Angelina Jolie, attrice pluripremiata e icona del cinema, potrebbe presto intraprendere una nuova avventura nel mondo del teatro. Dopo aver ottenuto un riconoscimento prestigioso con un Tony Award per il miglior musical “The Outsiders”, Jolie ha iniziato a considerare l’idea di un debutto a Broadway, rivelando la sua avidità nel sperimentare un’altra forma di espressione artistica, quella del teatro musicale.
Il possibile debutto a Broadway di Angelina Jolie
“Mi piacerebbe molto, ma sarei molto timida”, ha confessato l’attrice durante la proiezione del suo nuovo film “Maria” al AFI Fest. Jolie ha sottolineato la sua inesperienza nel canto, affermando che, solo un anno fa, avrebbe escluso l’idea di esibirsi in un’opera. “Ho iniziato con Strasberg e ho cominciato con il teatro”, ha aggiunto, evidenziando le sue radici artistiche. Nonostante l’interesse, Jolie manifesta anche dubbi sulle sue abilità: “Probabilmente non penso di essere abbastanza brava”. Le parole di Jolie rivelano il conflitto tra l’ambizione artistica e l’auto-percezione, un tema comune tra molti artisti.
Questa nuova prospettiva sul teatro musicale sembra essere influenzata dalla sua esperienza come produttrice, una dimensione che le ha permesso di apprezzare i complessi meccanismi che animano le produzioni teatrali dal dietro le quinte. La sua affermazione di desiderare un impegno a Broadway riflette un potenziale di evoluzione nel suo percorso artistico, spingendo i fan e il pubblico a interrogarsi su quali progetti potrebbero emergere in futuro.
Il ruolo di Maria Callas e l’intensità del canto
Nel suo ultimo film, “Maria”, Jolie interpreta la leggendaria cantante lirica Maria Callas, esplorando gli oscuri e complessi ultimi giorni della sua vita. Diretto da Pablo Larraín, il film racconta la storia di una delle voci più iconiche della musica classica, che ha lottato con questioni personali e professionali. Durante l’intervista, Jolie ha condiviso pezzi delle sue esperienze durante le riprese, descrivendo emozioni profonde che ha dovuto affrontare nel cercare di catturare l’essenza di Callas.
Jolie ha ricordato il suo primo giorno di lezione di canto, descrivendo come l’atto di esprimere il suo canto le ha provocato emozioni intense. “Sono entrata nella stanza con il pianoforte e qualcuno mi ha detto: ‘Ok, vediamo a che punto sei’. E io mi sono commossa”, ha detto, evidenziando la profondità emotiva dell’esperienza. Questi momenti rivelano l’intreccio tra arte e vulnerabilità, portando allo scoperto sentimenti sepolti che emergono quando si cerca di esprimere se stessi attraverso la musica.
Jolie ha anche riflettuto su quanto possa influire la voce sull’individuo e su come la musica possa agire come una forma di terapia. Le sue parole sottolineano l’importanza dell’auto-esplorazione e della connessione tra corpo, emozioni e voce, riflettendo una profonda comprensione del potere curativo che la musica può avere.
Riflessioni sull’impatto terapeutico del canto
Angelina Jolie ha condiviso le sue considerazioni sui benefici del canto nella sua vita personale. “Ho trattenuto molto per molto tempo, e quell’inizio e quel suono, e poi quando alla fine quel suono sarebbe arrivato, è stata la migliore terapia che abbia mai avuto”, ha affermato. Queste osservazioni evidenziano non solo il potere del canto come forma d’arte, ma anche il suo potenziale nel processo di guarigione personale.
La Jolie ha descritto come il canto possa liberare emozioni nascoste, spiegando che per cantare autenticamente è necessario affrontare i propri sentimenti e i propri limiti. Questa connessione tra canto e terapia emotiva sottolinea l’importanza di esplorare la propria dimensione interiori. “C’è qualcosa di primordiale nel trovare la propria voce nel proprio corpo”, ha aggiunto. L’artista sembra suggerire che l’atto di cantare richiede una forma di introspezione che molte persone non considerano, ma che può portare a scoperte personali significative.
Con le sue recenti rivelazioni e il suo coinvolgimento nel mondo della musica, Angelina Jolie si avventura in un territorio ricco di emozioni, mettendo a nudo la sua vulnerabilità e dimostrando che l’arte può, e deve, essere un veicolo per il benessere e l’autenticità.
