Recensione
Slam – Tutto per una ragazza – Recensione: due ragazzi sullo skate e un bambino in arrivo
“Slam – Tutto per una ragazza” è l’adattamento dell’omonimo romanzo del 2007 di Nick Hornby, sebbene sia ambientato a Roma invece che a Londra.
La pellicola diretta da Andrea Molaioli si presenta bene, all’inizio: particolarmente azzeccata la scena dei titoli di testa che scorrono mentre osserviamo una tavola da skate percorrere le strade principali di Roma.
Il film segue le vicende di Sam, ragazzo di sedici anni con la passione per lo skate e per Tony Hawk, che, sentendosi intrappolato in una relazione con la bella Alice, deciderà di lasciarla per perseguire i propri sogni (come volare in California e andare all’università), salvo ritrovarsi in una situazione forse più grande di lui: l’arrivo di un figlio.
Slam – Tutto per una ragazza: “Sfortuna o maledizione di famiglia?”
Un figlio a sedici anni non è di certo una novità in casa Santini. Stessa sorte, infatti, è toccata alla madre e alla nonna di Sam, entrambe diventate madri giovanissime. Una scelta che, seppur bonariamente, le donne sostengono abbia rovinato le loro vite.
Proprio i genitori appena trentenni suscitano ilarità (degna di nota la prestazione di Luca Marinelli nel ruolo del padre di Sam) ma anche una fastidiosa irritazione: rappresentano il prototipo di due adolescenti che inevitabilmente falliscono nella guida genitoriale di un ragazzo costretto, invece, a diventare un adulto troppo presto.
Complici dei sogni profetici, che dal punto di vista dello spettatore rendono abbastanza confusa la dinamica del film, il protagonista decide finalmente di assumersi le proprie responsabilità e di ripristinare la relazione con Alice, intenzionata a tenere il bambino molto più di quanto lo sia lui.
“Slam – Tutto per una ragazza”: una rovinosa caduta nel finale
Tralasciando la scena del parto a dir poco inverosimile, per non dire penosa, il regista mostra come Sam riesca, dopo anni di tentativi, a compiere quel famoso “900” (il salto con due rotazioni e mezzo in aria), che è un po’ una metafora della sua vita.
Ma si sa, ad un grande numero spesso segue una clamorosa caduta, uno slam, appunto.
Complessivamente è un film godibile che cerca di addentrarsi in quel mondo misterioso che è l’adolescenza, fatta di sogni, primi amori e speranze.
Peccato per il ritmo dato alla pellicola, a tratti vorticoso e a tratti particolarmente lento che, nonostante le buone performance degli attori, ha lasciato un senso di incompiutezza allo scorrere dei titoli di coda.
Da Molaioli forse ci aspettavamo un po’ di più.
Sonia Buongiorno
Trama
- Regia: Andrea Molaioli
- Cast: Ludovico Tersigni, Barbara Ramella, Jasmine Trinca, Luca Marinelli, Pietro Ragusa, Fiorenza Tessari
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: Italia, 2016
- Distribuzione: Universal Pictures
- Data di uscita: 23 Marzo 2017
“Slam” è tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby, autore britannico già celebre per “Alta fedeltà” e “Febbre a 90°”, adattati entrambi per il grande schermo.
Il film segue la storia di Samuel, giovane skateborder sedicenne, che, nato da una madre (Jasmine Trinca) a sua volta giovanissima, spera di non seguire le orme genitoriali, ovvero non avere figli in età adolescenziale per poter inseguire i suoi sogni. Sulla sua strada inciampa l’intraprendente Alice, un amore che lo porterà a compiere grandi scelte per il suo futuro.
“Slam” è il terzo lungometraggio di Andrea Molaioli, non nuovo ad adattamenti di romanzi fuori confine, difatti già nel 2007 debuttò alla regia con “La ragazza del lago”, ispirato a “Lo sguardo di uno sconosciuto” della scrittrice norvegese Karin Fossum.
Slam – Tutto per una ragazza: Nick Hornby di nuovo sul grande schermo
Il lavoro eseguito sul romanzo inglese “Slam” da parte del regista è stato duro, in quanto è stato adattato a una visione più nostrana, dove il rapporto genitori-figli cambia drasticamente rispetto a quello britannico. Proprio la relazione tra giovani genitori e figli con aspirazioni diverse è la chiave di “Slam”, pellicola che cerca di approcciare al pubblico dei teenagers, portandoli a porsi delle domande su che scelta loro avrebbero intrapreso al posto di Samuel
A vestire i panni del giovane seguace di Tony Hawk, Samuel, troviamo Ludovico Tersigni, alla sua terza interpretazione dopo aver recitato il ruolo di Federico ne “L’estate addosso” di Gabriele Muccino. Come sua partner filmica, invece, nella parte di Alice vi è Barbara Ramella, la cui partecipazione più importante risulta essere il personaggio di Francesca in “Non si ruba a casa di ricchi” di Carlo Vanzina.
Trailer