Recensione
Lasciami per sempre – Recensione: una commedia corale sulla difficoltà di mettere in riga una grande e varia famiglia
Il film di Simona Izzo è una commedia corale, a cui la regista ci ha abituati da anni, che mette in luce i rapporti e i dissapori che si vengono a creare in una famiglia estesa. Il nucleo familiare è qui riunito da Viola in onore del compleanno di suo figlio. La donna cerca di fare da collante tra gli screzi e le liti, però, non immagina certo che la festa precipiterà, trascinando anche lei stessa nel caos più totale. Tra ex mariti, amanti e figli con problemi a relazionarsi con i propri genitori, la disfatta è vicina.
“Lasciami per sempre” mostra una realtà comune a tutti, sia a chi appartiene ad una grande famiglia che a chi ne entra a far parte tramite legami con terzi. Nelle famiglie estese si fa sempre polemica per qualcosa, non si è mai d’accordo su nulla, vecchi rancori dovuti a cause talmente lontane e dimenticate ritornano a galla e c’è sempre la pecora nera su cui ricadono la maggior parte delle colpe; in generale troppe teste da smettere d’accordo. Perciò quelli su cui la Izzo ha posto lo sguardo della macchina da presa non sono altre che i legami che si vengono a creare in tutte le famiglie del mondo, in particolare quelle con coppie divorziate.
Lasciami per sempre: se vuoi vivere lieto e sano, dai parenti sta lontano…ma è veramente così o solo egoismo?
Del resto nessuno mai vuole andare ai pranzi o cene con parenti, alle quali si sopraggiunge spesso arrabbiati e di cui la parte migliore arriva sempre alla fine: quando è ora di andarsene. Un vecchio detto enunciava “se vuoi vivere lieto e sano, dai parenti sta lontano” e un altro assimilava gli stessi ai serpenti, bene questa è la tematica principale, che viene approfondita da una sorta di analisi psicologica dalla regista.
La Izzo mostra come, in verità, le sofferenze che ritroviamo all’interno del gruppo famiglia sono spesso scaricate sul familiare più prossimo o da cui, nel caso dei figli, vorremmo più attenzioni. Peccato che i malesseri che tanto ci affanniamo a celare nel nostro intimo con la frase “tanto non puoi capire” al parente di turno, sono causati in maggior parte da noi stessi e la nostra chiusura sentimentale verso la famiglia. “Ti sei mai preoccupato degli altri?”, grida ad un tratto Myriam Catania rivolta al fidanzatino (o amico di letto) Lorenzo, che si lamenta di tutti i presenti.
Insomma, un film in cui tutti litigano con tutti, tutti discutono con tutti, nessuno si salva.
Lasciami per sempre: il nodo soffocante della famiglia e i temi sorvolati nei dialoghi
I nodi ben presto vengono al pettine, come i nodi che gli stesi legami di sangue e non creano tra le persone; talvolta stringendoli troppo nella loro morsa, altre volte stringendoli amorevolmente in un abbraccio. Il nucleo familiare è come la maionese, gli ingredienti un momento sono tutti insieme e un secondo dopo ognuno per conto suo e non vuole mescolarsi con il resto. Sicuramente la realtà che attraversa “Lasciami per sempre” è migliore e più vera di quelle famiglie da “Mulino Bianco” che molte pellicole ci propinano e in cui non ci ritroviamo affatto.
Il film, però, non è solo questo. Tra i dialoghi e i litigi vengono attraversati brevemente (e forse anche troppo velocemente) temi ancora più delicati: il problema dei profughi; famiglie arcobaleno e uteri (o in questo caso testicoli) in affitto; la cremazione (commentata ironicamente come un modo per non pagare l’oculo al cimitero); infine, una frase amara quanto veritiera: “questo paese ci campa con la crisi”. Un bel pot-pourri di argomenti classici di un pranzo tra cervelli che ragionano in modi completamente diversi.
Lasciami per sempre: musiche fantastiche e attori di talento per una tragicommedia italiana
La pellicola non è una commedia, o meglio non solo, ma una commedia drammatica; anzi per dirla in modi shakespeariani, dato che il poeta è nominato da Gazzè, è una tragicommedia, tra qualche sorriso e un po’ di afflizione.
Buona la quinta prova attoriale di Max Gazzè, qui perfettamente consono ai panni del suo personaggio Nikos. In generale, sono ottime le interpretazioni di tutto il cast, da una Bobulova che fa sentire il disagio creato da Viola con la sua idea, ai più affermati (come Valentina Cervi, Marco Cocci, Myriam Catania, Maurizio Casagrande), fino ai principianti (Andrea Belisario, Camilla Calderoni, Sean Cubito).
Inutile dire che la colonna sonora merita di essere ascoltata attentamente, in particolare per il pezzo dello stesso Gazzè e quello iniziale di Tommaso Venditti (nipote del più noto Antonello); ma in generale le musiche di Paolo Vivaldi non deludono.
Lasciami per sempre: un intreccio che scorre troppo lento agli occhi dello spettatore
La pellicola, però, pecca di lentezza, il tempo sembra non passare mai e che il pettine stia girando un po’ intorno a quei noti da affrontare. Forse la grande mole di materiale girato non è stata tagliata a dovere, ma sembra che manchi qualcosa che dia un po’ di brio al tutto; soprattutto nel finale che arriva troppo scontato dopo aver a lungo temporeggiato.
Dal film è nato un profumo, “Acqua” (di “Acqua dell’Elba”), ma il concetto di una fragranza che lega in sé tanti odori diversi e risulta alla fine buono (com’è la reale essenza in vendita), in similitudine con il tema principale, non è stato approfondito abbastanza.
Nonostante queste mancanze, il film resta un ritratto adeguato della situazione che si viene a creare in molte famiglie e ci fa ridere di quello che noi stessi viviamo, esorcizzandolo e portandoci ad apprezzare la nostra familia, perché “quando c’è ti pesa e quando non c’è ti manca”.
Erika Micheli
Trama
- Regia: Simona Izzo
- Cast: Myriam Catania, Francesca Neri, Max Gazzè, Valentina Cervi, Marco Cocci, Mariano Rigillo, Lorenzo Siffredi
- Genere: Commedia, Colore
- Durata: 90 minuti
- Produzione: Italia, 2016
- Distribuzione: Notorious Pictures
- Data di uscita: 20 Aprile 2017
Una famiglia allargata si riunisce in occasione del pranzo di compleanno per i diciotto anni del figlio della protagonista, facendo ritrovare incautamente insieme da ex mariti, ex mogli, ex suocere, nuovi fidanzati e sorelle. Sentimenti (soprattutto rancori) non tarderanno a palesarsi, rendendo la festa un mezzo di chiarimento e riconciliazione.
Tutto ha inizio da un’idea di Viola, che decide di dare uan festa per suo figlio Lorenzo per risollevarlo dopo che è stato lasciato da una ragazza. Al party, però, è invitata l’intera famiglia, che comprende anche l’ex marito, di cui l’attuale marito, Nikos, è molto geloso. Inoltre, si presentano anche cognati, sorelle, genitori, nipoti, figliastri ribelli e addirittura il ginecologo di famiglia. In verità, gli ospiti non proprio desiderati non terminano qui, ne arrivano, infatti, molti altri inattesi, che creerano disordini alla festa già di per sè caotica.
Lasciami per sempre: conosciamo meglio il cast del film
Tratto da un romanzo, “Baciami per sempre. Diario di una famiglia allargata“, scritto questo dalla stessa regista Simona Rizzo, il film vanta nel cast Francesca Neri, attrice famosa per “Pensavo fosse amore…invece era un calesse” di Massimo Troisi e “Carne Tremula” di Pedro Almodóvar (per i quali ha vinto due nastri d’argento come miglior attrice protagonista), oltre che per “Hannibal” di Ridley Scott e “La cena per farli conoscere” di Pupi Avati.
Tra gli altri vanno poi evidenziati Valentina Cervi, nipote di Gino Cervi, uno dei più prolifici e versatili interpreti nella storia dello spettacolo italiano, Lorenzo Siffredi, figlio del noto attore pornografico e showman Rocco Siffredi, e Max Gazzè, cantautore alla sua quarta esperienza attoriale.
Lasciami per sempre: chi è la regista Simona Izzo?
Simona Izzo è figlia del doppiatore e direttore del doppiaggio Renato Izzo e di Liliana D’Amico (che gestisce la società di doppiaggio Pumaisdue), ha una sorella gemella, Rossella, e due sorelle minori, Fiamma e Giuppy.
Comincia la sua carriera nel mondo dello spettacolo come doppiatrice sin dalla tenera età, conquistando il nastro d’argento nel 1990 per aver dato la voce al personaggio interpretato dall’attrice Jacqueline Bisset nel film “Scene di lotta di classe a Beverly Hills” di Paul Bartel. Il suo ottavo film, “Lasciami per sempre”, è tratto dal suo terzo romanzo.
Trailer
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