Trama
- Regia: Adolfo Arrieta
- Cast: Niels Schneider, Agathe Bonitzer, Mathieu Amalric, Tatiana Verstraeten, Andy Gillet, Ingrid Caven, Serge Bozon, Nathalie Trafford, Vladimir Consigny, Olivier de Narnaud
- Genere: Commedia drammatica, colore
- Durata: 82 minuti
- Produzione: Francia, Spagna, 2016
- Distribuzione: Zomia
- Data di uscita: 14 dicembre 2017
Con “Belle Dormant” Adolfo Arrieta, uno dei registi spagnoli più ribelli di tutti i tempi, pioniere del cinema indipendente spagnolo e francese (perché, ricordiamo che fu costretto a realizzare molte delle sue opere in Francia per sfuggire alla dittatura di Franco), propone una rivisitazione in chiave kitsch di una delle fiabe più amate di tutti i tempi: La bella addormentata.
Belle Dormant: risvegliarsi nel frastuono dei colori
Innegabile che il cinema stia producendo molti rifacimenti delle fiabe che ci hanno cresciuti e cullati, ciò nonostante la proposta di Arrieta è particolarmente interessante: scevra di effetti speciali ed estremamente vicina all’opera originale, la pellicola narra la storia del principe Egon, erede al trono di Létonia, il cui compito è quello di svegliare dal sonno di un secolo la principessa Rosamunde, del piccolo regno incantato di Kentz.
Egon non è un principe ‘qualunque’ dell’immaginario disneyiano: suona la batteria, viaggia in elicottero, partecipa ai festini; insomma, è un ribelle. Nel suo viaggio verso Rosamunde, accompagnato da una fata-archeologa Unesco, si comporta proprio come un turista, tant’è che scatta foto col suo Iphone agli abitanti addormentati del regno di Kentz.
Il film non termina col risveglio della principessa; Arrieta, infatti, intende far riflettere il pubblico su cosa possano provare i personaggi risvegliatisi in questa realtà post-moderna fatta di caos, telefonini, rapporti usa e getta. Il lirismo e l’onirismo sono le caratteristiche preponderanti in “Belle Dormant”: si ha sempre la sensazione che gli attori si muovano, a mo’ di danza, in un ambiente surreale, e questo soprattutto grazie alla musica, elemento imprescindibile della pellicola.
Una commedia sognante, fresca, colorata, che fa pensare un po’ a Cocteau e Baz Luhrmann.