Recensione
Noi siamo tutto – Recensione: Principessa in un castello di vetro?
Cosa fareste se non poteste toccare la persona amata avendola accanto, riuscendo a stabilire solo un contatto visivo, senza poter sentire la sua pelle? Vivere con la costante paura di poter morire solo uscendo dalla boccia di vetro in cui si è costretti non è di sicuro facile, soprattutto se questa condizione può privare qualcuno del vostro amore.
Questa è la storia di Maddie, una ragazza con interessi normali, che vive in una grande casa insieme a una madre molto apprensiva per via della sua malattia. A stravolgere le sue ordinarie giornate è il nuovo vicino: un ragazzo apparentemente tormentato e cinico, il cui cuore aspetta solo di essere condiviso.
Una storia d’amore che viaggia oltre i confini dell’immaginazione ci porta a scoprire con “Noi siamo tutto” un lato romantico a cui spesso non viene dato spazio. Non si tratta semplicemente di cosa si sarebbe disposti a rischiare per l’amore di qualcuno, ma cosa si è realmente disposti a rischiare per l’amore di se stessi.
Noi siamo tutto, oltre il vetro c’è di più
Per quanto si possa partire prevenuti pensando che sia il classico film per adolescenti, “Noi siamo tutto” stupisce sotto questo punto di vista. Il prevedibile diventa immediatamente inaspettato, grazie anche al montaggio delle scene e al modo in cui vengono rappresentati i fatti. Così come anche la fotografia che è curata nei minimi dettagli e lascia intravedere quei determinati particolari che ci fanno immedesimare sempre di più nei personaggi.
Durante il film viene spesso nominata l’ellisse quando uno dei due ragazzi non vuole rivelare all’altro un piccolo dettaglio che può essere omesso. La cosa curiosa e affascinante è che persino nella storia avviene un’ellisse; è un piccolo particolare che colpisce molto, il cui scopo è sicuramente quello di lasciare lo spettatore interdetto e quasi senza parole.
Di solito fare trasposizioni cinematografiche basate sui romanzi è abbastanza complicato e si rischia spesso di non riuscire a comunicare un messaggio ben definito. C’è da dire che in “Noi siamo tutto” il messaggio c’è e arriva forte e chiaro, infatti Stella Meghie ha fatto un ottimo lavoro curando tutto nei minimi dettagli ed è capace di far percepire agli spettatori esattamente ogni minimo stato d’animo dei personaggi. Quindi sembra ovvio dire che bisogna rompere il vetro e andare a vedere cosa c’è là fuori.
Alessio Camperlingo
Trama
- Titolo originale: Everything, Everything
- Regia: Stella Meghie
- Cast: Nick Robinson, Taylor Hickson, Ana de la Reguera, Amandla Stenberg, Peter Benson, Anika Noni Rose, Dan Payne, Farryn VanHumbeck, Danube Hermosillo, Robert Lawrenson, Allison Riley
- Genere: Drammatico, Colore
- Durata: 130 minuti
- Produzione: USA, 2017
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 21 Settembre 2017
“Noi siamo tutto” è tratto dal romanzo di Nicola Yoon “Everything, Everything” e racconta la storia di Maddy, una ragazza che ha da poco compiuto diciotto anni, ma che, a causa di un’immunodeficienza combinata grave, non può lasciare la sua casa, né uscire. Maddy è costretta a vivere tutta la sua vita all’interno di una campana di vetro, in un piccolo mondo, la sua abitazione, sigillato ermeticamente e composto da sua madre, l’infermiera Carla, e i libri tramite cui riesce ad immaginare un mondo che non sia la sua casa.
La famiglia Bright si trasferisce nell’abitazione accanto alla sua e la ragazza li osserva dalla finestra, riuscendo a fare amicizia, massaggiando online, con Olly, il figlio dei Bright, che non permette alla malattia di separarli. Nasce così tra i due una giovane storia d’amore, che serve a Maddy per imparare che l’amore rende la vita degna di essere vissuta, non avendo più bisogno di immergersi nei suoi libri, ma immergendosi lei stessa in nuove esperienze.
Noi siamo tutto: i giovani protagonisti del film
La novella regista Stella Meghie è al suo secondo lungometraggio – il primo era stato “Jean of the Jonese” – e ha scelto per questa pellicola, “Everything, Everything”, il primo romanzo della scrittrice esordiente Nicola Yoon. Il cast del film è ovviamente giovanissimo, Maggie è interpretata dalla bellissima Amandla Stenberg, che ha recitato accanto a Jennifer Lawrence in “Hunger Games”, ricoprendo il ruolo di Rue. Nel ruolo di Olly troviamo Nick Robinson, che, sebbene abbia pochi anni in più rispetto alla sua co-protagonista, ha svolto ruoli di maggiore interesse in vari film, lo ricordiamo infatti come Zach, il ragazzo affidato insieme al fratellino alla zia Claire, in “Jurassic World”, e come protagomista in “The Kings of Summer”.
Trailer