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Trilli e il tesoro perduto – Recensione

Un grazioso film d’animazione della Disney che ha per protagonista una fata malandrina, Trilli, in grado però con le sue avventure di lanciare messaggi profondamente educativi

(Tinker Bell and the Lost Treasure) Regia: Klay Hall – Cast: Mae Whitman, Raven-Symone, Lucy Liu, Kristin Chenoweth, Anjelica Huston, Grey DeLisle, John Di Maggio, Jane Horrocks, Jeff Bennett, Rob Paulsen, Roger Craig Smith, Bob Bergen, Thom Adcox-Hernandez, Angela Bartys, Eliza Pollack Zebert, Allison Roth, Pamela Adlon, Jesse McCartney – Genere: Animazione, colore, 81 minuti – Produzione: USA, 2009 – Distribuzione: Walt Disney – Data di uscita: 2 ottobre 2009.

trilli-e-il-tesoro-perdutoI bambini già entusiasti delle avventure di questa coraggiosa eroina non saranno delusi da questa pellicola, e per chi ancora non la conoscesse, questo film è l’occasione per appassionarsi.

Trilli è una figura molto simpatica, una fata tuttofare indipendente e coraggiosa, con un bel caratterino, che a volte le procura qualche tirata d’orecchie dalle fate anziane, e le fa avere la reputazione di fata inaffidabile per compiti importanti. Perciò quando le viene offerto un importante compito dalla regina, Trilli non vuole assolutamente deluderla.

Pur non essendo una pellicola di punta della produzione Disney, il prodotto, rivolto ad un pubblico infantile, è molto curato, sia nell’animazione che nei dialoghi. Non ci sono grandi innovazioni, viene rispettato il cliché delle pellicole di questo tipo: un personaggio principale, protagonista di mille avventure, il mondo che le sta attorno, un caro amico, una missione da compiere e come sempre un simpatico animaletto, in questo caso Brillo, una piccola lucciola. Brillo conquista subito la simpatia di tutti, è piccolo, dolce e amorevole e al momento giusto sa aiutare la nostra eroina.

La storia scorre veloce, con un discreto ritmo e con vari personaggi di contorno che riportano alla memoria altri personaggi di altri film Disney, creando ovviamente un legame immediato. Dalla vicenda i piccoli spettatori imparano tante cose: che per quante qualità ciascuno di noi possa avere, abbiamo sempre bisogno dell’aiuto degli altri, soprattutto di chi ci vuole bene, che c’è molta più soddisfazione a raggiungere un traguardo insieme, che con la determinazione e la volontà possiamo fare tanto, senza bisogno di trucchi e di magie. L’affetto per i cari è l’unica luce che mai sbiadisce, anzi risplende sempre di più.

Maria Grazia Bosu

Trilli e il tesoro perduto – Recensione

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