Recensione
Le stagioni di Louise – Recensione: un film poetico sulla vita e sul tempo che scorre veloce
“Le stagioni di Louise” è frutto dell’estro artistico del maestro d’animazione francese Jean-François Laguionie, che ne ha curato la regia, la sceneggiatura, il disegno grafico e le scenografie.
L’estate è finita, la località balneare di Biligen in cui ha trascorso l’estate Louise è oramai spopolata, e l’anziana donna perde l’ultimo treno per fare ritorno a casa. Le basta poco per comprendere che è rimasta sola e dovrà trovare un modo per sopravvivere. Luoise, novella ‘Robinson Crusoe’, non si abbatte e si dà da fare nell’attesa che qualcuno la venga a cercare.
Tutto per Louise sarà una scoperta, come se le esperienze di una vita non siano abbastanza per decodificare ciò che le sta accadendo. Ad accompagnarla in questa imprevista avventura solo un cane, Pepper, che ha però il dono della parola.
Le stagioni di Louise: quando l’animazione sonda l’animo umano
Laguionie sposa un registro surreale per mostrarci la determinazione di quest’anziana donna che, trovatasi sola, dopo il primo sconforto, si adopera per andare avanti, arrivando a deliziarsi di questa forzata solitudine. Il regista alterna ai momenti di vita quotidiana dei veri e propri ‘tuffi nel passato’ di Louise, che avrà modo di rileggere con una nuova luce alcune esperienze dei tempi andati, della sua giovinezza: sarà un vero e proprio viaggio interiore, che le permetterà di rinascere a nuova vita.
L’espediente narrativo che permette al creativo d’oltralpe di far entrare lo spettatore nel cuore e nella mente della protagonista è il diario che Louise scrive, annottando ogni suo più piccolo pensiero.
Le stagioni di Louise: un film con un grande impatto visivo
Visivamente poi “Le stagioni di Louise” è una pellicola travolgente, le tecniche all’avanguardia utilizzate per la sua realizzazione rendono la pellicola un susseguirsi di acquarelli, all’apparenza creati a mano, di immagini suggestive ed emozionanti, soprattutto quando si fondono al suono del vento e del mare, portando la mente alle affascinanti coste della Normandia.
Strepitosi scenari grafici raccontano di un oceano in tempesta o di venti violenti, riuscendo a dar voce anche alle forze della natura, che la donna deve dominare per sopravvivere. Non manca inoltre al racconto quella tensione emotiva che tiene lo spettatore in ansia per la sorte dell’anziana donna, che pare abbandonata da tutti.
Laguionie confeziona una bella storia, intima, delicata, dolce, intrisa di una poetica penetrante; un racconto pacato, dai tempi dilatati, che lascia spazio alla riflessione, un vero e proprio inno alla vita e alla natura che ci circonda, un atto d’amore verso il pubblico.
Seppur si preferisca la poetica del titolo originale, “Louise en Hiver”, per una volta il titolo italiano non ne stravolge il significato. A dare voce e anima a Louise nella versione italiana la bravissima Piera Degli Esposti.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Titolo originale: Louise en Hiver
- Regia: Jean-François Laguionie
- Genere: Animazione, colore
- Produzione: Francia 2016
- Distribuzione: I Wonder Pictures
- Data di uscita: 22 Dicembre 2016
“Le stagioni di Louise” è un film del cineasta francese Jean-François Laguionie.
L’ultimo giorno di estate, Louise, un’anziana donna, si rende conto che l’ultimo treno per la città è partito senza di lei dalla località balneare di Biligen.
La città è ormai deserta e Louis si ritrova da sola, se non fosse per il fatto che sbuca, dal nulla, un cane parlante. In contesto che si fa man mano sempre più surreale, l’anziana signora Louis si trova a rivivere la sua infanzia e i momenti più significativi della sua vita, sotto un nuovo punto di vista, con gli occhi dell’esperienza che l’hanno portata ad essere come è diventata.
Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=oUMhE3pO0Ac