Recensione
Boston: Caccia all’uomo – Recensione: L’omaggio a una città ferita
Come spesso accade per le traduzioni dei titoli dei film stranieri, la distribuzione italiana ha scelto, per il film di Peter Berg, una abbastanza fuorviante, “Boston -Caccia all’uomo”, titolo che allude a qualcosa che il film non è: un tradizionale action adrenalinico. “Patriots Day”, il titolo originale, descrive certamente meglio quello che il film vuol essere, un sentito omaggio ai diversi eroi di una città duramente attaccata dalla follia umana.
Boston – Caccia all’uomo: le 105 ore
Il film ripercorre le centocinque ore che anticiparono e seguirono gli attacchi terroristici di Boston, consumatosi durante il Patriots Day del 2013, nel quale persero la vita 3 persone e ne furono ferite 264.
Protagonista indiscussa è la città di Boston con i suoi abitanti, le sue vittime, i suoi carnefici, i suoi eroi. Il primo, lungo, atto ci immerge nella quotidianità di vari personaggi intervenuti in vario modo negli eventi, la sera prima dell’inizio della storica maratona: dalla coppia appena sposata, a un brillante ragazzo cinese in cerca di un futuro migliore in America, un agente di polizia, due fratelli che tranquillamente consumano latte e cereali vedendo dei video di propaganda jihadista. Questi sono solo alcuni delle varie figure su cui l’occhio del regista si posa, per mostrare gli eventi da diverse prospettive in un montaggio alternato delle varie storie, scandito unicamente dal passare delle ore.
La tranquilla quotidianità è interrotta dalle due esplosioni. Senza eccessiva enfasi, “Boston – Caccia all’uomo” ci immerge in scene di guerra urbana, tra morti, sangue e arti amputati; immagini che sempre più spesso stanno diventando tragicamente familiari. Si entra in tal modo nella seconda parte del film, quella che mostra la straordinaria unità tra la politica, le forze di sicurezze e il mondo civile, per la cattura dei colpevoli. La città risponde compatta agli attacchi sferrati da due fratelli radicalizzati ma perfettamente integrati nel tessuto sociale della città.
Nell’epoca della disgregazione sociale del popola americano, seguita all’elezione di Trump, il film non può non essere letto anche come un inno all’unità nazionale. Questo è evidente anche nel discorso conclusivo del personaggio interpretato da Mark Wahlberg, figura centrale in un cast comunque corale, che assolda grandi caratteristi del cinema americano contemporaneo del calibro di John Goodman e J. K. Simmons.
Boston – Caccia all’uomo: registro documentaristico
L’intento del regista è di restituire un racconto il più fedele possibile di quelle drammatiche ore, con attenzione quasi maniacale ai dettagli storici e un registro documentaristico, con ampio uso di telecamere a spalle e materiale di repertorio. Seppur con una buona dose di autocelebratismo all’americana, “Boston – Caccia all’uomo” risulta un interessante indagine su un pezzo di storia recente che nel flusso dell’informazione, con una certa facilità, è dimenticata.
Oreste Sacco
Trama
- Titolo Originale: Patriots Day
- Regia: Peter Berg
- Cast: Mark Wahlberg, Michelle Monaghan, John Goodman, J. K. Simmons, Kevin Bacon
- Genere: Drammatico, Storico, colore
- Durata: n/d
- Produzione: Usa, 2016
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 20 Aprile 2017
“Boston – Caccia all’uomo” narra il tragico evento accaduto il 15 aprile 2013: l’attentato alla maratona di Boston. Il film inizia mostrando le vittime causati dalle due esplosioni per poi andare avanti con le indagini condotte da tre agenti della polizia, che hanno ristretto la cerchia dei sospetti ai fratelli i Dzhokhar e Tamerlan Tsarnaev, di origine russa. Riescono fortunatamente a sventare un secondo attentato progettato dai due per New York City. Segue, però, una violenta sparatoria.
Il film è basato sul resoconto del commissario della polizia di Boston Ed Davis, che partecipò in prima persona alla cattura dei due criminali, e sul libro “Boston Strong” dello scrittore Casey Sherman e del giornalista Dave Wedge.
Boston – Caccia all’uomo: i luoghi del film
Le riprese del film sono iniziate il 29 marzo 2016 nel Quincy e a Boston, ma si è fatto uso anche di un teatro di posa allestito in uno dei magazzini del Centennial Park a Peabody, Massachusetts. Tutte le scene di interni per la sede del FBI sono state girate lì. Era stato precedentemente scelto il Laurel Street a Watertown per ricreare la sparatoria che ha avuto luogo tra la polizia e i fratelli Tsarnaev, ma dopo le obiezioni da parte dei residenti, i funzionari della città hanno negato il permesso di girare, ed è stata così sostituita dalla città di Malden. Per filmare il traguardo della maratona su Boylston Street sono state usate scene girate il giorno della maratona del 2016.
Caccia all’uomo: la critica lo accoglie positivamente, ma non mancano le polemiche
“Boston – Caccia all’uomo” ha ricevuto recensioni positive da parte della critica, infatti su Rotten Tomatoes la pellicola ha conseguito un indice di gradimento pari al 78%, con una valutazione media di 6,9 / 10. Anche se il film ha in gran parte ottenuto l’approvazione della critica, in molti hanno criticato il tentativo di voler romanzare gli eventi e per aver basato molto l’attenzione del film sul personaggio immaginario di Tommy Saunders, il sergente della polizia interpretato da Mark Wahlberg.