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AFMV – Addio fottuti musi verdi

Recensione

Addio fottuti musi verdi – Recensione: il salto sul grande schermo dei The Jackal

Addio fottuti musi verdi scena

Dopo il grande successo raggiunto sul web (“Gli effetti di Gomorra sulla gente”, “Gay ingenui” solo per citare qualcosa) la società di videoproduzione napoletana approda al cinema, con un racconto di lungo respiro che non deluderà i fan del gruppo. L’incipit è semplice: sulla terra trovare lavoro è un miraggio, nonostante laurea e titoli vari, allora perchè non inviare il proprio curriculum agli alieni? “Addio fottuti musi verdi” è infatti una fantacommedia, in cui il collettivo partenopeo si cimenta in avventure extraterrestri, teletrasporto, e altro, rimanendo sempre fedele a quel fare comicità che da sempre lo ha contraddistinto.

Sia chiaro, al pubblico l’umorismo del gruppo deve piacere, altrimenti si rischia di passare novantatrè minuti di noia. La mimica dei personaggi che popolano la pellicola è quella rodata sul web, può divertire o lasciare indifferenti. La struttura su cui si regge la storia è esile, ma infarcita di quelle gag che li hanno resi famosi, per questo incontreranno di certo il favore degli estimatori.

Addio fottuti musi verdi: gag e alieni in salsa partenopea

Addio fottuti musi verdi primo piano

AFMV – Addio fottuti musi verdi

Il laureato disoccupato che fuggirebbe volentieri dall’Italia nella speranza di un futuro migliore popola da sempre le pellicole nostrane, qui è singolare la scelta narrativa di far emergere che anche l’estero non offra poi tante prospettive. L’unica chance è quella data appunto dagli extraterrestri, come ovvio più progrediti e all’avanguardia di noi. Ad interpretare Brandon, il manager alieno, c’è Roberto Zibetti, bravo attore di cinema, teatro e tv, che di recente ha diviso il set con Willem Dafoe in “Pasolini” di Abel Ferrara. Divertenti nel loro siparietto Fortunato Cerlino (“Fortapash – Il caso Siani” di Marco Risi) e Salvatore Esposito (“Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti), che hanno già lavorato assieme in “Gomorra”. La protagonista femminile, Matilda, ha il volto di Beatrice Arnera, attualmente nelle sale anche nell’ultima fatica di Moccia, “Non c’è campo”.

La regia di Francesco Ebbasta, al secolo Francesco Capaldo, classe 1986, è di maniera, ciò che basta per sostenere la narrazione, che non permette d’altronde grossi esercizi di stile. Nei sui limiti il film riserva comunque qualche piccola sorpresa, ed offre un cameo irresistibile di Gigi D’Alessio.

Maria Grazia Bosu

Trama

  • Regia: Francesco Capalbo
  • Cast: Francesco Capalbo, Simone Russo, Alfredo Felaco, Beatrice Arnera, Roberto Zibetti, Fortunato Cerlino, Salvatore Esposito
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 93 minuti
  • Produzione: Italia, 2017
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Data di uscita: 9 novembre 2017

Addio fottuti musi verdi locCon “AFMV – Addio fottuti musi verdi” il seguitissimo e ‘supercondiviso’ collettivo campano di giovani youtuber The Jackal – noto principalmente per fortunate web series come “Gay ingenuiai” e “Gli effetti di Gomorra sulla gente” – si ritrova faccia a faccia con la sua prima prova cinematografica, dopo aver raggiunto la popolarità sul web, grazie all’azione virale dei social network.

La pellicola, una satira della società moderna che vuole prendere in esame il fenomeno della così detta “fuga di cervelli”, avrà come tema una grave piaga sociale dei giorni nostri: la disoccupazione. Il protagonista della vicenda è Ciro, un giovane ragazzo napoletano come tanti che, in maniera non dissimile ad altri, ha mandato curriculum ovunque prima di trovare finalmente lavoro. Certo è che Ciro ha guardato molto in alto per quanto riguarda la sua carriera, talmente tanto, da essere finito a lavorare nello spazio, per una straordinaria azienda aliena – assolutamente meritocratica – dove può spendere le sue competenze di grafico come mai avrebbe potuto fare sulla Terra.

Addio fottuti musi verdi: un film con grandi collaborazioni

Per i The Jackal – un gruppo di amici di lunga data, amanti del cinema fin da bambini  – “AFMV – Addio fottuti musi verdi” rappresenta una vera svolta. Avendo iniziato con produzioni praticamente a costo zero e un grande sogno nel cassetto, la possibilità di collaborare con Cattleya e Raicinema sembra arrivata come manna dal cielo. Nel film non manca, infatti, tutto ciò che i protagonisti hanno sempre sognato per i loro lavori: roboot, alieni, spade laser, astronavi e un bel po’ di effetti speciali; un vero paradiso dei fan della fantascienza come loro.

Trailer

 

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