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The Most Beautiful Day – Il giorno più bello

Recensione

The Most Beautiful Day – Il giorno più bello – Recensione: un affascinante viaggio prima della fine

The Most Beautiful Day Il Giorno Pi Bello 3

Ricordate “Non è mai troppo tardi”, il film del 2007 con due mostri sacri del calibro Jack Nicholson e Morgan Freeman? Il film vedeva due uomini di classi sociali opposte uniti da una malattia terminale che, come ultimo desiderio, intraprendevano una straordinaria avventura in giro per il mondo per coronare tutti quei sogni che “in vita” non erano mai riusciti a realizzare.

Il punto di partenza di “The Most Beautiful Day” è simile. I due protagonisti, interpretati da Florian David Fitz (in veste anche di regista) e Matthias Schweighöfer, in patria due star ma da noi quasi completamente sconosciuti, sono accumunati dalla stessa volontà di non subire passivamente il destino che è stato loro riservato, in un film che non brilla di totale originalità.

The Most Beautiful Day – Il giorno più bello: Andi e Benno alla scoperta dell’Africa

I due sono caratterialmente diversi, uno timido e riservato, l’altro spensierato e avventuroso. S’incontrano un giorno in ospedale, dove sono ricoverati perché malati terminali: Benno ha un cancro letale che gli causa improvvisi svenimenti, Andi soffre di fibrosi polmonare e per questo, perpetuamente attaccato alla sua dose di ossigeno. I due decidono di non aspettare passivamente la morte ma di andare incontro ad essa in maniera spensierata, trascorrendo il giorno più bello della loro vita, al quale il titolo del film allude.

I due, una volta ottenuto un prestito (che naturalmente non potranno restituire) partono alla volta dell’Africa trascinando lo spettatore in un road-movie emozionale che si trasforma, inevitabilmente, in un inno alla vita; un viaggio fisico e spirituale durante il quale i due amici faranno tutte quelle esperienze mai fatte prima.

Poiché siamo nel 21 ° secolo, Andi non poteva non documentare ogni loro mossa per il suo canale di YouTube, che ha inizialmente conta soltanto dodici seguaci, di cui quattro medici e tre persone morte, ma poi, naturalmente esploderà.

The Most Beautiful Day – Il giorno più bello: tra gang e ironia

Il film è fortemente ironico e ricco di gang, rimanendo sempre sul crinale della commedia brillante, anche perché si concentra unicamente sul viaggio e sul rapporto tra i due amici; non mostra mai le loro vite passate e la notizia che loro malattia ha generato sugli amici e parenti. Il regista ha voluto mantenere sempre un tono agrodolce, non scivolando mai nel tragico che avrebbe difatti trasformato il film in qualcos’altro. Rimane quindi una commedia piacevole ricca di buoni sentimenti ed ironia. Se ha tutto questo unite una meta esotica e affascinate come il Sud Africa, il gioco è fatto. Una formula che è stata molto apprezzata in patria dov’è ha raccolto più di quindici milioni di euro in poche settimane, trasformandolo nel caso cinematografico tedesco del 2016.

Oreste Sacco

The Most Beautiful Day – Il giorno più bello

Trama

  • Titolo originale: Der Geilste Tag
  • Regia: Florian David Fitz
  • Cast: Matthias Schweighöfer, Florian David Fitz, Alexandra Maria Lara, Rainer Bock, Tatja Seibt
  • Genere: Commedia, Colore
  • Durata: 110 minuti
  • Produzione: Germania, 2016
  • Distribuzione: Nomad Film
  • Data di uscita: 30 Marzo 2017

The Most Beautiful Day – Il giorno più bello filmLa pellicola è incentrata su due giovani malati terminali fuori dal comune, il bizzarro pianista Andi di 33 anni e il trentaseienne Benno, dedito sempre ad un beato ozio. I due decidono di scappare dalla clinica in cui sono ricoverati e, dopo aver racimolato un po’ di denaro, iniziano un viaggio in prima classe verso l’Africa per vivere l’ultimo giorno delle loro vite al meglio, ricordandolo per sempre come ‘il giorno più bello’. Inizialmente, Andi sarà spaventato dal viaggio per via della sua ipocondria, mentre Benno ha in mente uno scopo, raggiungendolo potrà confrontarsi con quella che è stata la sua vita. Con questa avventura inaspettata si ritroveranno a vivere momenti che spaziano dal tragicomico alla serietà per poi tornare alla comicità pura.

In definitiva, il film è un road movie, che usa il tema del viaggio per condurre lo spettatore ad una riflessione molto più profonda sul senso della vita e su come essa vada vissuta. Il loro aspettare la morte in un modo diverso da quello di attenderla in una casa di cura, appare più come un alzarsi in piedi e andarsela a prendere con forza, senza paura.

The Most Beautiful Day – Il giorno più bello: gli idoli del film

“The Most Beautiful Day – Il giorno più bello” è stato campione di incassi in Germania, grazie anche alla presenza dei due attori protagonisti, Florian David Fitz e Matthias Schweighöfer, idoli del panorama cinematografico tedesco molto amati dal pubblico per la loro verve comica e il loro bella presenza.

Mentre il primo, Fitz, anche regista del film, è noto maggiormente per lavori nazionali, come “Hin und weg”, Schweighöfer ha una fama più internazionale, in quanto oltre partecipare a pellicole tedesche, ad esempio, “300 ore per innamorarsi”, ha preso parte anche ad alcune di matrice americana, come “Operazione Valchiria” con Tom Cruise e “Thor” di Kenneth Branagh.

Trailer

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