Recensione
Cinquanta sfumature di nero – Recensione: un “nero” che non c’è
“Cinquanta sfumature di grigio” era terminato con la scelta di Anastasia di abbandonare Christian, nonostante i suoi sentimenti, spinta dalla consapevolezza della sua difficoltà nel gestire le perversioni dell’uomo. “Cinquanta sfumature di nero” riparte proprio da questo punto di rottura.
Il “nero” del titolo starebbe ad indicare un’oscurità presente tanto nell’animo di Mr. Grey, impegnato a cambiare per l’amata Anastasia nonostante il passato difficile, quanto nell’atmosfera più cupa e thriller dell’intera pellicola.
Il condizionale è d’obbligo, sfortunatamente, poiché tutte le sottotrame si risolvono in maniera sconnessa e affrettata, rendendo lo sviluppo poco fluido nell’insieme, a tratti ridicolo (come l’incidente dell’elicottero, ad esempio).
La sceneggiatura di Niall Leonard, marito dell’autrice della saga E.L. James, è sicuramente più fedele al libro rispetto al lavoro precedente, ma lascia fin troppo spazio a scene di sesso ‘alla vaniglia’, che la regia rende estremamente ripetitive, e a momenti romantici piatti e all’insegna della banalità.
Cinquanta sfumature di nero: una recitazione piatta ed inefficace
La recitazione dei due protagonisti purtroppo non aiuta: Dakota Johnson (Anastasia Steele) non sembra essere in grado di conferire un’emozione decisa al suo personaggio, che oscilla inesorabilmente come un pendolo fra confusione e noia.
Meglio Jamie Dornan (Christian Grey), che mostra qualche sfumatura in più, sebbene sia ancora lontano dalle cinquanta del titolo: un miglioramento probabilmente dovuto all’ampliamento della sua storia, che porta il pubblico a simpatizzare e forse anche a giustificare il suo atteggiamento da dominatore.
E che dire della famosa Mrs. Robinson, aka Kim Basinger? Nulla, appunto. Un personaggio assolutamente privo di spessore, ridotto ad una donnina gelosa, a metà tra una madre e un’amante, ridicola al punto da non riuscire nemmeno nell’intento di farsi odiare dagli spettatori.
Buona la colonna sonora, che salva il prodotto e contribuisce a far immergere lo spettatore nella storia, senza rubare la scena agli avvenimenti riproposti sul grande schermo.
Complessivamente, “Cinquanta sfumature di nero” è un film che potrebbe soddisfare i fedeli seguaci del libro, ma che avrebbe dovuto prestare più attenzione alla questione del ritmo: in una spanna di 114 minuti, la relazione della coppia si è evoluta esponenzialmente e a una velocità troppo elevata per poterla apprezzare davvero, scadendo inevitabilmente nel cliché.
In tal modo, “Cinquanta sfumature di nero” è venuto meno ad una delle frasi chiave della pellicola stessa: “bisogna imparare a camminare prima di correre”.
Sonia Buongiorno
Trama
- Titolo originale: Fifty Shades Darker
- Regia: James Foley
- Cast: Dakota Johnson, Jamie Dornan, Rita Ora, Luke Grimes, Hugh Dancy, Tyler Hoechlin, Kim Basinger, Bella Heathcote, Marcia Gay Harden, Eric Johnson, Max Martini, Eloise Mumford, Fay Masterson, Victor Rasuk, Robinne Lee, Primo Allon
- Genere: Thriller, Colore
- Produzione: USA, 2017
- Distribuzione: Universal Pictures
- Data di uscita: 9 Febbraio 2017
Dopo “Cinquanta Sfumature di Grigio”, tornano con la loro storia d’amore, Jamie Dornan e Dakota Johnson nei rispettivi ruoli di Christian Grey e Anastasia Steele, in questo secondo capitolo della saga erotico-amorosa.
“Cinquanta Sfumature di Nero”, tratto dall’omonimo sequel letterario di E. L. James, s’incentra di nuovo sui due protagonisti, ma da un punto di vista un po’ più “dark”: Christian, addolorato, cerca in tutti i modi di riconquistare Anastasia e di rientrare a far parte della sua vita; tuttavia, questa volta, è lei a dettare le regole, chiedendo un nuovo accordo in cambio di un’altra possibilità.
I due sembrano ritrovare un equilibrio stabile e almeno un po’ duraturo. Ciononostante il loro morboso e strano rapporto verrà messo a dura prova da alcune nuove figure che irromperanno sulla scena.
Infatti, in “Cinquanta sfumature di nero”, dal passato di Christian riemerge una sua vecchia e instabile fiamma, Leila Williams, decisa a riprendersi l’attenzione di lui, nonché con Elena Lincoln (Kim Basinger), colei che lo aveva iniziato ancora adolescente alle pratiche BDSM; Anastasia, per contro dovrà tener testa alle avances della rivale e dovrà vedersela con il suo nuovo capo, intenzionato a sedurla.
Questo secondo capitolo vede alla regia James Foley, al posto della precedente regista Sam Taylor-Johnson. Il film esce nelle sale italiane il 9 febbraio 2017, distribuito da Universal Pictures.
Trailer