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Capire il passato per vivere felici

Trama

  • Titolo originale: Ancient Futures: Learning From Ladakh
  • Regia: Helena Norberg-Hodge, John Page
  • Genere: Documentario, colore
  • Durata: 60 minuti
  • Produzione: Gran Bretagna, 1993
  • Distribuzione: Cinehall Distribuzione
  • Data di uscita: 23 marzo 2017

Capire il passato per vivere felici posterIl documentario “Capire il passato per vivere felici” racconta del Ladakh (o Piccolo Tibet), una terra desertica situata sull’Himalaya occidentale dal clima secco e dalle caratteristiche geomorfologiche molto diverse dal resto dell’India che, nonostante tutto e per oltre un millennio, è stato sede di una fiorente cultura, di benessere e di una perfetta armonia ecologica.

Con la modernità e lo sviluppo, però, tutto è cambiato: l’ambiente e l’armonia sociale sono stati messi a dura prova da fenomeni quali l’inquinamento e l’avidità.

Tutto ciò porta a chiedersi cosa sia davvero il progresso e cosa possiamo imparare da una cultura tanto antica come quella del Ladakh al fine di salvaguardarne l’equilibrio ecologico. La storia di questa terra, dunque, ci dona delle linee guida importanti per il nostro futuro.

Capire il passato per vivere felici: un adattamento tratto dal libro omonimo di Helena Norberg Hodge

Helena Norberg Hodge, regista del documentario ed una fra le 8 ecologiste e attiviste ambientali più importanti al mondo insignita del Premio Nobel Alternativo, è anche autrice dell’omonimo libro del 1991 “Ancient Futures: Lessons from Ladakh for a Globalizing World”.

Tale libro è stato suddiviso in due sezioni. Nella prima, la Hodge descrive la natura felice ed egualitaria del Ladakh nel 1975, prima che giungesse l’afflusso di idee occidentali e i beni materiali: una regione in cui i legami tra la famiglia e la comunità erano molto forti e le donne godevano di un alto status sociale. Nella seconda e ultima,  si narra di come il Ladakh sia cambiato dal punto di vista ecologico, sociale ed economico con l’avvento dello sviluppo. Il popolo inizia a godere della comodità e dei vantaggi della modernizzazione, sebbene ciò porti all’aumento dell’avidità, dell’intolleranza, della disoccupazione e dell’inquinamento, intaccando l’equilibrio ecologico e l’armonia sociale della regione.

Il libro, che ha donato diversi spunti di riflessione, è stato tradotto in 42 lingue ed è tutt’ora utilizzato come guida per aumentare la consapevolezza dei problemi che il fenomeno della globalizzazione porta con sé.

Trailer

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