Recensione
Bleed – Più forte del destino – Recensione: La forza di una storia vera
Vinny Paz, al secolo Vincenzo Pazienza, soprannominato sul ring anche come “The Pazmanian Devil“, è un pugile italoamericano campione in tre diverse categorie di peso, noto anche per la sua vita colorita, fatta di eccessi.
Non ci sarebbero grossi elementi di originalità nella storia se, alla fine del primo atto dello script, una tragedia irrompe nella vita felice dell’atleta. Nel 1991, Vinny è vittima di un grave incidente d’auto che lo lascia con due vertebre rotte e un’altra lussata; grave tragedia che, apparentemente, spezza ogni sua futura speranza di gloria. I medici sostengono che sarebbe fortunato a camminare di nuovo e, sicuramente, impossibilitato, per sempre, a combattere.
Bleed – Più forte del destino: storia di un’ostinata determinazione
Pazienza a scapito del suo nome, non intende indugiare, piangersi addosso, ma è determinato a riprendersi, con ostinata determinazione, la sua vita. Inizia cosi, con il suo allenatore Rooney, un difficile allenamento nel seminterrato di casa, sollevando pesi e rifiutando anestetici quando le sofferenze sono atroci.
Il film, proprio come il suo protagonista, raccoglie lentamente la forza, spingendo verso un intenso atto finale dove Vinny si riscatta sul ring.
È noto come a Hollywood le storie di caduta e di riscatto di un pugile professionista, sono sempre state molto care; non a caso sono molti i capolavori della settima arte ascrivibili al genere. In questo caso non siamo difronte a uno di questi ma, certamente, difronte a un buon film.
Si comprende che il regista Ben Younger, che scrive anche soggetto e sceneggiatura, lavori con passione totale, regalandoci una pellicola sincera e senza patina, ma la sua regia non osa mai, rimanendo, sempre, nei meandri di uno stile estremamente classico. In tal senso non aiuta neanche la figura di Martin Scorsese, qui in veste di produttore esecutivo che, in passato, ha firmato la regia di una delle pietre miliari del genere, “Toro scatenato”.
Bleed – Più forte del destino: cast artistico efficace
Ottimo il lavoro del cast. Vinny ha le sembianze di Miles Teller, noto per “Whiplash” e per essere stato in lizza per il ruolo, poi andato a Ryan Gosling in “La La Land,” che risponde bene alle esigenze fisiche ed emotive del ruolo.
Buono anche il lavoro di Aaron Eckhart che interpreta un allenatore con i propri demoni ma con il giusto carisma.
Un buon film sulla forza di volontà che diventa una parabola di riscatto, rafforzata dalla consapevolezza della veridicità della storia.
Oreste Sacco
Trama
- Titolo originale: Bleed for This
- Regia: Ben Younger
- Cast: Miles Teller, Katey Sagal, Aaron Eckhart, Ciarán Hinds, Ted Levine, Kimberly Howe, Chaunty Spillane, Tina Casciani, Amanda Clayton, Christine Evangelista, Susan Garibotto, Julie Ann Dawson, Liz Carey, Gia Skova, Kim Mulhauser, Stephanie McIntyre, Stacey Forbes Iwanicki, Lilith Astaroth, Ashley Tramonte, James Wilcox, Dante Palminteri, Tim Fields
- Genere: Biografico, colore
- Durata: 116 minuti
- Produzione: USA, 2015
- Distribuzione: Notorious Pictures
- Data di uscita: 8 marzo 2017
“Bleed – Più forte del destino” è un film scritto e diretto da Ben Younger, basato sulla storia vera del pugile statunitense Vinny Paz.
Il pugile, di origini italiane, è famoso sia per le sue straordinarie vittorie sul ring che per la sua vita privata fatta di eccessi e stravaganze. Conosciuto come “The Pazmanian Devil”, ha perso il titolo dei superleggeri e viene invitato calorosamente a lasciare per sempre il mondo della boxe. In seguito a un incidente stradale rimane quasi paralizzato e costretto a vivere con un esoscheletro simile a un collare fissato direttamente sulle ossa del cranio.
La sua carriera sembrava finita, tuttavia, sotto la guida dell’ex pugile Kevin Rooney, già coach del leggendario Mike Tyson e contro il parere di tutti, Vinny comincia un duro allenamento con l’intenzione di tornare sul ring e riprendersi il titolo mondiale.
Bleed – Più forte del destino: un altro biopic su un grande boxeur del passato
Ben Younger torna alla regia dopo una certa assenza, cimentandosi con uno dei generi classici di Hollywood: una storia di caduta e riscatto di un pugile professionista. In effetti sembra proprio che più la boxe scompaia dai riflettori televisivi, più il grande passato dello sport viene immortalato sul grande schermo, che si tratti di storie fittizie (per esempio il recente “Creed”) o biopic sulle glorie del passato (“Hands of Stone” incentrato su Roberto Duran).
“Bleed – Più forte del destino” fa parte proprio della seconda categoria, curiosamente in coincidenza con l’uscita a breve distanza da “Hands of Stone”, raccontando la storia di un pugile antagonista di Duran.
Il connubio pugilato-cinema è a Hollywood qualcosa di molto noto: nella mancanza di nuove idee, questo è un investimento abbastanza ‘sicuro’.
Attesa l’interpretazione di Miles Teller, protagonista di “Whiplash”, che viene a proporre sul ring molte caratteristiche del personaggio che gli ha dato notorietà. Come Andrew il batterista, Vinny Pazienza ha nel sangue senso di sacrificio, voolontà, forza e determinazione.
Trailer