Eco Del Cinema

Belve: Impacciatore e Guetta si raccontano tra confessioni e ironia

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Nel programma “Belve“, condotto da Francesca Fagnani, i temi affrontati spaziano da questioni personali a riflessioni più profonde. Recentemente, due ospiti hanno condiviso momenti di grande sincerità e umorismo, rivelando lati inediti delle loro personalità. Sabrina Impacciatore e Nathalie Guetta hanno offerto al pubblico uno spaccato delle loro vite, toccando argomenti intimi e professionali con un mix di leggerezza e introspezione.

Sabrina Impacciatore: una riflessione sulla propria identità

Sabrina Impacciatore ha aperto il suo cuore, rivelando una parte della sua vita che ha tenuto nascosta per anni. Durante la trasmissione, ha affermato di aver vissuto a lungo con la sensazione di essere un maschio, esprimendo una complessità di identità che la porta a definirsi come “trans“, un concetto che va oltre le etichette tradizionali. Ha raccontato un episodio significativo in cui un noto cantautore le ha fatto la corte per diversi mesi. Nonostante l’interesse mostrato, Impacciatore ha dichiarato di non sentirsi pronta a rispondere a quella chiamata, sottolineando la sua riservatezza e il suo approccio tradizionale nei rapporti interpersonali. La sua risposta a quell’avanzata, “scusami, non me la sento”, ha messo in evidenza la sua autenticità e il suo desiderio di rimanere fedele a se stessa, senza cedere a pressioni esterne. La frase del cantautore, “Sabrina guarda per me non è un problema, se c’hai il c… dimmelo”, ha suscitato una certa sorpresa, rivelando la frustrazione e la confusione che spesso accompagnano le dinamiche di attrazione e identità.

Nathalie Guetta: tra ironia e autoironia nel suo ruolo in Don Matteo

Nathalie Guetta, reduce dall’esperienza a “Pechino Express“, ha portato un tocco di leggerezza e autoironia nel suo intervento. Parlando del suo ruolo di “Perpetua” nella serie “Don Matteo“, ha confessato di sentirsi limitata nel suo personaggio, esprimendo un desiderio di maggiore libertà espressiva. “Non è una battuta, davvero mi dispiace non essere stata più zoccola”, ha esclamato, rivelando una parte di sé che si sente poco esplorata. La sua affermazione, “la zoccola che è in me era minuscola”, mette in luce una riflessione profonda sulla propria identità e sul modo in cui viene percepita dal pubblico. Guetta ha anche scherzato sul suo nome, chiedendo di essere chiamata “Nathalie” piuttosto che “Natalina“, considerato poco attraente. La sua battuta sul voler “imbruttire” il suo personaggio, con l’aggiunta di un porro e baffi, ha suscitato risate, ma ha anche rivelato il desiderio di essere vista come un’artista poliedrica, lontana dai cliché che spesso accompagnano le attrici.

Un dialogo sincero e divertente

Le interviste a “Belve” hanno dimostrato come la televisione possa essere un luogo di confronto sincero e divertente. Impacciatore e Guetta, con le loro storie e le loro esperienze, hanno offerto al pubblico uno spaccato di vulnerabilità e ironia, mostrando che dietro le luci della ribalta ci sono persone con emozioni e complessità. La trasmissione ha saputo catturare l’essenza di queste due artiste, permettendo loro di esprimere la propria verità in un contesto che incoraggia la sincerità e l’autenticità.

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Articoli correlati

Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

Condividi