Recensione
Amityville – Il risveglio – Recensione: un remake per nostalgici
In un’era di reboot e revival ci si può aspettare veramente di tutto. Di questo franchise horror c’è già stato un remake nel 2005 e potevano benissimo fermarsi a quello. “Amityville – Il risveglio” è più un film per nostalgici della vecchia pellicola cult, che un prodotto nuovo basato solamente sul film originale.
Questo nuovo horror inizia con tutti i buoni propositi, infatti la pellicola si apre con un’introduzione alla storia reale sugli omicidi avvenuti nella casa, in formato amatoriale, lasciando in un primo momento immergere totalmente lo spettatore all’interno della storia.
“Amityville – Il Risveglio” vuole confondere le idee di chi guarda, attraverso stacchi tra una scena e l’altra che fanno confusione tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Dopotutto lo scopo della casa posta al 112 di Ocean Avenue è proprio quello di plagiare la mente di chi ci vive all’interno per poi condurlo a compiere delle azioni malvagie.
Amityville – Il Risveglio: i piccoli dettagli
Per tutto il film non si può, però, far altro che rimanere interdetti per via della banalità di alcune scene. I principi per poter sfruttare al massimo la storia della casa di Amityville ci sono, ma i creatori non sono stati abili nel sfruttarli.
Gli stessi produttori di “Split”, “Insidious” e “La notte del giudizio” hanno lavorato a “Amityville – Il Risveglio” e, visto il successo delle precedenti pellicole, ci si aspetterebbe un capolavoro, ma quasi spesso le proprie aspettative sono sempre troppo. La storia è tutta in picchiata e chi ha dato vita a questo nuovo capitolo non si è reso conto quanto possa essere facile schiantarsi.
C’erano delle ottime basi per poter far ritornare al suo vecchio splendore il franchise di “Amityville”, il regista francese Franck Khalfoun ha diretto questo remake in modo molto superficiale, rendendolo il classico horror-movie insignificante.
Il film ha come forza matrice i cliché banali e privi di originalità che purtroppo tolgono non poco alla trama, ma di sicuro se si ha voglia di passare del tempo guardando un horror non troppo impegnativo, “Amitivylle – Il risveglio” è la scelta giusta.
Alessio Camperlingo
Trama
- Titolo originale: Amityville – The Awakening
- Regia: Franck Khalfoun
- Cast: Jennifer Jason Leigh, Bella Thorne, Cameron Monaghan, Taylor Spreitler, Thomas Mann, Mckenna Grace
- Genere: Horror, colore
- Durata: 85 minuti
- Produzione: USA, 2017
- Distribuzione: Notorious Pictures
- Data di uscita: 23 Agosto 2017
Belle (Bella Thorne) si trasferisce in una nuova casa insieme alla sorellina Juliet, alla madre single Joan ed al fratello gemello James (Cameron Monaghan), il quale vegeta in stato comatoso.
La famiglia cambia casa perché la nuova abitazione è molto più economica della precedente e permetterebbe a Joan di prendersi cura del figlio malato.
Quando iniziano a verificarsi degli strani fenomeni, come l’improvvisa guarigione di James e l’intensificarsi degli incubi di Belle, questa comincia a sospettare che la madre nasconda qualcosa. Ben presto capirà di vivere nella famigerata “Amityville”, la più famosa casa infestata d’America.
Amityville – Il risveglio – La saga cinematografica horror tratta da una storia vera
La saga di Amityville si basa sul romanzo horror di Jay Anson e pubblicato nel 1977. “Orrore ad Amityville“, seppur con l’aggiunta di alcuni elementi di fantasia con lo scopo di ottenere un successo più vasto. Trae a sua volta ispirazione da un fatto di cronaca avvenuto nella cittadina nel novembre 1974: Ronald DeFeo Jr. uccise tutti i sei membri della sua famiglia nella loro casa al 112 Ocean Avenue, asserendo di aver sentito delle voci che gli ordinavano di compiere il delitto.
Un anno dopo, nel dicembre del 1975, George e Kathy Lutz ed i tre figli si trasferirono nella casa, ma la abbandonarono solo ventotto giorni dopo, sostenendo che la casa fosse infestata da fantasmi.
L’abitazione descritta nel libro e presente in “Amityville – Il risveglio” esiste tuttora, ma è stata ristrutturata e ne è stato cambiato l’indirizzo per tentare di scoraggiare i turisti dal visitarla. Acquistata nel Maggio 2010 per $1.15 milioni, è stata rimessa in vendita nel Settembre dello stesso anno per $950,000, un segno evidente di come le voci di una maledizione sulla casa non si siano ancora placate.