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Rendez-Vous 2017: un incontro informale con Diane Kruger

In occasione del settimo appuntamento del “Rendez-Vous”, rassegna cinematografica dedicata al cinema contemporaneo francese, quest’oggi si è svolto a Roma un interessante incontro con una delle dive di questa edizione, la fine e bravissima Diane Kruger. Per l’occasione, a seguire, la proiezione di una pellicola che la vede protagonista insieme a Léa Seydoux, “Les Adieux à la reine” (2012), diretto da Benoît Jacquot e incentrato sugli ultimi giorni di vita della regina Maria Antonietta.

Diane Kruger al Rendez-Vous 2017: dal piccolo villaggio tedesco ad attrice di fama internazionale

Diane Kruger al Rendez-Vous 2017L’incontro con la bellissima attrice tedesca adottata dalla Francia si è svolto all’insegna di una tranquilla informalità. Spalle allo schermo, che di li a breve avrebbe trasmesso “Les Adieux à la Reine”, seduta a gambe conserte, di fronte al proprio pubblico, Diane Kruger ha parlato un po’ di sé, della sua vita, del suo modo d’intendere il cinema e dei suoi progetti futuri.

“Il mio colpo di fulmine con il cinema? A Parigi mi sono innamorata del cinema francese. E poi la prima volta che ho messo piede su di un palcoscenico alla scuola di teatro. Ho dovuto improvvisare e facendolo ho realizzato che quella fosse la mia strada, infatuata dalla tensione per il pubblico e dalla libertà espressiva che ne scaturiva… come fosse una terapia”, ha confidato la Kruger che da una piccola cittadina della Bassa Sassonia, si è ritrovata prima a Londra come ballerina, poi a Parigi in qualità di modella, sposando, da quel fatidico momento in poi, la settima arte.

In seguito le è stato chiesto se, da attrice, le sia mai passato per la testa l’idea di mettersi dietro la macchina da presa, in qualità di regista: “Non ho mai pensato veramente a questa strada” – ha affermato – “Però, se proprio volete una risposta, tra un mese uscirà il mio primo cortometraggio da regista… una bella prova”.

Tra progetti futuri, la stima per il cinema italiano e Cate Blanchett

Alla fatidica domanda sulla presenza, tra i suoi modelli cinematografici, di qualche rappresentante del cinema italiano, la Kruger ha risposto: “Sicuramente Fellini, Visconti e Stefano Accorsi, con il quale ho avuto il piacere di lavorare [riferendosi a “Triplice riscatto” (2006) di Jérôme Cornuau]…Dei più recenti Paolo Sorrentino [confermando l’apprezzamento già esposto in precedenza per l’acclamata serie “The Young Pope” con Jude Law protagonista]”

Tra i progetti futuri, l’attrice tedesca ha parlato della serie televivisa che la vede in qualità di produttrice: “Da due anni e mezzo stiamo lavorando una serie televisiva biografica incentrata sulla figura dell’attrice e inventrice Hedy Lamarr. E’ ancora in fase di scrittura. Le riprese speriamo di iniziarle l’anno prossimo…Saranno complessivamente quattro pellicole di 45 minuti o un’ora, dato che stiamo cercando di raccontare l’attrice in un arco temporale di 50 anni”.

Sogni nel cassetto? “Vorrei lavorare con Cate Blanchett“, ha concluso l’artista.

L’attrice classe 1976 è riuscita recentemente a tornare in patria per girare un film drammatico “Aus dem nichts” di Fatih Akin. Al momento, dopo l’atteso ritorno in Germania, uno dei suoi obiettivi è lavorare in una produzione italiana.

Marco Marchetti

06/04/2017

Rendez-Vous 2017: un incontro informale con Diane Kruger

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