Il regista britannico Sam Mendes è pronto per un nuovo progetto: è stato confermato, nelle ultime ore, che il director è entrato ufficialmente in trattative per dirigere l’adattamento cinematografico del romanzo a fumetti “My Favorite Thing Is Monsters”.
Sam Mendes: una graphic novel da brividi
Sam Mendes, vincitore del premio Oscar come Miglior regista per l’indimenticabile “American Beauty”, pare sia ormai confermato come regista di una pellicola che potrebbe rivelarsi molto originale. Il film trasporterà sullo schermo la graphic novel “My Favorite Thing Is Monsters”, scritta dall’illustratrice Emil Ferris: pubblicata per la prima volta il 14 Febbraio di quest’anno dal sito Fantagraphics Press, ha subito conquistato una larga parte di pubblico, che attende con ansia la seconda parte della storia per Ottobre 2017. Ma con che tipo di narrazione ha a che fare Sam Mendes? Vediamola più da vicino.
Siamo nella Chicago anni 60′, un periodo elettrizzante, vivo, fatto di lotte politiche e contestazioni in piazza: una bambina di 10 anni, Karen Reyes, tiene un diario illustrato costellato di immagini tratte dagli horror B-movie e da terrificanti disegni di mostri presi da riviste pulp. La ragazzina si trova coinvolta in qualcosa più grande di lei: vuole provare a risolvere l’enigma dell’omicidio della sua strana vicina, che abita al piano di sopra, Anka Silverberg, una donna sopravvissuta all’olocausto e avvolta da un alone di mistero. Le indagini condotte da Karen la porteranno a delle scoperte inaspettate, che mostreranno una connessione sconvolgente fra il passato di Anka nella Germania nazista e il presente, un’agghiacciante sovrapposizione di eventi politici e personali.
Sam Mendes: un regista versatile per un film tutto nuovo
“My Favorite Thing Is Monsters” è sicuramente una storia interessante ma che, soprattutto, offre molto potenziale all’adattamento cinematografico: un misto di thriller, storia, dramma e, chissà, forse anche un po’ di horror. Sam Mendes è un regista che ha sempre spaziato fra diversi generi nei suoi lavori, passando dal genere drammatico come in “Era mio padre” (2002) e “Revolutionary Road” (2008) allo spionaggio e all’azione dell’agente 007 in “Skyfall” (2012) e “Spectre” (2015).
Se questo nuovo progetto verrà ufficialmente realizzato, potrebbe essere molto interessante scoprire verso quale linea e chiave interpretativa Mendes decida di muoversi: aspettiamo con ansia nuovi dettagli.
Ludovica Attenni
05/04/2017