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Alena Seredova si racconta: il rifiuto della famiglia allargata, il rapporto con Buffon e la sua crescita personale

Alena Seredova, modella e madre di tre figli – Lollo, Dado e Vivi – ha svelato aspetti molto personali della sua vita durante una puntata del podcast di Diletta Leotta, intitolato Mamma Dilettante. Nel corso dell’intervista, ha affrontato temi quali la separazione da Gigi Buffon, il concetto di famiglia allargata e il suo percorso di crescita personale dopo un lungo periodo di difficoltà relazionali. La serata è stata caratterizzata da dichiarazioni schiette e da riflessioni che offrono uno spaccato intimo della sua esperienza di donna e madre. Le parole della Seredova, scandite con tono autentico e diretto, hanno catturato l’attenzione dei fan e degli addetti ai lavori, inserendosi in un contesto di discussione sempre attuale su come si vive e si rielabora il legame familiare nelle situazioni di crisi. Tra le varie tematiche, il rifiuto dell’idea di una famiglia allargata e l’accettazione del proprio percorso individuale sono stati al centro del dibattito, rendendo questa intervista un prezioso documento per chi cerca di comprendere le dinamiche post-separazione nel mondo dello spettacolo.

Alena Seredova si racconta: il rifiuto della famiglia allargata, il rapporto con Buffon e la sua crescita personale

Il discorso sulla famiglia allargata

Durante il podcast, Alena Seredova ha espresso il suo netto rifiuto nei confronti del concetto di famiglia allargata, una realtà che, secondo lei, non potrebbe mai essere accettata come formula di aggregazione per celebrare le festività, come ad esempio una tavolata di Natale. In una sede di confronto aperto e senza filtri, la modella ha spiegato che per lei non esiste spazio per una convivenza di più famiglie, soprattutto se questo comporta di nascondere la propria identità o di interpretare ruoli che non le appartengono. Ha affermato: “Il concetto della famiglia allargata? Non mi piace. Io non potrei starci a una tavolata di Natale tutti insieme, perché non sarei onesta, non sarei io. Dipende come le persone si conoscono, si lasciano, perché finisce quella famiglia. Io non ce la farei. Neanche dopo tanti anni, perché non ne sento il bisogno.” Queste parole evidenziano la sua forte convinzione a favore di una gestione più essenziale e sincera dei rapporti familiari. La Seredova ha inoltre sottolineato che, per i suoi figli, è molto più sano seguire un percorso in cui ogni individuo rimane fedele alla propria natura, evitando situazioni in cui sorrisi forzati e compromessi diventano la norma. Durante la conversazione con Diletta Leotta, ha ricordato come, in gioventù, l’idea di una convivenza estesa potesse apparire addirittura confusionale, specialmente quando uno dei genitori decideva di creare una nuova famiglia, lasciando dietro di sé un’eredità di dolore e complicazioni emotive. In questo modo, Alena ha offerto uno spaccato veritiero di una situazione che, seppur vissuta personalmente, risuona con molte esperienze simili nel panorama familiare contemporaneo, dove la sincerità e la chiarezza vengono anteposte a tradizionali modelli relazionali.

Il rapporto con Gigi Buffon dopo la separazione

Nonostante la separazione, Alena Seredova ha dichiarato di nutrire ancora un profondo sentimento nei confronti di Gigi Buffon, il celebre portiere e figura sportiva con cui ha condiviso una parte importante della sua vita. Nel corso dell’intervista, ha confidato di aver continuato a seguire con passione le partite del leggendario calciatore, definendosi una tifosa autentica nonostante la fine della relazione. Con un tono che miscela affetto e realismo, ha spiegato: “Io ho continuato a vedere le sue partite dopo la separazione, perché io sono una sua tifosa, tifo Gigione come atleta”. Il riferimento affettuoso con cui lo chiama sottolinea come i sentimenti, una volta vissuti intensamente, non si spengano immediatamente ma si trasformino, conservando tracce di quello che è stato un legame importante. In una riflessione che mette in luce il contrasto tra vita privata e passione sportiva, Alena ha mostrato come il rapporto con Gigi Buffon sia rimasto parte integrante della sua quotidianità, nonostante le dinamiche relazionali siano cambiate. Ha riconosciuto di aver trovato, nella continuità del suo sostegno verso di lui, una forma di equilibrio che le ha permesso di separare l’aspetto sentimentale da quello sportivo, mantenendo così ogni elemento della sua esistenza in una dimensione autonoma. La presenza costante dei ricordi e dei sentimenti positivi ha contribuito a plasmare la sua visione dell’amore, nella quale l’affetto per una persona di rilievo pubblico può perdurare anche dopo un cambiamento radicale nella struttura della vita familiare e personale.

Evoluzione personale e ruolo di madre

Il percorso vissuto dopo la separazione ha rappresentato per Alena Seredova un vero e proprio banco di prova per il rinnovamento personale e per la definizione del proprio ruolo di madre. Con toni sinceri e senza mezzi termini, ha raccontato come il cambiamento l’abbia portata a rivalutare profondamente se stessa e il rapporto con i propri figli. La modella ha evidenziato come le esperienze condivise con Lollo, Dado e Vivi abbiano contribuito a farle capire la necessità di essere una presenza costante e dinamica nella vita dei ragazzi, viaggiando con loro e creando momenti di condivisione autentica. Ha aggiunto che, nonostante il carattere inizialmente impulsivo – tanto da essere soprannominata “furia ceca” per il suo spirito vivace – il passare del tempo ha smussato il suo temperamento, insegnandole ad essere severa solo nei momenti che richiedono decisioni importanti. In un’ulteriore confessione, ha affermato: “Severa? Lo sono solo sulle cose serie, ma non lo sono sulle cavolate. Parlo da mamma. Con me stessa? Severissima. Principalmente, sono una persona onesta. Dico sempre la verità. Questa cosa mi ha complicato la vita. Penso di aver ottenuto tutto quello che volevo, magari in una maniera sempre più onesta e più difficile. Non ho mai cercato scorciatoie. È tutto mio, però, alla fine. Questo è quello che voglio dire.” Queste parole dimostrano come la maturazione personale sia stata accompagnata da una consapevolezza delle proprie forze e delle proprie debolezze, rendendola protagonista di una vita vissuta in piena autenticità. La sua esperienza si configura come un esempio di resilienza, poiché ha saputo coniugare il ruolo di madre con la ricerca di una nuova identità, trovando nei legami affettivi e nell’impegno quotidiano il motore per affrontare le sfide che la vita le ha presentato.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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