Biografia
Regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, Barry Levinson ha vinto il Premio Oscar al Miglior regista nel 1989 per “Rain Man – L’uomo della pioggia“, considerato, grazie al racconto di personaggi e storie intense, come uno dei più prestigiosi filmmaker che ci siano in circolazione.
Barry Levinson, ‘l’uomo della pioggia’
(Baltimora, 6 aprile 1942)
Barry Levinson, nato a Baltimora nel Maryland, il 6 aprile 1942 è un pluripremiato regista e sceneggiatore americano più noto per il film “Rain Man”.
Levinson nasce in una tipica famiglia della middle class ebrea degli USA, i genitori hanno origini russe. Si interessa al cinema fin da giovane e, dopo la laurea conseguita alla American University di Washington, si trasferisce a Los Angeles per cercare fortuna come attore e sceneggiatore. Negli anni Settanta comincia a conquistarsi un nome come gagman per le trasmissioni televisive. In particolare lavora per il grande Marty Feldman, nello show “Comedy Machine” e in altri importanti programmi comici. Lavorando in TV conosce la scrittrice Valerie Curtin che diventa sua moglie nel 1975.
L’esordio sotto l’occhio vigile di Mel Brooks
Grazie al suo successo televisivo, Levinson viene notato da Mel Brooks che gli commissiona la sceneggiatura di due suoi film, il bislacco muto “L’ultima follia di Mel Brooks” (1976) e la parodia hitchcockiana “Alta tensione” (1977), in cui Barry si ritaglia anche un cameo come vendicativo fattorino di un hotel. Nel 1979, insieme alla moglie, scrive “E giustizia per tutti”, un dramma giudiziario affidato alle corde recitative di Al Pacino. Il film gli frutta una nomination all’Oscar come Miglior sceneggiatore.
Il successo con il road movie “Rain Man”, otto le nominations agli Oscar
La fama ottenuta per la nomination offre a Barry la possibilità di dirigere il suo primo film, “Diner” (1982), ambientato a Baltimora, come altre sue pellicole. Ma la sua fama come regista comincia a crescere nel 1984, quando dirige “Il migliore”, un film drammatico sul baseball ottimamente interpretato da Robert Redford, che ottiene quattro nomination all’Oscar. Il regista dimostra la sua versatilità collaborando con Spielberg e producendo il fantastico “Piramide di paura” (1985), una scatenata caccia al tesoro che racconta l’infanzia di Sherlock Holmes e del suo amico Watson.
I due successi principali degli anni Ottanta sono però “Good Morning Vietnam” (1987), con uno scatenato Robin Williams nella parte di un dj che combatte dalla radio la sua personale battaglia contro la follia della guerra, e “Rain Man” (1988). “Rain Man”, che vede in scena l’inedita coppia Tom Cruise – Dustin Hoffman è un toccante road movie che racconta il rapporto fra due fratelli, uno dei quali gravemente malato di autismo. Il film ha un grande successo di pubblico e di critica, ricevendo otto nomination all’Oscar e vincendone 4, incluso Miglior Film e Miglior Regista. Con lo stesso film Levinson sbanca anche in Europa, vincendo l’Orso d’Oro al Festival di Berlino.
“Sleepers”
Negli anni Novanta, l’ormai consacrato regista si dedica a lavorare con i migliori attori sulla piazza. Insieme a Warren Beatty e Annette Bening gira “Bugsy” (1991), biopic dedicato al gangster ebreo Bugsy Siegel, uno dei fondatori dell’impero del gioco d’azzardo a Las Vegas. Il film riceve ben 10 nomination ma vince solo due Oscar minori, incassando però un Golden Globe. Levinson ritrova Robin Williams nel divertente “Toys – Giocattoli” (1992), commedia ambientata in una magica fabbrica di balocchi.
Il cast stellare di “Sleepers” (1996) la drammatica storia di una vendetta consumata dopo anni di abusi, allinea Brad Pitt, Robert De Niro, Dustin Hoffman e persino un piccolo ruolo di Vittorio Gassman, anche se non si salva dalle accuse di farraginosità. “Sesso e potere” (1997) ancora una volta con la coppia De Niro – Hoffman, è una satira profetica sull’uso dei mass media per costruire una guerra in modo da distrarre l’opinione pubblica da scandali interni. L’adattamento del best seller fantascientifico di Michael Chricton “Sfera” (1998), pur abilmente interpretato dal solito Hoffman, riceve però critiche per una certa stanchezza nella regia.
La fase della produzione TV
Negli ultimi anni Levinson, pur non rinunciando a fare film, preferisce dedicarsi soprattutto alla produzione e alla TV. Fra i suoi ultimi successi, “Disastro a Hollywood” (2008), una graffiante satira del folle mondo del cinema affidata all’amico Robert De Niro e il film televisivo “You Don’t Know Jack – Il dottor morte”, provocatoria biografia del dottor Jack Kevorkian, instancabile sostenitore del diritto all’eutanasia, interpretata da Al Pacino. Nel 2012 dirige “The Bay”, un horror sul propagarsi di una misteriosa infezione, che lo mette a confronto con un genere non molto frequentato prima dal regista. Nel 2014 torna con “The Humbling“, interpretato da Al Pacino, Greta Gerwig e Dianne Wiest. Il film è basato sul romanzo scritto da Philip Roth edito in Italia col titolo “L’umiliazione“, mentre nel 2015 sarà operativo con “Rock the Kasbah“, con protagonista Bill Murray.
Fabiana Girelli
Filmografia
Barry Levinson Filmografia – Cinema
- La pazza storia del mondo, regia di Mel Brooks (Attore, Cameo) (1981)
- A cena con gli amici (1982)
- Il migliore (1984)
- Piramide di paura (1985)
- Tin Men – Due imbroglioni con signora (1987)
- Good Morning, Vietnam (1987)
- Rain Man – L’uomo della pioggia (1988)
- Avalon (1990)
- Bugsy (1991)
- Toys – Giocattoli (1992)
- Jimmy Hollywood (1994)
- Rivelazioni (1994)
- Sleepers (1996)
- Sesso & potere (1997)
- Sfera (1998)
- Liberty Heights (1999)
- Bandits (2001)
- L’invidia del mio migliore amico (2004)
- L’uomo dell’anno (2006)
- Bee Movie, regia di Steve Hickner e Simon J. Smith (Voce) (2007)
- Disastro a Hollywood (2008)
- PoliWood (Documentario) (2009)
- The Bay (2012)
- The Humbling (2014)
- Rock the Kasbah (2015)
Barry Levinson Filmografia – Televisione
- You Don’t Know Jack – Il dottor morte (Film TV) (2010)
- Shades of Blue (Serie TV) (2016)
- The Wizard of Lies (Film TV) (2017)