Biografia
Bibi Anderson è stata la grande scoperta dal famoso regista Ingamr Bergman, con cui collaberà per quasi vent’anni. Nel ’58 ha vinto il premio come miglior attrice al Festival di Cannes per l’interpretazione in “Alle soglie della vita” dello stesso Bergman.
Bibi Andersson: la diva di Ingmar Bergman
(Stoccolma, 11 novembre 1935 – Stoccolma, 14 aprile 2019)
Berit Elizabeth Andersson nasce nel novembre del 1935 a Kungsholmen (una delle 14 circoscrizioni amministrative di Stoccolma). Figlia di Karin, un assistente sociale e Josef Andersson un uomo d’affari, studia recitazione alla Terserus Drama School. Completati gli studi scolastici si unisce alla famosa Royal Dramatic Theatre di Stoccolma, con cui è associata per trent’anni. Nel 1951, durante uno spettacolo al teatro di Malmö viene notata da Ingmar Bergman che la sceglie, a soli sedici anni, per girare lo spot pubblicitario del detergente Bris.
Da quel giorno in poi la Andersson collaborerà con il famoso regista per quasi vent’anni, recitando tra gli anni ’50 e ’70 in più di dieci film di Bergman, tra cui “Il settimo Sigillo”, “Il posto delle fragole”, “Alle soglie della vita”, “Il volto”, “Passione”, “L’adultera” e “Persona”.
Bibi Andersson: il debutto sul grande schermo
Il debutto cinematografico avverrà nel 1953, quando impersonerà la parte di Elvira nel film di Nils Poppe “Dumbom”. Un anno dopo partecipa alla pellicola di Torgny Wickman “En nott pa Glimmingehus”. Ma il vero successo arriverà solo nel ’55, quando torna a essere diretta da Bergman nel film “Sorrisi di una notte d’estate“, interpretando un ruolo minore. La parte la farà entrare nelle grazie del regista, che la sceglie per far parte della cerchia ristretta di attori del teatro di Malmö.
Nel 1957 le affida la parte di Mia nel famoso “Il settimo sigillo“, recitando così al fianco di Max von Sydow e Gunnar Björnstrand. Sempre nello stesso anno interpreta “Il posto delle fragole” e l’anno successivo impersona Hjördis Petterson in “Alle soglie della vita“, con cui vince il premio collettivo per l’interpretazione femminile insieme a Eva Dahlbeck, Barbro Hiort af Ornäs e Ingrid Thulin.
Cinque anni dopo ottiene l’Orso d’Argento al Festival di Berlino, grazie alla prova resa nel film “L’amante” di Vilgot Sjöman. Nel ’65 sbarcherà in America recitando nel western di Ralph Nelson “Duello a El Diablo”, in cui interpreta Ellen Grange, una ragazza violentata da un nativo americano della tribù Apache. L’anno successivo torna a collaborare con Bergman che le affida la parte da protagonista in “Persona“. Il ruolo le vale un premio come miglior attrice al Festival del Cinema Svedese.
Nel 1970 torna negli Stati Uniti perché scelta dal regista John Huston per recitare nel film “Lettera dal Kremlino“e tre anni dopo fa il suo debutto, con l’opera “Full Circle”, a Broadway. Nell’87 ricopre un ruolo minore in “Il pranzo di Babette”, il film premio Oscar di Gabriel Axel.
Bibi Andersson: la vita privata
Nella vita privata la Andersson si è sposata per tre volte: nel 1960 con il regista e scrittore Kjell Grede, con cui ebbe una figlia e dai cui divorziò tredici anni dopo. Nel ’78 convola a nozze con lo scrittore Per Ahlmark, ma i due divorzieranno nell’81. Nel 2004 ha sposato Gabriel Mora Baeza.
Nel 1976 è coinvolta, insieme al regista Ingmar Bergman, con cui ha avuto una relazione, in un’indagine per la quale viene arrestata in Svezia per evasione fiscale. Vent’anni più tardi pubblica la sua autobiografia intitolata “Un momento” (“Ett ögonblick”).
É il 2009 quando a causa di un ictus perde l’uso della parola. L’attrice morirà dieci anni dopo, il 14 aprile del 2019, a 83 anni.
Riccardo Careddu
Filmografia
Bibi Andersson Filmografia – Cinema
- Sorrisi di una notte d’estate, regia di Ingmar Bergman (1955)
- Il settimo sigillo, regia di Ingmar Bergman (1957)
- Alle soglie della vita, regia di Ingmar Bergman (1958)
- Il volto, regia di Ingmar Bergman (1958)
- Il posto delle fragole, regia di Ingmar Bergman (1958)
- L’occhio del diavolo, regia di Ingmar Bergman (1960)
- L’amante, regia di Vilgot Sjöman (1962)
- A proposito di tutte queste… signore, regia di Ingmar Bergman (1963)
- Duello a El Diablo, regia di Ralph Nelson (1966)
- Il letto della sorella, regia di Vilgot Sjoman (1966)
- Persona, regia di Ingmar Bergman (1966)
- Scusi, lei è favorevole o contrario?, regia di Alberto Sordi (1966)
- Anatomia di un adulterio, regia di Jacques Doniol-Valcroze (1967)
- Le calde palme di Rio, regia di Lars-Magnus Lindgren (1969)
- Passione, regia di Ingmar Bergman (1969)
- Le ragazze, regia di Mai Zetterling (1969) || Liz Lindstrand
- Violenza al sole, regia di Florestano Vancini (1970)
- Think of a Number, regia di Palle Kjærulff-Schmidt (1970)
- Storia di una donna, regia di Leonardo Bercovici (1970)
- Lettera al Kremlino, regia di John Huston (1970)
- L’adultera, regia di Ingmar Bergman (1971)
- Scene da un matrimonio, regia di Ingmar Bergman (1973)
- Mannen fraan andra sidan, regia di Yuri Yegorov (1973)
- La rivale di mia moglie, regia di Sergio Gobbi (1974)
- Storia d’amore con delitto, regia di Sergio Gobbi (1975)
- Codice 215: Vlaparaiso non risponde, regia di Helvio Soto (1976)
- L’amour en question, regia di André Cayatte (1978)
- Airport ’80, regia di David Lowell Rich (1979)
- Il sogno di Laura, regia di George Sluizer (1979)
- Quintet, regia di Robert Altman (1979)
- Star’s Lovers, regia di James Toback (1983)
- Il pranzo di Babette, regia di Gabriel Axel (1987)
- Il sogno della farfalla, regia di Marco Bellocchio (1994)
- Drømspel, regia di Unni Straume (1994)
- Racconti da Stoccolma, regia di Anders Nilsson (2006)
- Arn – L’ultimo cavaliere, regia di Peter Flinth (2007)
- Arn – Riket slut vid vägens, regia di Peter Flinth (2008)
- Images from the Playground, regia di Stig Bjorkman (2009)