Il regista Ali Abbasi, noto per il film The Apprentice dedicato a Donald Trump e interpretato da Sebastian Stan, è stato recentemente accusato di molestie sessuali avvenute in seguito a una serata festiva organizzata dopo la cerimonia dei Golden Globes. La cronaca accusa il cineasta di aver agito in modo inappropriato e di aver provocato una reazione che ha portato alla separazione dai suoi rappresentanti, CAA ed Entertainment 360.
La vicenda, diffusa inizialmente da Deadline e seguita da numerose testate giornalistiche, arriva in un momento in cui le votazioni degli Oscar, concluse martedì, lasciano intendere che l’incidente non influirà sul risultato finale della premiazione, sebbene l’accaduto susciti il clamore degli addetti ai lavori.
Il peso delle accuse non ricade sul cast, tanto che il protagonista Sebastian Stan e Jeremy Strong, che interpreta il mentore di Trump, non dovrebbero subire conseguenze in merito alla loro carriera.
Versione dei fatti di Ali Abbasi e risposte ufficiali
Fonti di Deadline riferiscono che il regista iraniano, sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe toccato in modo inappropriato uno dei protagonisti del film. Questo gesto, attribuito in parte a un atteggiamento troppo familiare durante l’evento, ha determinato la severa reazione dei suoi agenti, allontanandosi da lui dopo l’accaduto.
Nella sua dichiarazione inviata a Deadline, Abbasi ha affermato: “Voglio affrontare direttamente e apertamente i recenti articoli su di me. Capisco perfettamente che la mia azione ha messo a disagio qualcuno, indipendentemente dalle mie intenzioni, e per questo sono davvero dispiaciuto”.
Il cineasta ha proseguito spiegando: “Avevo trascorso del tempo con la persona in questione in diverse occasioni e avevo ragione di pensare che avessimo un rapporto di amicizia. Quando l’ho visto alla festa dei Golden Globes, ero entusiasta di riallacciare i rapporti. Ho fatto un gesto troppo familiare, che pensavo potesse essere giocoso, uno schiaffo sul sedere, ma sicuramente non era inteso in senso sessuale. Mi sono subito reso conto di aver giudicato male la situazione. Mi sono scusata immediatamente con lui e il giorno dopo mi sono assicurato che le mie scuse fossero ribadite dai miei rappresentanti”.
Il regista ha inoltre sottolineato: “L’idea che il mio rappresentante mi abbia abbandonato a causa di questa interazione è falsa. La mia decisione di separarmi è stata una decisione di carriera a lungo termine, non dettata da motivazioni a breve termine o dai fatti accaduti”.
Infine, sottolineando il valore della responsabilità personale, ha dichiarato: “Credo nella responsabilità delle mie azioni; ho commesso un errore, mi sono scusato e ho imparato una preziosa lezione di vita. Rimango grato per l’incredibile lavoro del cast, della troupe e dei sostenitori di The Apprentice, e spero che l’attenzione rimanga sui loro risultati”.