Recensione
Borg McEnroe – Recensione: rivive una delle più appassionanti sfide sportive di sempre
Rivive sul grande schermo una delle rivalità sportive più accese di tutti i tempi, quella tra il composto e in apparenza freddo e distaccato tennista svedese Björn Borg, opposto all’irascibile, collerico e a volte (spesso) maleducato atleta americano John McEnroe.
Due temperamenti opposti, due continenti diversi, due stili, due culture, due di tutto, persino i capelli: lisci e biondi lo svedese, neri e ricci l’americano. Non era possibile immaginare due contendenti più diversi per lo stesso titolo, quello di Re di Wimbledon nell’anno di grazia 1980; la finale di quel torneo ha, per gli appassionati di tennis, lo stesso valore iconico che ha, per esempio, Italia-Germania del 1970 per gli amanti del calcio. Chiunque abbia vissuto quegli anni ricorda anche in Italia, fra bambini, gli schieramenti opposti su chi tifare; era quasi una trasposizione sul campo da tennis delle agitazioni politiche di quegli anni: si preferiva il bravo, educato, taciturno ragazzone svedese o si propendeva per il più giovane, irascibile, testa calda tennista statunitense?
Borg McEnroe: conosciamo le due facce della stessa medaglia
Il regista danese Janus Metz Pedersen confeziona un film ben riuscito, con la giusta alternanza tra le scene sul campo e il racconto fuori di esso. La pellicola è, infatti, un lungo flashback sulla giovinezza dei due sfidanti, e di quali strade abbiano percorso per diventare ciò che erano in quel momento. È soprattutto la figura di Borg ad essere analizzata, l’apparente serenità, la calma e la compostezza che dimostrava in campo erano in realtà frutto di un intenso lavorio interiore che logorò comunque l’atleta svedese e lo portò a ritirarsi dalle competizioni alla verde età di ventisei anni. Al contrario, il rivale McEnroe certo non si teneva nulla dentro, anzi sfogava la sua rabbia convogliandola in energia vincente: per questo, dopo esser succeduto al grande rivale sul tetto della classifica ATP e sul trono di Wimbledon, terminò ultratrentenne la sua gloriosa carriera.
Borg McEnroe: grande prova degli attori e montaggio superlativo
Il film è centrato comunque sulla finale del torneo di Wimbledon 1980; buona la prova degli attori: Sverrir Gudnason è un convincente Björn Borg, mentre il rivale è impersonato da Shia Labeeouf, perfettamente calato nel ruolo. Da ricordare tra gli altri interpreti la prova di Stellan Skarsgård, che impersona l’allenatore di Borg, l’uomo cui il fuoriclasse svedese deve molto.
Naturalmente in un prodotto riguardante un evento sportivo il montaggio è tutto, un plauso ai tecnici e al regista che hanno saputo tenere sempre alta la tensione, ben coinvolgendo il pubblico e facendo fremere, anche a distanza di trentasette anni, lo spettatore. Un film da vedere assolutamente, se si vuole rivivere una delle pagine più belle dello sport di tutti i tempi.
Daniele Battistoni
Trama
- Regia: Janus Metz Pedersen
- Cast: Shia LaBeouf, Stellan Skarsgård, Sverrir Gudnason, Tuva Novotny, David Bamber, Janis Ahern, Jane Perry, Robert Emms, Björn Granath
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: Svezia, Danimarca, Finlandia, 2017
- Distribuzione: Lucky Red
- Data di uscita: 9 Novembre 2017
Il regista e creatore di film documentari Janus Metz Pedersen – celebre per pellicole come “Love on Delivery” e “Ticket to Paradise”, incentrati sulla figura delle donne ordinate per posta come spose in Vietnam, Thailandia e Danimarca – con “Borg McEnroe” porta sul grande schermo una storia di sport e grandi uomini.
Il racconto è incentrato su due dei protagonisti più spettacolari della storia dello sport mondiale, lo svedese Bjorn Borg, interpretato da Sverrir Gudnason, attore nella serie “Wallander”, e l’americano John McEnroe, interpretato da Shia LaBeouf, volto noto al grande pubblico per il ruolo di protagonista nella trilogia dei film di fantascienza “Transformers”, diretti da Michael Bay; atleti formidabili e famigerati rivali sul campo da tennis e non solo.
I due uomini, estremamente diversi tra loro, hanno reso indimenticabile la finale di Wimbledon del 1980.
Borg McEnroe: scontri sul campo e nella vita
Il film “Borg McEnroe” ha vinto il premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma 2017. L’opera analizza la storia dello scontro di due mondi completamente opposti, rappresentati dai due sportivi: Bjorn Borg, tennista svedese e campione fin dall’adolescenza, è considerato uno tra i maggiori tennisti della storia dello sport; John McEnroe, allenatore, tennista e commentatore sportivo, nonché atleta mancino, è stato il numero uno indiscusso per ben quattro anni, dal 1981 al 1984 e può vantare la definizione di ‘miglior giocatore doppio’ di tutti i tempi.
I due sportivi sono noti per la rivalità sul campo da tennis, che li ha visti scontrarsi più volte nel corso degli anni Settanta e Ottanta. Capaci di regalare al pubblico grandi emozioni durante le performance, si sono resi indimenticabili agli occhi dei tifosi anche per i loro due caratteri totalmente diversi. Borg era noto per essere calmo e pacato in campo; mentre McEnroe si distingueva per il carattere ribelle e irascibile nei confronti di arbitro e pubblico. Definiti dalla stampa “Fuoco e Ghiaccio”, si sono scontrati ben quattordici volte in quattro anni, portando a casa sette vittorie ciascuno.