Stefano Amadio, noto giornalista e profondo conoscitore del cinema italiano, è venuto a mancare all’età di 60 anni nella serata di venerdì 11 aprile, dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. La sua figura ha rappresentato un punto di riferimento nel panorama giornalistico cinematografico, grazie alla sua visione unica e al suo approccio diretto e personale. Amadio è stato l’ideatore e l’anima della testata Cinemaitaliano, dove ha saputo dare voce a un cinema indipendente e di qualità.
La carriera di Stefano Amadio
Stefano Amadio ha fondato e diretto Cinemaitaliano.info, una testata online che si è affermata come punto di riferimento per il cinema italiano, sia indipendente che mainstream. Conosciuto affettuosamente dai colleghi come “Il Direttore”, Amadio si è distinto per la sua capacità di analisi incisiva e per un’intelligenza brillante, accompagnata da una rara autoironia. Il suo stile di critica cinematografica era diretto e sintetico, ma mai superficiale, sempre attento alla scrittura e alla sostanza dei contenuti.
Amadio ha avuto una particolare predilezione per le opere prime, apprezzando la freschezza e il coraggio degli autori emergenti. La sua penna, asciutta ma empatica, riusciva a catturare l’essenza di un film o di un regista in poche righe. Grazie alla sua sensibilità, riusciva a instaurare un dialogo sincero anche con artisti più riservati, creando un legame autentico. Tra i nomi noti che hanno condiviso momenti significativi con lui ci sono Marco Giallini, Giorgio Colangeli, Gianni Di Gregorio e Phaim Bhuiyan.
Iniziative e progetti significativi
Nel 2019, insieme a Silvia Saitta, Amadio ha lanciato il premio Meno di Trenta, un’iniziativa dedicata ai giovani talenti del cinema italiano sotto i 30 anni. Questo progetto mirava a valorizzare le nuove generazioni di cineasti, creando un ponte concreto tra autori emergenti e il pubblico. La sua visione ha contribuito a dare spazio a voci fresche e innovative nel panorama cinematografico.
Un altro progetto che ha segnato la carriera di Amadio è stato Il Vento del Nord, una rassegna ideata da Massimo Ciavarro e avviata nel 2008 a Lampedusa. In questo contesto, Amadio ha curato un laboratorio di cinema per studenti del liceo locale, dove ha guidato i ragazzi nella realizzazione di cortometraggi, trasmettendo loro la passione per il cinema e l’importanza della narrazione visiva.
Dal 2020, Amadio ha intrapreso una collaborazione con la rivista Ciak, dove ha firmato articoli d’inchiesta, interviste e contributi di grande originalità. La sua penna ha continuato a far sentire la sua voce nel mondo del cinema, portando avanti un’informazione di qualità e un’analisi profonda.
Un’eredità nel mondo del cinema
La scomparsa di Stefano Amadio segna una grande perdita per il cinema italiano, che perde una delle sue voci più libere e sincere. La sua ironia, il suo sguardo mai scontato e la sua profonda umanità rimarranno impressi nella memoria di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Amadio ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico, contribuendo a dare visibilità a opere e autori che meritano di essere raccontati. La sua eredità continuerà a vivere attraverso i progetti che ha avviato e le storie che ha condiviso.
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