Tre le prime dei film in competizione oggi al Festival di Berlino 2017, mentre la categoria Panorama riserva tante sorprese e new entry interessanti. Un giorno anche questo ricco di proiezioni , per un totale di 76.
Festival di Berlino 2017: “Helle Nächte” e il rapporto padre-figlio
Una giornata carica di proiezioni per la competizione, oltre a quattro delle pellicole dei giorni precedenti (“Pokot”, “Wilde Maus”, “Una mujer fantastica” e “On body and soul”), sono presentati oggi altri tre nuovi film, che rendono il 13 febbraio finora il dì più produttivo del concorso.
Cominciamo con “Helle Nächte” di Thomas Arslan, il regista turco-tedesco rappresentante della Scuola di Berlino è di casa nel festival della Berlinale, essendo vincitore già di più premi. In “Helle Nächte”, girato in gran parte nelle fredde e suggestive terre norvegesi, racconta di come Michael cada nella disperazione totale dopo la morte del padre. L’uomo cerca di reagire al dolore partendo per un viaggio in Norvegia, dove è stato seppellito il genitore, insieme al figlio. Qui avrà modo non solo di avere un nuovo inizio e seppellire il suo doloroso tormento, ma anche di instaurare un legame più forte col proprio figlio, che non conosce molto bene a causa dei suoi anni di assenza.
La morte di un padre lontano diventa l’occasione per Michael di rimediare ai suoi errori e poter essere un padre migliore. I due attori principali sono due stelle del cinema austro-tedesco: Georg Friedrich, che ha partecipato anche ad un altro film in competizione “Wilde Maus“, e il giovanissimo Tristan Göbel.
Festival di Berlino 2017: “The Party” di Sally Potter e il nipponico “Mr. Long”
Il secondo film presentato oggi è uno dei più attesi, “The Party” di Sally Potter con gli interpreti hollywoodiani Cillian Murphy (“Inception”), Emily Mortimer (“Shutter Island”), Kristin Scott Thomas (“Suite francese”), Timothy Spall (Peter “Codaliscia” Minus inella saga di Harry Potter), Cherry Jones (“Signs”). La film-maker inglese è nota per il criticatissimo (in negativo) “The Man Who Cried – L’uomo che pianse” del 2000 con Cristina Ricci, Cate Blanchett e Johnny Depp. La formula di “The Party” è molto simile a quella di un’altra pellicola in concorso alla Berlinale, “The Dinner“; c’è sempre una cena, che in questo caso è in onore di una festa, e delle rivelazioni che sconvolgono la quiete gioiosa dell’evento, che fa scivolare i protagonisti in una crisi che li sconvolge mentalmente.
Uno schema già visto ultimamente su molti schermi, ma che risulta sempre invitante al grande pubblico, mai sazio di vedere una scena così quotidiana e reale come quella di una cena piena di confessioni che vanno dal gossip a sconvolgenti verità.
L’ultimo film in programma oggi alle 22 di sera al Berlinale Palast è “Mr. Long” del regista nipponico Sabu, che mette in scena il cambio di vita di un sicario professionista, che rimasto gravemente ferito in una missione in Giappone, si rifugia qui dove si prende cura del figlio di un tossicodipendente e inizia a cucinare zuppa, divenendo famoso per la sua cucina in tutti i quartieri circostanti. Il cambio di professione di Long lo porta a misurarsi con una nuova esistenza, più pulita e normale, dove può mettere in luce altre sue capacità, oltre a quelle di sicario; scopre, infatti, di avere una dote nascosta per la cucina. Un cast orientale degno di nota con Chang Chen nel ruolo del protagonista.
Festival di Berlino 2017: Il titolo italiano della Berlinale
Tante le proiezioni per la categoria Panorama e le sottosezioni annesse, che vanno dai documentari alle pellicole riguardanti i diritti della comunità LGBTQ, quelli delle persone di colore negli anni del razzismo e la cultura europea. Sebbene quest’anno il festival non abbia in lista film italiani, mentre l’anno scorso “Fuocammare” vinse addirittura l’Orso d’ora (ora è il documentario è candidato all’Oscar), oggi è anche la prima dell’unico lavoro italiano in programma, “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino: il ricordo di uno dei protagonisti di un primo amore omosessuale nell’estate degli anni Ottanta.
Per la Berlinale Classics il cult da non perdere è “Maurice” di James Ivory, regista di “Camera con vista” e molto dedito all’unione di letteratura e cinema; infatti “Maurice” con Hugh Grant, James Wilby, Helena Bonham Carter, Rupert Graves, Ben Kingsley è tratto dall’omonimo romanzo postumo di E.M. Forster. Si ricollega ad una delle tematiche principali di Panorama, raccontando un amore platonico tra due uomini di inizio Novecento.
La Berlinale Special ci mostra una bellissima Penelope Cruz ne “La reina de España” di Fernando Trueba, sequel de “La niña dei tuoi sogni”. Mentre il primo film è girato nella Germania nazista, quest’ultimo nella Spagna del 1956. Entrambi sono a tema cinematografico, in quanto narrano le vicende di Macarena Granada, che deve interpretare in questo caso il ruolo della regina Isabella di Castiglia.
Erika Micheli
12/02/2017