Oggi, 11 Giugno 2018, si è tenuta presso The Space Cinema Roma – Moderno, la conferenza stampa di “A Quiet Passion”, alla presenza del regista Terence Davies, in occasione dell’anteprima della pellicola.
A Quiet Passion: la poesia come rifugio
“A Quiet Passion” è un film biografico e drammatico incentrato sulla vita della poetessa Emily Dickinson, dalla gioventù di ragazza ribelle, all’età adulta di donna combattuta che trova riparo e conforto nella poesia e nella scrittura.
La pellicola porta sul grande schermo la trasformazione di Emily Dickinson con il passare del tempo, la sua inflessibilità nei confronti delle regole che si impone e che vorrebbe estendere agli altri e il forte legame con la sorella e in generale con la sua famiglia e la sua casa, inoltre, offre una riflessione su quel periodo storico.
“A Quiet Passion” mette in scena un mondo in cui a comandare sono gli uomini e rivela la grande sensibilità della famosa poetessa.
A Quiet Passion: una sfida per diffondere la poesia
Terence Davies ha dichiarato di essere sempre stato attratto da Emily Dickinson e dalle sue opere, di averla scoperta a 18 anni grazie a un documentario che lo ha folgorato, tanto che non riusciva a smettere di leggere e rileggere le sue poesie: per questo ha deciso di dedicarle un film.
La scelta dell’attrice protagonista, Cynthia Nixon, che tutti conosciamo per il ruolo di Miranda Hobbes nella serie TV “Sex and the City”, è avvenuta in seguito alla visione da parte del regista, di una puntata della serie, in cui Davies afferma di averla trovata molto vera e passionale, non sembrava che stesse recitando, per questo durante le riprese le ha lasciato qualche libertà.
Un aspetto della Dickinson, che ha toccato profondamente Terence Davies, è la posterità: “non so perché alcuni talenti non siano riconosciuti quando sono ancora in vita, non so perché alcuni hanno fortuna e altri no, so che non è giusto”.
“A Quiet Passion” ha rappresentato una sfida dal punto di vista della lingua, Davies ha asserito che si è concentrato molto sui toni, l’inglese dell’epoca era diverso, quindi i dettagli sono stati molto importanti, tanto quanto il ritmo delle parole, che se sbagliato, non avrebbe funzionato.
Durante la conferenza hanno preso la parola anche i distributori, che hanno deciso di portare “A Quiet Passion” al cinema: “è doveroso portare film come questi nelle sale, con contenuti che rimangono negli spettatori. Bisogna pensare al cinema come a uno strumento culturale per arrivare ai giovani, per far rivivere la poesia, che non si esaurisce a scuola”.
A Quiet Passion: elementi autobiografici nella pellicola
Attraverso la pellicola Davies ha creato un’opera su una tensione che attanaglia gli uomini di ogni epoca, cioè la paura della morte, e soprattutto del dopo. Emily Dickinson non era religiosa, ma era molto spirituale: “se deve essere allora che sia”.
In “A Quiet Passion” ci sono elementi autobiografici, Davies ha dichiarato che, come Emily Dickinson, anche lui ha trascorso molti anni con la sua famiglia, pensando che fosse il periodo più felice, ma come succede sempre nella vita le persone invecchiano, si sposano, se ne vanno di casa o muoiono. Sono situazioni che non si possono controllare, in una battuta la poetessa dice : “non è una famiglia perfetta, ma è tutto quello che voglio”.
Mariateresa Vurro
11/06/2018