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Il sorriso di Angelica – Recensione

C’è sempre Alberto Sironi alla regia dell’ennesimo adattamento per il piccolo schermo di un romanzo di Andrea Camilleri, che vede il commissario Montalbano, impegnato in un’indagine all’apparenza banale, che nasconde invece oscuri segreti

Regia: Alberto Sironi – Cast: Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Roberto Nobile, Davide Lo Verde, Lina Perned, Margareth Madè – Genere: Poliziesco, colore, 100 minuti – Produzione: Italia, 2013 – Data di uscita: 15 aprile 2013.

commisariomontalbano“Il sorriso di Angelica” è il primo dei quattro film della stagione 2013 che hanno per protagonista il commissario più famoso d’Italia, Montalbano, nato dalla penna del grande Andrea Camilleri.

Siamo sempre nell’immaginaria Vigata e accanto a Luca Zingaretti, che dal lontano 1998 presta il volto al commissario, c’è il rodato cast di sempre, che rende questa serie di film tv un qualcosa di unico a livello internazionale.

Unica differenza con il cast dei precedenti film è l’avvicendamento forzato di Lina Perned a Katharina Bohm, volto storico dell’altrettanto storica fidanzata del commissario, Livia, per impegni precedentemente assunti dall’attrice svedese. Per agevolare lo spettatore la Perned, molto simile fisicamente alla Bohm, sarà doppiata da Claudia Catalani .

Le vicende de “Il sorriso di Angelica” partono da un banale furto in appartamento, all’apparenza simile a tanti altri, del quale Montalbano si deve occupare suo malgrado perché a corto di personale, e che col passare dei giorni si ammanta di mistero. Starà al nostro commissario dipanare la matassa, assieme al fidato Fazio e al vice Augello e al resto del commissariato di Vigata.

Sironi come sempre riporta sullo schermo lo spirito dei romanzi, dando luce e colore ad una Sicilia stupenda e al contempo misteriosa, dove ritmi e abitudini sembrano quasi essere estranee al resto dello stivale. E’ purtroppo comune a tutto il paese il malessere sociale che sovrasta le vicende investigative, specchio purtroppo della crisi che ci attanaglia, alla quale Camilleri, che ha sempre inserito i racconti di Montalbano nella piena attualità, non rimane indifferente.

Così il suo giallo, come e meglio di storie di disamina sociale, mostra le difficoltà italiane immergendo lo spettatore nella quotidianità dei personaggi e nelle loro personalissime problematiche, in cui purtroppo però in tanti possono riconoscersi.

Ma “Il sorriso di Angelica” è anche una storia ricca di sensualità e di sentimento, che trovano in Margareth Madè brava e splendida protagonista, perfetta icona di una terra in cui ha avuto i natali.

Il film scorre veloce, tra indagini intricate, paesaggi mozzafiato e donne affascinanti, nella migliore tradizione della longeva serie.

Maria Grazia Bosu

Il sorriso di Angelica – Recensione

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