Alberto Angela, noto divulgatore e figura di spicco della televisione italiana, ha recentemente condiviso dettagli affascinanti su un incontro inaspettato con Re Carlo III e la Regina Camilla. In un’intervista esclusiva rilasciata a La Stampa, Angela ha anche parlato del suo rapporto con i figli e del confronto costante con l’eredità del padre, Piero Angela. Queste rivelazioni offrono uno spaccato interessante della vita di un uomo che ha saputo coniugare la sua passione per la divulgazione scientifica con la sua vita familiare.
L’incontro con i reali britannici
Durante la sua intervista, Alberto Angela ha descritto l’incontro con Re Carlo III e la Regina Camilla come un’esperienza memorabile. Ha rivelato di aver avuto l’impressione che la regina fosse una sua fan, affermando: “Mi è parso di capire che la regina sia una mia fan”. Questo incontro non è stato solo un evento formale, ma ha preso una piega più personale, tanto che i reali hanno voluto prolungare la visita oltre il previsto. Angela ha spiegato: “Hanno voluto anche proseguire oltre la fine del percorso, è diventato un viaggio nel cuore”.
La curiosità della regina nei confronti del suo lavoro potrebbe derivare dalla visione dei suoi programmi durante i viaggi. Questo scambio ha dimostrato come la divulgazione scientifica possa superare le barriere culturali e avvicinare le persone, anche quelle di alto rango. La spontaneità e l’apertura mostrata dai reali hanno reso l’incontro ancora più speciale per il divulgatore, che ha saputo cogliere l’importanza di momenti così significativi.
I preparativi per Ulisse e il legame con la Rai
Alberto Angela ha anche parlato dei preparativi per le nuove puntate del suo programma di successo, Ulisse, che continua a riscuotere un grande interesse tra il pubblico. Tuttavia, ha rivelato che il suo contratto con la Rai non è ancora stato rinnovato, suscitando curiosità su quale sarà il futuro della sua carriera televisiva. Nonostante le incertezze, Angela ha sottolineato che la televisione non è mai stata il suo obiettivo principale. “All’inizio non pensavo alla tv, così come mio padre”, ha affermato, evidenziando come la passione per la divulgazione scientifica sia stata trasmessa di generazione in generazione.
Angela ha anche ricordato il ruolo fondamentale del nonno, che ha avuto una carriera nella radio nel Dopoguerra. Questo legame familiare ha influenzato profondamente la sua vita e la sua carriera, rendendo evidente come la passione per la comunicazione e la scienza sia radicata nella sua storia familiare. Il nonno di Alberto è stato riconosciuto come Giusto per aver salvato molti ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, un gesto che ha segnato la sua vita e quella della sua famiglia.
Riflessioni sulla famiglia e l’eredità paterna
Nel corso dell’intervista, Alberto Angela ha dedicato un momento a riflettere sul suo rapporto con il padre, Piero Angela, un’icona della divulgazione scientifica in Italia. “Io come mio padre? Lui è inarrivabile, lo dico da figlio e da collega”, ha dichiarato, evidenziando il rispetto e l’ammirazione che nutre nei confronti del genitore. Questo confronto costante con la figura paterna rappresenta una sfida, ma anche una fonte di ispirazione per Alberto, che cerca di seguire le orme del padre pur mantenendo la propria identità.
Parlando dei suoi tre figli, Alberto ha condiviso il suo approccio educativo, sottolineando l’importanza di fornire consigli piuttosto che ordini. “A loro non dico mai cosa fare, ma cosa sarebbe stato meglio fare”, ha spiegato. Questo metodo riflette un desiderio di creare un ambiente di fiducia e apertura, dove i ragazzi possano sentirsi liberi di esprimere le proprie opinioni e fare le proprie scelte. Angela ha concluso affermando che ciò che conta è essere presenti per i propri figli, anche quando ci sono distanze fisiche, dimostrando un forte legame familiare che va oltre le parole.
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