Black Mirror: il rapporto uomo/tecnologia
“Black Mirror”, serie tv britannica ideata e prodotta da Charlie Brooker, è fra le più amate degli ultimi anni e sta per svelare al pubblico, dopo un anno di trepidante attesa, la sua nuova stagione, composta da 6 puntate, in onda su Netflix quest’anno. Nell’attesa, riscopriamo il perchè di così tanto successo.
“Black Mirror”, in onda dal 2011 su Channel4 e dal 2015 su Netflix, è una serie drammatica di fantascienza composta da un susseguirsi di storie con personaggi e ambientazioni che variano in ogni episodio. L’unico filo conduttore che lega le varie situazioni, ambientate in un presente simile al nostro o in futuri paradossali, è il tema della tecnologia, vista in chiave distopica, e il suo rapporto con gli esseri umani, a volte totalmente dipendenti e assoggettati.
Black Mirror: fantascienza o satira?
Il mondo rappresentato da Charlie Brooker in “Black Mirror” oscilla fra ambientazioni assurde e tecnologie inquietanti, tra microcip immagazzinatori di ricordi e un orso di peluche che prende il controllo politico sul mondo, fino ad arrivare a una società in cui le persone basano la propria esistenza sulla popolarità ottenuta con un massimo di cinque stelle dai telefoni degli altri.
Tutto questo ci sembrerebbe surreale ma quanto si discosta dalla nostra realtà?
“Black Mirror” può sembrare un gioco creato per poter immaginare scenari sempre nuovi e assurdi, in realtà il regista vuole porci faccia a faccia con le nostre ossessioni nel rapportarci con la tecnologia, con il suo uso nocivo, atto ad appagare la nostra necessità di apparire, e non solo.
Lo stesso titolo, infatti, richiama allo schermo nero dei vari dispositivi tecnologici (computer, telefono, televisore) di cui, nell’epoca moderna, nessuno riesce a fare a meno: il tutto risulterebbe come una forte denuncia non tanto contro la tecnologia e la modernità in sè, quanto piuttosto contro il modo in cui l’essere umano ne abusa.
Black Mirror: un cast fantastico
Anche se i personaggi di “Black Mirror” non sono mai rimasti gli stessi per più di un episodio, hanno comunque lasciato il segno. La serie tv può vantare un cast numeroso e degno di nota: Hayley Atwell, attrice inglese conosciuta per la sua interpretazione negli adattamenti cinematografici della Marvel (“Captain America” e “Avengers”); Kelly Macdonald, nota al pubblico per il suo ruolo di Diane in “Trainspotting” e “T2: Trainspotting”, da poco presente nelle sale cinematografiche; Jon Hamm, attore statunitense e vincitore del Golden Globe per il migliore attore in una serie drammatica (“Mad Men”), sia nel 2008 che nel 2016, e molti altri che hanno lasciato con il fiato sospeso gli spettatori a ogni puntata.
Black Mirror: cosa aspettarsi?
Quali viaggi onirici e stravaganti ci farà percorrere ancora “Black Mirror”?
Per sapere questo non ci resta che aspettare la quarta stagione della serie che forse ci mostrerà di nuovo, come all’inizio di ogni suo episodio, uno schermo nero che si rompe davanti a noi.