Recensione
A casa tutti bene: cast prestigioso per un film troppo prevedibile
“A casa tutti bene” di Gabriele Muccino è un film corale, incentrato sulle vicende di una famiglia allargata che si riunisce per celebrare le Nozze d’Oro dei nonni, ma che rimane poi bloccata su un’isola per colpa di una violenta mareggiata. La convivenza forzata e imprevista che ne consegue costringerà tutti a fare i conti con loro stessi, con i loro rapporti, con il passato e, in alcuni casi, con le loro prospettive e speranze per il futuro.
A casa tutti bene: firmato Muccino
Il primo paragone che viene in mente guardando questo film è quello con “I segreti di Osage Country”, film di John Wells del 2013, con una splendida Meryl Streep. Solo che Gabriele Muccino non riesce a reggere il confronto. Infatti confeziona un film che sa di già visto, dallo sviluppo prevedibile. Già dal momento della presentazione dei personaggi, uno spettatore attento capisce al volo chi di loro si innamorerà, chi litigherà con chi e con quale esito, rendendo la pellicola tutto sommato gradevole ma mai entusiasmante.
Il regista inoltre continua ad avere la tendenza di far urlare i propri attori in faccia agli altri anche in casi in cui questo risulta ingiustificato e di farli sfiatare ed ansimare quando toccano argomenti delicati, pur di aumentare la temperatura emotiva della pellicola. Pratica che, alla lunga, stanca.
A casa tutti bene: un cast di stelle
Nota di merito invece al cast, che non presenta elementi deboli ed esce a testa alta da una prova corale e complicata. Gli attori sono tutti bravi e credibili, con un paio di eccellenze che spiccano rispetto agli altri.
Massimo Ghini interpreta con eccezionale delicatezza e credibilità un uomo malato di Alzheimer, regalando i momenti di maggior commozione dell’intera pellicola. Soprattutto le sue pause, nelle quali si legge chiaramente nei suoi occhi il tentativo disperato di ricordare l’evento di cui il suo interlocutore gli sta parlando.
Anche la giovanissima Elena Rapisarda offre la reazione più credibile ed emozionante di tutto il film nel momento in cui scopre il tradimento della madre Isabella (Elena Cucci) con Paolo (Stefano Accorsi).
A casa tutti bene: reparto tecnico
Interessante l’idea di girare tutto il film in lunghi piani sequenza, con la telecamera che passa da un gruppo di personaggi a un altro, dando l’impressione di un lavoro corale e realistico, quasi fossimo noi stessi a muoverci con il nostro sguardo tra di loro, trovandoci in mezzo alla festa. Peccato che questo abbia comportato un uso leggermente eccessivo della camera a mano, in alcuni momenti un po troppo traballante.
Ben fatti gli effetti visivi realizzati da EDI Effetti Digitali Italiani, soprattutto in una bella panoramica che segna il passaggio del tempo, con la telecamera che passa in maniera “impossibile” ma assolutamente convincente attraverso il vetro bagnato di una finestra chiusa. Belle anche le musiche di Nicola Piovani. Interessante l’idea di far riunire la famiglia attorno al pianoforte, suonato da Gianmarco Tognazzi, per cantare in maniera goliardica vecchie canzoni famose, spaziando da Cocciante a Battisti. Solo che la dinamica è eccessivamente reiterata: già alla seconda ripetizione inizia a venire a noia.
Nicola De Santis
Trama
- Regia: Gabriele Muccino
- Cast: Pierfrancesco Favino, Stefania Sandrelli, Stefano Accorsi, Claudia Gerini, Elena Cucci, Giulia Michelini, Carolina Crescentini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Ivano Marescotti, Giampaolo Morelli, Valeria Solarino, Gianmarco Tognazzi, Renato Raimondi, Elisa Visari
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 105 minuti
- Produzione: Italia, 2018
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 14 febbraio 2018
“A casa tutti bene” è la pellicola cinematografica che segna il grande ritorno in patria del regista e attore made in Italy Gabriele Muccino dopo una lunga avventura in America.
La sceneggiatura del racconto – scritto a quattro mani da Muccino e Paolo Costella – è la storia di una meravigliosa grande famiglia che si ritrova tutta assieme in occasione dei cinquant’anni di matrimonio dei cari nonni, trasferitisi a vivere su un’isola. Quella che sembrerebbe un’allegra parentesi di festa si allunga a causa del mal tempo che costringe i parenti a restare bloccati per un periodo indefinito, dato che il mare grosso ha impedito ai traghetti che dovrebbero riportarli a casa di approdare sulle coste dell’isola.
La convivenza forzata porta a galla situazioni inconfessate, malintesi, tradimenti, ma anche inattesi affetti, in un clima di profonda analisi di se stessi.
A casa tutti bene: un confronto con il proprio io interiore
Le riprese di “A casa tutti bene” sono state girate nella splendida Ischia, e l’isola reale e simbolica rappresenta per i protagonisti di questa avventura uno specchio sul reale da cui non è possibile scappare e con il quale è necessario fare i conti. Alla fine della tempesta, ovvero dello scontro con tutte le cose lasciate in sospeso e che bisognava assolutamente affrontare, tutta la famiglia riuscirà a tornare a casa, ma niente sarà più come prima.
Dopo il periodo trascorso a Hollywood, il regista ha dichiarato che questa pellicola rappresenta per lui un grande ritorno alle origini, a un’Italia e ad un confronto con se stesso a cui neanche lui – come i protagonisti del film – può sottrarsi.
Trailer
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Clip
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