Recensione
Anna – Recensione: la grande forza di una donna
Arriva dal Canada francofono l’ultimo lavoro di Charles-Olivier Michaud, “Anna”, una forte storia di violenza e rinascita. Un film dominato da un’altissima tensione che prende lo spettatore dall’inizio alla fine.
Anna è una giornalista e fotoreporter di Montreal alle prese con una scottante inchiesta sulla prostituzione in Thailandia che si ritroverà a subire su di sè le stesse violenze che voleva raccontare.
Michaud è un regista abituato a esplorare terre lontane e esotiche, come già successo in “Snow and Ashes” del 2010 e “Exil” del 2012.
Con “Anna” egli pare dividere la storia in due parti, la calda e pericolosa Bangkok e la confortevole Montreal, città d’origine della protagonista; in realtà, vi è un unico filone narrativo poichè la mafia, che guadagna con il traffico di giovani donne vendute come prostitute unisce i due posti apparentemente così lontani.
La protagonista, interpretata dalla straordinaria Anna Mouglalis, già vista bella e seducente in “Coco Chanel & Igor Stravinsky” di Jan Kounen, viene rapita e stuprata in Thailandia. Una volta tornata nel suo loft per cercare di ricostruire la sua vita, vede allo specchio una persona che non riconosce più: in viso è atrocemente deturpata e ancora più profonde sono le ferite che ha riportato nell’anima.
Da qui scaturisce la forza della protagonista che, dopo un primo periodo di smarrimento, risale sulla sua moto e parte alla ricerca della verità. Un’amazzone che vuole capire che cosa è successo a Bangkok.
Anna: uno sguardo può dire tutto
Lo scenario del film è quello di un andamento circolare attorno a un crescendo di violenza che porta lo spettatore a uno stato di cardiopalma. Bene e male non sono dei valori assoluti e i personaggi, compreso il controverso Sam (Pierre-Yves Cardinal) incontrato da Anna in un vicolo di Bangkok, sono pieni di sfumature dal punto di vista psicologico.
Nonostante tutto, alla fine, Anna riuscirà a riconoscersi allo specchio con una relativa serenità.
Quello che però resta nell’animo dello spettatore è lo sguardo vuoto delle giovani donne asiatiche rapite dai loro sfruttatori che ci fissano dalle foto della fotografa.
La pellicola è stata proiettato a Roma in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza contro le Donne. Non si poteva fare una scelta migliore per quel giorno.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Charles-Olivier Michaud
- Cast: Pascale Bussières, Anna Mouglalis, Pierre-Yves Cardinal, Catherine St-Laurent, Xiao Sun, Sandrine Bisson, Fred Nguyen, Ben Holmquist, Igor Ovadis, Sean Lu
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 109 minuti
- Produzione: Canada, Tailandia, 2015
- Distribuzione: Indipendente
- Data di uscita: 31 Maggio 2018
Proiettato a Roma in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza contro le Donne, “Anna” vede al centro della narrazione proprio la straordinaria forza e coraggio delle donne.
Anna: una lotta contro gli abusi
Anna, giornalista e fotoreporter, si trova in Asia per un’inchiesta sulle giovani donne vittime di violenza e vittime di una tratta di essere umani.
Presa da un senso di giustizia e di rabbia, la protagonista si spinge troppo oltre finendo rapita e subendo le stesse sevizie delle giovani donne asiatiche, oggetto del suo reportage.
La sua vita cambierà drasticamente: non riconoscendosi più allo specchio. Anna entrerà in una spirale di depressione dove sarà determinante l’aiuto di Sam, una guida che interverrà in maniera determinante sul suo destino.