Trama
- Regia: Fabio Bastianiello
- Cast: Alberto Lato, Cristian Stelluti, Antonella Salvucci, Claudio Alberton, Lorenzo Bastianello, Roberto Nosenzo, Omar Pedrini, Emiliano “EMI lo Zio” Ronchi, Alex Celotto
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 113 minuti
- Produzione: Italia, 2017
- Distribuzione: Overall Pictures
- Data di uscita: 25 Maggio 2017
Il protagonista di “Milano in the Cage – The Movie”, di Fabio Bastianiello, è Al, all’anagrafe Alberto, di 36 anni immerso in una lenta e angosciosa Milano. Pur di andare avanti si è sottoposto a qualsiasi cosa anche se si trattava di scendere a compromessi con la malavita e la clandestinità.
Ma Al è molto di più, è anche un padre che ha dimenticato di esserlo. La chance per riscattarsi, in tutto, arriva con la finale della disciplina estrema di MMA al torneo di Milano, “The Cage”.
Milano in the Cage – The Movie: il ring come via di fuga
In “Milano in the Cage – The Movie” l’atleta Alberto Lato diventa da personaggio reale a protagonista di un film, per la sua vita travagliata, scombussolata e varia: personal trainer, guardia del corpo, combattente di strada ma anche di thai box nel ring di «The Cage», che ogni anno riunisce a Milano i migliori atleti.
Al, in “Milano in the Cage – The Movie” punta tutto su questo sport estremo che crede lo faccia scappare dal mondo corrotto e privo di valori che lo circonda. Una sfida con la sua stessa vita che è stata fin troppo ingiusta fino a quel momento.
Milano in the Cage – The Movie: l’altra faccia di Milano
La Milano che si vede nel film di Fabio Bastianiello è malavitosa, violenta e buia che ben nasconde le sue fragilità dietro grattacieli che si innalzano verso un cielo torbido, o dietro l’iperattività dei suoi abitanti. “Agli occhi di molti, Milano è solo moda e belle donne: però esiste un mondo che tanti si rifiutano di vedere”, queste le parole del regista 44enne, friulano ma ormai naturalizzato come milanese.
Non solo Navigli, Corso Como e i festini borghesi della Milano ‘vip’, ma anche i quartieri abbandonati dove il degrado e la povertà abbonda. Non solo le vite perfette dei figli di papà ma anche vite di abusivi in palazzi dove la polizia ha rinunciato di entrare.
Trailer