Trama
- Regia: Ciro De Caro
- Cast: Roberto Caccioppoli, Claudia Vismara, Rossella d’Andrea, Sara Tosti, Gianni d’Andrea
- Genere: Commedia, Colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: Italia, 2016
- Distribuzione: Mediterranea Production
- Data di uscita: 20 Aprile 2017
“Acqua di Marzo” è il secondo film del regista Ciro De Caro ambientato tra Roma e Battipaglia. Il protagonista è Libero un trentacinquenne che è costretto a tornare alla cittadina della Campania, perché, a detta della madre, la nonna è in fin di vita. La situazione dell’anziana non si rivela così grave come previsto, ma tornare nel paese d’origine sarà ugualmente un dramma per Libero. Tornato a casa il ragazzo è una volta per tutte messo di fronte alle questioni irrisolte del passato da cui era fuggito andando a vivere a Roma, dove convive con Francesca, aspirante attrice; entrambi affrontano una crisi di coppia dovuta alle frustrazioni in ambito lavorativo.
In Libero il tornare nel luogo che gli ricorda dei tempi ormai andati farà nascere una crisi interiore su quali siano le sue reali aspettative dalla vita, sulle possibilità che gli riservava il futuro e l’inseguimento di un sogno mancato. Con l’aiuto dell’affabile parroco di quartiere, tifoso del Napoli ed ex musicista, e grazie all’incontro con Neve, una sua ex compagna di scuola per la quale aveva una cotta da ragazzino, Libero riuscirà a venire a capo di tutti i conflitti che si trascinava dietro da tempo; chiude così un simbolico cerchio di vita, pronto ad affrontare il futuro che tanto lo spaventa.
Acqua di Marzo: avvolgente seconda opera di Ciro De Caro
Reduce del successo di “Spaghetti story”, Ciro De Caro ci riprova con “Acqua Di Marzo” una storia intima e dalle contaminazioni poetiche, mascherata da commedia nostalgica su un meridione abbandonato a se stesso. Un luogo antico fatto di tradizioni, ma arido di opportunità per il giovani. Giovani come Libero che tentano la fortuna lasciandosi tutto alle spalle, in cerca di un sistema dove il merito venga riconosciuto. Il ragazzo si illude forse che lontano da Battipaglia siano in vigore altre regole, che Roma possa offrirgli grandi opportunità. Finisce, però, in un circolo di noia e frustrazione, insoddisfatto del suo lavoro e della sua condizione di precario.
La condizione di instabilità emotiva e lavorativa dei giovani in Italia è un tema sentito molto dal regista, che lo aveva a suo modo già affrontato in “Spaghetti Story”. La bellezza e la novità di “Acqua di Marzo” è l’entrata in scena della musica come valore sociale e come salvezza dell’animo umano. La colonna sonora è firmata da Giancarlo Capo e il film è stato presentato in anteprima nella serata di apertura della Festa del Cinema di Roma 2016, facente parte della sezione “Alice nella città”.
Trailer
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