato alla vita e alla carriera di Edward D. Wood Jr., cineasta statunitense noto per essere stato definito “il peggior regista di tutti i tempi”. Amico di Bela Lugosi e appassionato di travestitismo, Wood aveva una peculiarità: scrivere e dirigere film dalle trame improbabili, realizzati con mezzi di fortuna e in brevissimo tempo, spesso solo pochi giorni.
Dichiaratosi da tempo suo grande ammiratore, per la sceneggiatura di questo film Tim Burton ha preso spunto dal libro “Nightmare of Ecstasy” una biografia di Ed Wood scritta nel 1992 da un altro fan del regista, il musicista Rudolph Grey. Anche qui nel ruolo di Ed Wood troviamo Johnny Depp, affiancato da Martin Landau.
[dropcap color=”#f1c8d6″ bgcolor=”#fffff” fontsize=”20″ sradius=”0″]5. LA SPOSA CADAVERE (2005)[/dropcap]
Tim Burton torna alla tecnica dello stop-motion, che si presenta in maniera più marcata agli esordi, con la regia de “La sposa cadavere”, un musical animato in stop-motion e computer graphic ispirato ad un’antica leggenda ebraica. Il film, candidato all’Oscar per il la miglior produzione animata, venne presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia del 2005. Il doppiaggio originale dei protagonisti venne affidato al “solito” Johnny Depp (Victor) e alla moglie del regista, l’attrice britannica Helena Bonham Carter (la Sposa Cadavere).
Angelica Tranelli
11/07/2016