Ryan Murphy, creatore della serie, ha rivelato ieri sul suo profilo Instagram quale sarà il titolo della nuova stagione che andrà in onda l’anno prossimo. Tra novità e conferme, scopriamo insieme cosa si è inventato stavolta l’autore per terrorizzare le nostre menti.
American Horror Story 1984: un omaggio al genere slasher?
Nonostante un titolo che potrebbe far pensare a George Orwell e alla sua visione distopica della società, sembra proprio che la serie abbia intenzione di omaggiare le produzioni del genere horror anni ’80. Il mini teaser (che potete vedere qui sotto) con il quale lo sceneggiatore ha scelto di rivelare il sottotitolo di questa stagione, 1984, mostra infatti una giovane donna in fuga da un assassino senza volto ma armato di coltello. Tutto sembra ispirato, dalle atmosfere al font utilizzato, ai film della serie “Venerdì 13”. La serie antologica, che con ogni stagione ha sfruttato in modo diverso (spesso giocando con le aspettative del suo pubblico) le strutture tipiche dell’horror, non si era mai rapportata finora con questo filone del genere.
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American horror story 1984: Cosa sappiamo per ora
Davvero poche ad oggi le informazioni riguardanti la nuova produzione della serie horror antologica più famosa di sempre, ma una cosa è certa, Evan Peters non tornerà. L’attore, che da protagonista o comprimario ha sempre avuto un ruolo di rilievo, ha infatti annunciato che non prenderà parte alle riprese di questa nona stagione. Confermata invece la presenza di Emma Roberts, legata a ritmo alternato alla serie dalla terza stagione. Anche Sarah Paulson, recentemente vista al cinema nel “Glass”di M. Night Shyamalan e che dell’ultima serie “American Horror Story Apocalypse” ha anche diretto un episodio, dovrebbe essere tra le attrici coinvolte nel progetto. Dopo aver potuto scritturare attori del calibro di Jessica Lange, Lady Gaga e Kathy Bates, chissà che sorprese ha in serbo per noi Ryan Murphy.
Sarà anche molto interessante capire come (e se) la storia possa inserirsi nel più ampio quadro generale della serie, visto che con l’ultima stagione si è avuta la conferma definitiva che ogni storia è ambientata nello stesso universo narrativo.