Recensione
Arrival – Recensione: poca ‘fanta’ e molta ‘scienza’
“Arrival” è uno di quei rari film di fantascienza senza ‘ma’ né ‘se’: l’incipit è realistico, la trama – intricata – funziona, il finale raccoglie tutte le domande in sospeso e dà loro risposte credibili. Basato su un racconto di Ted Chiang, “Arrival” riesce laddove la maggior parte delle pellicole fallisce: lasciare lo spettatore senza dubbi o questioni irrisolte.
L’unica cosa che rimane è un alone di mistero intorno alla figura degli alieni che – nonostante potrebbe disturbare i più puntigliosi – è coerente con l’essenza del film, incentrato principalmente sui tentativi di comunicare con queste creature sconosciute per comprendere il loro scopo.
Particolarmente ben riusciti il montaggio, che supporta solidamente l’intreccio della trama e dei misteri che si svelano a poco a poco, e le musiche, perfette per l’atmosfera inquietante e misteriosa che permea tutta l’opera.
Arrival: un possibile sguardo al futuro
La caratteristica più affascinante di “Arrival” è che dipinge un quadro tremendamente veritiero di come potrebbero andare le cose se veramente atterrasse un’astronave/oggetto alieno sulla Terra. Protagonista a parte, infatti, tutto ciò che si svolge intorno a lei ha il sapore di realtà, tra governo, forze armate, informazione e popolazione.
“Arrival” è perciò una pellicola interessante non solo dal punto di vista scientifico, ma anche sociale, perché presenta con triste realismo la diffidenza e la violenza che ci dividono, al punto che anche in un caso di importanza mondiale come questo la collaborazione è sempre difficile e faticosa.
Il fatto che poi non finisca come al solito ‘a pizza e fichi’ è semplicemente la ciliegina sulla torta.
Valeria Brunori
Trama
- Titolo: Arrival
- Regia: Denis Villeneuve
- Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O’Brien, Nathaly Thibault, Joe Cobden, Russell Yuen, Julian Casey
- Genere: Fantascienza, colore
- Durata: 116 minuti
- Produzione: USA, 2016
- Distribuzione: Warner Bros
- Data di uscita: 19 Gennaio 2017
In “Arrival”, diretto da Denis Villeneuve, dodici navi aliene fluttuano per aria in attesa di un primo contatto. Una linguista di fama mondiale, Louise Banks, è allo stesso tempo una madre piena di angoscia per la perdita prematura della figlia. La linguista verrà reclutata dall’esercito degli Stati Uniti insieme al fisico teorico Ian Donnelly.
La missione è quella di penetrare il mastodontico monolite e comunicare in qualche modo con gli alieni al fine di comprendere le loro intenzioni.
L’incarico assegnato ai due non sarà semplicissimo: Louise dovrà trovare un alfabeto adatto per poter instaurare un dialogo e non è detto che possa riuscire nell’impresa.
Nel frattempo, il mondo esterno, caduto nel caos e nel panico dichiara guerra agli alieni, facendo sì che tutte le potenze mondiali si schierino per assumere una posizione difensiva contro un nemico ignoto.
Arrival: sulla scia di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, verso il dialogo
“Arrival” non affronta la questione della fine del mondo, niente battaglie sanguinose o confronti militari, uomini e alieni questa volta provano a comunicare e a comprendersi, in un contesto in cui l’uomo, in un futuro non molto lontano, potrebbe iniziare a dar vita a un processo di colonizzazione di nuovi pianeti.
Laddove tutto questo sembra (quasi) impossibile, il film “Arrival” propone una realtà che potrebbe nel tempo concretizzarsi, uomo e alieno, insieme.
La pellicola, distribuita da Warner Bros, esce nelle sale italiane il 19 gennaio 2017. Il film si è aggiudicato diverse nominations all’89° edizione degli Academy Awards, portandosi a casa quello per il Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare.