Trama
- Regia: Anthony Russo, Joe Russo
- Cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Jeremy Renner, Don Cheadle, Anthony Mackie, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Daniel Brühl, Chadwick Boseman, Emily VanCamp, Frank Grillo, Martin Freeman, Mark Ruffalo, Paul Rudd
- Genere: Azione, colore
- Durata: 146 minuti
- Produzione: USA, 2016
- Distribuzione: Walt Disney
- Data di uscita: 4 Maggio 2016
“Captain America: Civil War” è il terzo entusiasmante capitolo cinematografico delle avventure del primo Vendicatore, Capitan America, protagonista già di due pellicole: “Captain America: The First Avenger” (2011) e “Captain America: The Winter Soldier” (2014).
A differenza delle altre pellicole del ciclo Marvel, “Captain America: Civil War” vedrà come antagonista del celebratissimo eroe americano Captain America (Steve Rogers, interpretato da Chris Evans) il miliardario Tony Stark, ossia Iron Man (Robert Downey Jr.). Un amico invece di un rivale, così come è avvenuto nella storyline fumettistica che dà il sottotitolo “Civil War” al film.
La pellicola “Captain America: Civil War” prende atto successivamente agli eventi di “Avengers: Age of Ultron”: se da una parte i Vendicatori sono rispettati e ammirati da tutto il mondo, dall’altra le autorità politiche si sentono minacciate dai superpoteri e dalle prestazioni di questi supereroi. Così, in seguito a un incidente che ha coinvolto gli Avengers – non solo Captain America e Iron Man, ma anche, Black Widow, Falcon e gli altri – i governi di tutto il mondo hanno fatto passare una legge al fine di regolare l’attività sovraumana. La promulgazione di questa legge crea una spaccatura tra gli alleati di un tempo, e due schieramenti, capeggiati rispettivamente da Rogers e Stark, si scontrano in un’epica battaglia.
“Captain America: Civil War” , alla cui regia troviamo i fratelli Russo, è la tredicesima pellicola sviluppata sulla base della Marvel Cinematic Universe.
Recensione
“Captain America: Civil War”, briglia sciolta ai superpoteri quando l’universo Marvel si confronta con se stesso
È giunto il momento, nel mondo Marvel, di fare i conti con i danni collaterali. In decenni di attività i supereroi hanno difeso i più deboli e gli oppressi, hanno combattuto per la Terra e per l’umanità. Gli scontri che si sono succeduti hanno lasciato immancabilmente delle grandi ferite: i luoghi in cui si sono consumanti hanno visto la distruzione di palazzi, grattacieli, strade, autostrade, mezzi di trasporto di ogni forma e misura fino ad arrivare all’inevitabile dazio in termini di vite umane. Certo tutto in nome della giustizia ma, a questo punto, a più di qualcuno sorge l’interrogativo sulla contemporanea comparsa di supereroi e supercattivi. Per dare una risposta convincente i politici di numerose nazioni chiedono agli Avengers di sottostare ad un trattato che vincoli le loro azioni ad una esplicita richiesta di aiuto da parte di uno stato. Non tutti i ‘Vendicatori’ sono d’accordo e si spaccano i due fazioni: inizia così una faida interna a suon di superpoteri.
Da che parte stare? La domanda che fa da marchio di fabbrica del film permea tutta la storia che raggiunge il pathos più intenso nei momenti in cui riesce a far stridere violentemente il conflitto interno. L’incipit però non è dei più promettenti, malgrado l’azione si rovesci immediatamente sulla nuova epopea, strizzando l’occhio all’attualità degli attentati terroristici, con Capitan America, Vedova Nera, Scarlet e Falcon che si muovono come consumati protagonisti di una spy story. La prima parte ha una lenta escalation, imbrogliata in una verbosità troppo ‘didattica’ e poco avvincente. Un intreccio poco curato fa da raccordo a didascalici episodi volti a inquadrare il protagonista di turno.
“Captain America: Civil War”, meglio l’azione delle chiacchiere
Servono i raggi palmari di Iron Man, a capo di una delle due fazioni, per scuotere la trama e dar vita ad uno scontro epocale. Una volta lasciato alle spalle il superpreambolo, “Capitan America: Civil War” imbocca a tutta velocità il vortice dell’armageddon, della sfida totale. I personaggi si riorganizzano, si separano, si confondono demolendo colpo su colpo l’unità d’intenti che aveva sempre contraddistinto le mosse degli Avengers.
Più che una ‘guerra civile’, si profila uno spettacolare ‘tutti contro tutti’, enfatizzato da un uso degli effetti speciali da veri intenditori. La prospettiva della battaglia travalica la classica diatriba tra bene e male e assume una connotazione più profonda, tradotta in un susseguirsi ipercinetico di colpi proibiti tra Ant-Man, Pantera Nera, Occhio di Falco e Spider Man, solo per citare alcuni della cospicua schiera di eroi presenti nella mega scazzottata.
Un blockbuster gigantesco e molto ben fatto, almeno da un certo punto in poi, che ha non solo il merito d’intrattenere ma anche di tracciare nuove linee guida per l’universo Marvel. Si aggiunge un altro interessante tassello al concetto con il quale la casa editrice statunitense ha dato alla luce le sue fantastiche creature e sul quale ha basato il suo successo: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.
Riccardo Muzi
Trailer
Cast
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