Trama
- Titolo originale: Bang Gang (une histoire d’amour moderne)
- Regia: Eva Husson
- Cast: Finnegan Oldfield, Marilyn Lima, Lorenzo Lefèbvre, Daisy Broom, Fred Hotier, Manuel Husson, Olivia Lancelot, Raphaël Porcheron, Tatiana Werner, Olivier Lefebvre, Yolande Carsin, Alexandre Perrier, Patricia Husson, Eva Husson
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 98 minuti
- Produzione: Francia, 2015
- Distribuzione: Good Films
- Data di uscita: 6 gennaio 2016
Primo lungometraggio per Eva Husson con “Bang Gang (A Modern Love Story)”, film svelato al festival di Toronto e proiettato in competizione al Festival di Les Arcs del cinema europeo.
“Bang Gang (A Modern Love Story)” si pone come un film-scandalo e prende atto in un ricco sobborgo di Biarritz, sulla costa atlantica della Francia. Protagonista è un grupo di liceali, in cerca di nuove esperienze e determinati ad esplorare ogni intimo desiderio e pulsione della propria sessualità, andando così incontro al giudizio della gente e, talvolta, anche al proprio sistema di valori e alle proprie famiglie.
Ad iniziare questa discesa nei luoghi più reconditi della sessualità adolescenziale sono principalmente cinque studenti: la bionda e bella Georges (Marilyn Lima), la sua amica bruna e apparentemente timida Laetitia (Daisy Broom), il “tombeur de femmes” e festaiolo Alex (Finnegan Oldfield) che vive da solo in una grande casa dove sta per ospitare il suo amico Nikita (Fred Hotler), e infine lo spostato e introverso Gabriel (Lorenzo Lefebvre) e la sua passione per il “beat style”.
Se il gioco della perversione al centro di “Bang Gang (A Modern Love Story)” prende avvio dalle loro decisioni, non saranno solamente questi cinque giovani ad attirare il giudizio dei concittadini; tra droghe e passaparola tramite i social network questa attitudine – iniziata come un gioco – inizierà a coinvolgere anche altri studenti e giovani, innescando una ‘depravazione’ sessuale collettiva che non mancherà di avere conseguenze.
Recensione
Bang Gang (A Modern Love Story): la giovane regista Eva Husson presenta al Rendez Vous 2016 il suo film scandalo sulla scoperta del sesso di un gruppo di adolescenti
In un’estate calda, funestata da molteplici incidenti ferroviari in Francia, un gruppo di adolescenti capitanati dalla carismatica George, cade nel vortice del sesso selvaggio. Allo scoppiare dello scandalo tutto ritornerà come prima, tranne che per la protagonista che troverà il vero amore.
Bang Gang (A Modern Love Story): tanti i temi messi insieme da una regia che non riesce nel suo intento di raccontare questa generazione di adolescenti
Passato al Toronto Film Festival 2015 “Bang Gang (A Modern Love Story)” di Eva Husson, primo tentativo al femminile di una storia già vista nelle opere di Larry Clark e Gus Van Sant, sembra essere una rilettura del fortunato “Il tempo delle mele” ai tempi dei Social Network e di YouTube.
Non mancano, come per le pellicole di Larry Clark, le immagini di sesso esplicito, che fanno da contraltare a quelle in cui è dominante la presenza dello skateboard, feticcio dei giovani ribelli anni ’80 e ’90, su cui vola letteralmente l’acerba George, sullo sfondo dell’oceano atlantico di Biarritz. Nonostante i molteplici elementi messi in gioco, tuttavia, a questo film manca molto dello spirito corrosivo dei kids terribili capitanati da Clarke.
Bang Gang (A Modern Love Story): un film che vorrebbe sconvolgere, ma non ha il coraggio di osare
La storia si sviluppa a partire dalla prima delusione amorosa della protagonista. Per far colpo su Alex, che non la degna di uno sguardo, George diventa la regina di una serie di ammucchiate di gruppo. Pur apprezzando l’idea della regista di dare vita a un personaggio forte e carismatico, bisogna dire che qui manca completamente l’elemento del disagio sociale, che in storie simili è a dir poco fondamentale. Tutti i ragazzi vivono in belle case borghesi e passano la loro vita iperconnessi in rete. A voler leggere diversamente il plot si potrebbe pensare che la vera protagonista del film della Husson è la rete. Tutto succede solo perché si è on line. Anche il colpo di scena finale, forse l’unico di tutta l’opera, nasce in questa sorta di universo parallelo in cui vivono i personaggi.
“Bang Gang (A Modern Love Story)” non è un’opera che entrerà negli annali del cinema francese, e neanche nella lista nera dei film scandalo. Manca infatti alla regista il coraggio di osare ancora di più nelle scene di sesso di gruppo. In sintesi, si tratta solo di un film furbo, fatto per scandalizzare, senza riuscire a far passare alcun messaggio.
Ivana Faranda