Alessandro Roia, noto per il suo acclamato ruolo nella serie “Romanzo Criminale”, intraprende un nuovo capitolo della sua carriera con il suo debutto alla regia e il doppiaggio della volpe Fink nel film d’animazione “Il Robot Selvaggio”, prodotto da DreamWorks e diretto da Chris Sanders. Il film, che sarà nelle sale a partire dal 10 ottobre 2023, narra la storia di Roz, un robot naufrago che diventa genitore adottivo di un’ochetta orfana. Roia condivide i suoi pensieri sulla sua transizione nell’industria cinematografica, sull’importanza della creatività e sulla sfida contro l’omologazione.
Il passaggio da attore a regista: la crescita professionale di Alessandro Roia
Alessandro Roia riflette sulle sfide e le opportunità della sua carriera, iniziata come attore, per passare poi alla regia. Noto per il suo protagonismo al Dandi in “Romanzo Criminale”, Roia ha collaborato con alcuni dei più celebri registi italiani, tra cui Paolo Virzì e i Manetti Bros. La sua recente esperienza alla regia con “Con la grazia di un Dio”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha segnato un’importante evoluzione professionale.
Il passaggio dall’interpretazione al ruolo di regista rappresenta per Roia un’esperienza liberatoria, in cui ha potuto finalmente esprimere in modo autentico la sua creatività. “Quando ho gridato ‘Azione’ non mi sono mai sentito così tanto adeguato nella mia passione,” confessa l’attore, suggerendo che il cambio di prospettiva lo ha aiutato a trovare la sua identità nel mondo del cinema. L’esperienza, sia come attore che regista, ha arricchito la sua visione artistica, rendendolo sempre più sensibile alle dinamiche narrativiche e ai profondi significati delle storie che racconta.
L’influenza dei social media e l’importanza dell’individualità
Nel contesto attuale, caratterizzato dall’impatto dei social media, Roia esprime una riflessione sull’omologazione e l’individualità. “Ogni periodo storico ha avuto qualcosa che è stata vista come amica/nemica,” dichiara. Utilizzando l’esempio del gregge, sottolinea l’importanza di prendere decisioni consapevoli, piuttosto che seguire le masse. Sottolinea, infatti, che il potere dei social media può essere sia una risorsa che un’arma a doppio taglio, e spetta agli adulti fornire ai giovani gli strumenti necessari per orientarsi in questo panorama complesso.
La sua visione è ottimistica: “I giovani hanno meno strumenti, ma anche più risorse di noi.” Questa consapevolezza aiuta a chiarire il rapporto tra le generazioni e a stimolare un dialogo circa l’importanza di mantenere una propria identità in un contesto di crescente conformità. Roia invita a incoraggiare i giovani a farsi sentire e a esprimersi senza paura di essere giudicati, promuovendo una società più autentica.
La visione di Roz: gentilezza come rivoluzione
Nel film “Il Robot Selvaggio”, il personaggio di Roz rappresenta più di un semplice robot: simboleggia la crescita personale e la genitorialità. Secondo Roia, l’approccio di Roz è emblematico di un cambiamento culturale in atto, dove la gentilezza viene vista come una “arma finale” in un mondo spesso dominato dall’aggressività. Il regista crede che promuovere comportamenti gentili possa rappresentare una vera e propria rivoluzione, in contrasto con la cultura della competizione e della violenza.
Roia trova affascinante l’idea che la gentilezza possa modificare le relazioni interpersonali e il modo in cui affrontiamo le sfide quotidiane. Tale visione riflette una delle tematiche centrali del film, dove il messaggio di affetto e accettazione permea la narrazione, spingendo il pubblico a riflettere sul valore dell’empatia e della connessione umana in un mondo che sembra sempre più disconnesso.
Progetti futuri: la continuazione del viaggio creativo
Con un debutto alla regia già realizzato, Alessandro Roia guarda al futuro con grande entusiasmo. “Sì, ci sto già lavorando. Stiamo scrivendo, abbiamo un’idea che sta andando avanti,” rivela, manifestando la propria ambizione di creare opere di grande impatto. Questa futura produzione si propone di mantenere la stessa potenza narrativa che caratterizza “Il Robot Selvaggio”, dimostrando la volontà di trattare temi universali che parlano a un pubblico globale.
La determinazione e la passione di Roia per il cinema continuano a guidare il suo percorso, mentre si prepara a esplorare ulteriori sfide creative e a contribuire ulteriormente alla cinematografia italiana con progetti che affrontano questioni attuali e rilevanti. La sua storia rappresenta un esempio ispiratore di crescita, innovazione e dedizione all’arte.