“StreetDance 2 3D”: un mix di amore e lotta per il ballo
Regia: Max Giwa, Dania Pasquini – Cast: Tom Conti, George Sampson, Sofia Boutella, Falk Hentschel – Genere: Musicale, colore, 90 minuti – Produzione: Gran Bretagna, 2012 – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 18 aprile 2012.
Vantando come predecessore uno dei film indipendenti britannici di maggior successo nel genere musicale “StreetDance”, il sequel “StreetDance 2 3D” arriva sui nostri schermi ad opera del medesimo team tecnico. Il film è diretto dal pluripremiato duo Max e Dania e prodotto dalla Vertigo Films, la stessa casa che ha sfornato “Il Futuro non è scritto – Joe Strummer”, noto film documentario del 2001 dedicato alla vita del cantante dei The Clash. La pellicola è stata girata in varie città di tutta Europa, tra cui Londra, Roma, Berlino, Praga e Parigi dove è ambientata gran parte della sfida.
Come lascia trasparire il titolo, “StreetDance 2 3D” è ballo puro. Si tratta di una delle poche pellicole che ci immerge nella realtà relativamente recente della “danza di strada”, sorella dell’hip hop e della break dance, nate da contesti urbani e suburbani delle forme di cultura underground giovanili, caratterizzati da vere e proprie battaglie tra crew. Una coinvolgente storia d’amore e musica che intreccia, non solo la vita sentimentale dei due protagonisti Asch ed Eva, ma anche la loro passione per la danza, riuscendo a fondere due generi di ballo così totalmente diversi come il latinoamericano, rappresentato da Eva, e la street dance di Asch.
Max e Dania, i registi, ci mostrano una Parigi insolita, tra piazze del centro invase da ballerini, discoteche sotterranee e sale da ballo atipiche con tanto di ring.
Tralasciando gusti e pareri soggettivi, non si può comunque restare indifferenti di fronte alla perfezione con la quale attori e professionisti eseguono spettacolari coreografie. La maggior parte delle scene sono guidate dalla musica che si comporta quasi da regista. All’interno della soundtrack si riconoscono un paio di tracce famose come il “Cuba remix”, “Apache” e brani di artisti del calibro di Queen, Jessie J e Angel.
Vecchi film musicali come “Flashdance” o “Dirty Dancing”, sono oramai superati. È tempo di nuove tecnologie, e perché perdersi l’occasione di sperimentare questo nuovo genere musicale in 3D?
Giulia Surace