Asiatica Film Festival 2020, diretto da Italo Spinelli e arrivato alla sua 21sima edizione, si svolgerà sulla piattaforma di Mymovies a causa della pandemia. Come di consueto, il programma è ricchissimo e propone opere provenienti da diversi paesi, dall’India all’Uzbekistan passando per la Cina e Hong Kong. Sono venti le opere in programma tra lungometraggi, cortometraggi e documentari.
Asiatica Film Festival 2021: una partenza con l’opera d’esordio di una giovane e talentuosa cineasta cinese
Ha aperto le danze dell’Asiatica Film Festival 2021 “The Cloud of Her Room”, diretto dall’esordiente Zheng Lu Xinyuan. Il film ha già ottenuto il Tiger Award all’International Film Festival di Rotterdam del 2020. La pellicola segue le vicende del ventiduenne Muzi, che torna nel suo paese per il Capodanno cinese dove dovrà fare i conti con una famiglia disfunzionale. Trova una città piovosa e grigia. Il suo unico rifugio è la vecchia casa di famiglia abbandonata. Girato in bianco e nero, “The Cloud of Her Room” è un’opera visionaria e tecnicamente di gran pregio, un sogno ad occhi aperti nell’alienazione di una giovane donna in un paese che sta cambiando velocemente.
Ecco alcuni titoli presentati nel corso della kermesse
Viene dall’Indonesia “Everyday is a Lullaby” di Putra Kuta, storia drammatica di uno sceneggiatore in crisi creativa in procinto di morire.
Il regista thailandese Kongdej Jaturanrasmee presenta “Where We Belong” sui preparativi per la partenza verso la Finlandia di una giovane donna che deve vedersela con un padre deluso mentre si accinge a lasciare il suo paese.
Ha già partecipato alla 67ma edizione del Festival di San Sebastián “A Dark, Dark Man” firmato da Adilkan Yerzakov, cineasta kazako che, con questa storia, si è messo alla prova con un noir atipico, fatto di scenari desertici che fanno da sfondo alle indagini di un detective sulla morte di un ragazzo in un villaggio kazako. L’arrivo di una giornalista di città lo spingerà ad andare più a fondo.
É una produzione Uzbeca “Colourless Dreams” di Ayub Shahobiddinov, che segue il destino di un’ex prigioniera che dopo 17 anni torna a casa, ma non trova la serenità che avrebbe voluto.
Tante storie inedite per una kermesse che si conferma un’ottima vetrina sulla cinematografia orientale
Non solo film di finzione ma anche documentari e cortometraggi per Asiatica Film Festival 2020. É da citare senz’altro il film collettivo “Mekong 2030” di Kulikar Sotho, Anysay Keola, Sai Naw Kham, Anocha Suwichakornpong, Pham Ngoc Lan. In cinque linguaggi diversi si racconta l’anima del Mekong fiume che attraversa Birmania, Thailandia, Laos e Cambogia. Spicca tra tutte le narrazioni quella su una misteriosa pandemia e la vendita da parte di uno dei protagonisti del sangue dell’anziana donna, di cui è figlio, perché resistente al virus e utile per la preparazione del vaccino.
I cortometraggi sono stati tutti scelti da Spinelli e provengono dall’ex Indocina ad eccezione di “I Am Afraid to Forget Your Face” del regista egiziano Sameh Alas, premiato a Cannes con la Palma d’Oro come Miglior Cortometraggio, e “Roadblok” di Dahila Nemlich, sulla protesta popolare che ha infiammato le piazze di Beirut nel 2019. Ne sono protagonisti due giovani che vengono fermati a un posto di blocco. Un piccolo lavoro solo nella lunghezza ma di grande intensità.
Tutti i film sono disponibili su Mymovies.
Daniele Romeo
21/12/2020