Il programma pomeridiano Bellama’, condotto da Pierluigi Diaco su Rai2, ha registrato ascolti eccezionali nella giornata di venerdì santo. In un’ottica di innovazione e inclusività, il conduttore ha dedicato uno spazio speciale al tema della religione, proponendo una rubrica intitolata “Tutti cantano le canzoni di chiesa”, con l’esibizione del coro Exsultet. Questo approccio ha suscitato l’interesse di un pubblico variegato, composto sia da credenti che da chi si avvicina alla religione in modo più occasionale.
Un’idea originale per il venerdì santo
Pierluigi Diaco ha spiegato in diretta il motivo di questa scelta, sottolineando l’importanza di offrire un momento di riflessione e condivisione in un giorno significativo per la tradizione cristiana. “Oggi è venerdì santo, abbiamo pensato a una pagina insolita per la tv italiana”, ha affermato Diaco, evidenziando come il programma si rivolga a una platea di persone con diverse credenze religiose. La sua esperienza personale ha influenzato profondamente questa decisione: “Per me la parrocchia è stata fondamentale, ho imparato a suonare la chitarra e le canzoni di chiesa sono state per me un momento dell’esistenza”, ha raccontato il conduttore, richiamando alla memoria l’importanza di questi brani nella vita di molte persone.
Diaco ha voluto creare un’atmosfera di gioia e nostalgia, affermando che le canzoni di chiesa possono riaccendere ricordi anche in coloro che non frequentano più la chiesa. “Vorrei regalarvi questo momento di gioia, è la prima volta che la tv italiana lo fa”, ha dichiarato, invitando il pubblico a unirsi al coro per cantare insieme. Questo approccio ha reso il programma unico, distinguendosi nel panorama televisivo italiano.
Ascolti record e coinvolgimento del pubblico
Il risultato di questa iniziativa è stato sorprendente: Bellama’ ha raccolto più di 600.000 spettatori medi, raggiungendo un 7.6% di share e un picco dell’8.7% con oltre 700.000 spettatori. Questi numeri testimoniano l’apprezzamento del pubblico per un contenuto che ha saputo coniugare intrattenimento e spiritualità, offrendo un’alternativa alle tradizionali programmazioni del venerdì santo.
Il successo di Bellama’ non si limita solo agli ascolti, ma si estende anche alla capacità di coinvolgere il pubblico in un dialogo aperto sulla fede e le tradizioni. Diaco ha chiuso il suo intervento con una riflessione profonda: “Mi sento di dire che dopo la morte c’è la resurrezione, dopo il buio ci sarà sempre la luce”. Queste parole hanno risuonato nel cuore di molti spettatori, creando un legame emotivo che ha reso il programma ancora più significativo.
Un passo verso una televisione inclusiva
L’episodio di ieri rappresenta un passo importante verso una televisione più inclusiva e attenta alle diverse sensibilità del pubblico. Bellama’ ha dimostrato che è possibile affrontare temi di rilevanza sociale e culturale in modo originale e coinvolgente, aprendo la strada a nuove forme di intrattenimento che rispettano le tradizioni e le esperienze personali degli spettatori.
La scelta di Diaco di presentare le canzoni di chiesa non solo come un momento di intrattenimento, ma anche come un’opportunità per riflettere sulla propria vita e sulle proprie esperienze, ha reso il programma un esempio di come la televisione possa essere un mezzo di connessione e condivisione. Con questa iniziativa, Bellama’ ha saputo attrarre un pubblico ampio e diversificato, dimostrando che la fede e la cultura possono convivere in armonia anche nel contesto televisivo contemporaneo.
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