Recensione
Alabama Monroe – Una storia d’amore – Recensione: un idilliaco amore che affronta i drammi della vita
Tratto dall’opera teatrale “The Broken Circle Breakdown” (titolo originale e suggestivo del film), “Alabama Monroe – Una storia d’amore” si sviluppa intorno alle vicende di Didier ed Elise dal momento in cui, centrati in pieno dal classico colpo di fulmine, diventano una coppia. Passione, complicità, amore e musica sono gli elementi della loro unione fuori dagli schemi: Elise, tatuatrice per lavoro e per passione, entrerà a far parte del gruppo musicale di Didier esibendosi in travolgenti serate al ritmo del “bluegrass”, una branca del genere country. A coronamento dell’idillio nasce una bambina: Maybelle, che purtroppo all’età di sei anni si ammala gravemente. A questo punto i due cercheranno disperatamente una via d’uscita per assorbire il più tragico dei dolori.
Attraverso un andirivieni di passato e presente cadenzato da ottima musica, si dispiega “Alabama Monroe”. Il regista belga Felix Van Groeningen sceglie di non seguire un banale iter cronologico e costruisce un affascinante percorso di eventi legati più a logiche emotive che temporali, grazie al sapiente utilizzo di numerosi flashback.
Amore e dramma si susseguono senza tregua fino all’epilogo facendoci librare nel cielo delle emozioni appaganti. Ci si sporca di gioia quando la pellicola assume i connotati di una favola musicale, mentre ci si bagna di tristezza, quando Elise e Didier respirano l’aria rarefatta della tragedia.
Alabama Monroe – Una storia d’amore: la musica è l’ancora di salvezza dell’eccessiva dolore del film
La musica è il trait-d’union che lega la felicità alla disperazione. I due protagonisti eseguono magistralmente non solo le canzoni del repertorio bluegrass, ma cantano la gioia dell’innamoramento e interpretano l’oblio della disperazione. Si interrogano, sul palco o nell’intimità di casa, sulle ragioni della loro sorte, impreziosendo il film di momenti struggenti che pungono il cuore dello spettatore.
La pellicola, avviandosi alla conclusione, si piega troppo all’esigenza di commuovere e la magica architettura di amore, musica e dramma inizia a scricchiolare: quando si avverte il bisogno di prendere fiato il regista, invece, schiaccia l’acceleratore, rischiando di far debordare il racconto. Per fortuna, le belle note della band di Didier sono sempre pronte per tirarci fuori dagli impacci emotivi.
“Alabama Monroe” è un’opera con gli ingredienti giusti per saziare la vista, carezzare l’udito e scuotere l’anima.
Riccardo Muzi
Trama
- Titolo originale: The Broken Circle Breakdown
- Regia: Felix Van Groeningen
- Cast: Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Nils De Caster, Robbie Cleiren, Bert Huysentruyt, Jan Bijvoet, Blanka Heirman
- Genere: Drammatico, Colore
- Durata: 111 minuti
- Produzione: Belgio, 2012
- Distribuzione: Satine Film
- Data di uscita: 8 maggio 2014
Elise e Didier sono una coppia perfetta: la conferma della famosa legge sugli opposti che si attraggono. Lei è una tatuatrice molto realista, mentre lui è un sognatore romantico e innamorato dell’America.
Unico punto in comune: la passione per il bluegrass, la vera country music, che li fa esibire insieme. A coronare il loro sogno di felicità c’è Maybelle, la figlia bella ed intelligente.
Quando compie sei anni, però, Maybelle si ammala di una grave malattia che infrangerà l’equilibrio della famiglia. Dopo la sua morte Didier ed Elise non sono più gli stessi ma nel tragico finale le cose cambieranno.
Il film sembra narrare all’inizio la solita storia d’amore troppo cinematografica e poco reale, ma l’evento tragico disturba la quiete; sembra prendere così l’oscura strada della vera realtà, nella quale tutto non è brillante e colorato. Vincitore del premio César per miglior film straniero nel 2014, la pellicola ha ricevuto anche una nomination agli Oscar come Miglior film straniero.