(Box office USA: incassi 27 – 29 settembre 2019) É “Il piccolo Yeti” a dominare la classifica americana. “Downton Abbey” scende in seconda posizione, mentre “Hustlers” risale al terzo posto.
Un cucciolo di yeti al comando del box office USA
DreamWorks Animation e la sua ex divisione cinese Pearl Studio’s Abominable possono considerarsi soddisfatte del risultato raggiunto dalla loro pellicola “Il piccolo Yeti” che ha esordito al primo posto del box office USA con 20.850.000 dollari. Un debutto che ha reso il film il Miglior esordio dell’anno per una pellicola d’animazione originale e che ha garantito all’Universal il sorpasso della Disney per numero di titoli debuttanti in prima posizione (sette contro sei). Non bisogna tuttavia dimenticare che il lavoro dei registi Jill Culton e Todd Wilderman è costato 75 milioni di dollari, cifra che sarà difficile raggiungere nonostante la buona accoglienza.
Perde la medaglia d’oro e scende al secondo posto “Downton Abbey”, che riprende le vicende raccontate nella celebre serie tv britannica. Il film, diretto da Michael Engler e prodotto da Focus Features, raggiunge i 58.509.850 dollari totali, grazie ai 14.500.000 realizzati nel fine settimana.
Risale dal quinto al terzo posto, con 11.470.000 dollari e 80.634.711 dollari complessivi, “Hustlers” il cui titolo italiano è “Le Ragazze di Wall Street – Business I$ Business”, interpretato da una sempre sensuale Jennifer Lopez che si mette a capo di un gruppo di spogliarelliste per fare denaro ai danni dei clienti.
Rimane stabile al quarto posto rispetto alla scorsa classifica l’horror di Andy Muschietti “It: Capitolo 2” che, con i 10.400.000 dollari del week end, arriva al totale di 193.911.049 dollari.
Chiude la prima cinquina della top ten americana “Ad Astra” di James Grey. Il film, nel quale Brad Pitt interpreta un astronauta un po’ particolare che deve salvare il mondo da una prossima catastrofe, ha guadagnato 10.143.000 dollari e 35.525.600 dollari complessivi.
Judy: debutto in sordina al settimo posto
“Rambo – Last Blood” di Adrian Grunberg scende dal terzo al sesto posto con 8.575.000 dollari e 33.150.810 dollari complessivi; nonostante i nostalgici e i fan di Stallone l’action ancora non è riuscito a raggiungere i 50 milioni, ossia quel che è costato, ottenendo a livello mondiale 46 milioni.
Peccato per “Judy“, diretto da Rupert Goold con Renée Zellweger nei panni della splendida Judy Garland: il biopic accolto molto positivamente dalla critica, proiettato in 461 schermi, deve accontentarsi di una settima posizione e di 3.091.417 dollari con una media per copia di oltre 6.700 dollari.
“Good Boys – Quei Cattivi Ragazzi“, dopo sette week end, perde una posizione ed è ottavo con 2.010.000 dollari e 80.379.855 dollari complessivi, seguito da “Il re leone” di Jon Favreau che dal sesto si sposta al nono posto con 1.603.000 dollari (540.025.662 dollari complessivi) e “Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen” che perde due posizioni e chiude la top ten con 1.535.000 dollari e 67.184.033 dollari totali.
Lorenzo Buellis
30/09/2019