Biografia
Carlo Lizzani è stato un regista, sceneggiatore, critico e scrittore. Ha lavorato con i più grandi attori e registi italiani tra cui Roberto Rossellini, Michelangelo Antonioni, Giuseppe De Santis, Silvana Mangano e Marcello Mastroianni.
Carlo Lizzani: un grande tra i grandi
(Roma, 3 Aprile 1922 – Roma, 25 Ottobre 2013)
Carlo Lizzani nasce a Roma il 3 Aprile del 1922. Da giovane partecipa come partigiano alla Resistenza romana insieme a Carla Capponi, Ezio Malatesta e Filiberto Sbardella, e aderisce al Partito Comunista Italiano. Lavora come critico e saggista nella redazione di riviste quali “Cinema” e “Bianco e Nero”.
Nel 1946 si avvicina alla settima arte come sceneggiatore di importanti registi come Aldo Vergano per il film “Il sole sorge ancora” grazie al quale conosce Giuseppe De Santis, che lo avvicina alle tematiche del Neorealismo, e lo recluta per la sceneggiatura di varie pellicole tra cui: “Caccia tragica” (1947), “Riso Amaro” (1949), con cui Lizzani riceve una nomination agli Oscar per la Migliore Sceneggiatura, e “Non c’è pace tra gli ulivi” (1950).
Nel 1948 viene scelto da Roberto Rossellini per la sceneggiatura di “Germania anno zero” con cui ottiene il Premio per la Migliore Sceneggiatura Originale al Festival di Locarno.
Nel 1949 ha la sua prima esperienza dietro la macchina da presa con il documentario “Viaggio al Sud”. Il primo lavoro di finzione arriva nel 1951 “Achtung! Banditi!”, con Gina Lollobrigida, Andrea Checchi, Lamberto Maggiorani, Giuliano Montaldo, che recitano in una storia di guerra partigiana fra Genova e l’Appennino ligure.
Nel 1953 dirige due lungometraggi “Ai margini della metropoli” con Giulietta Masina e “Cronache di poveri amanti” con Marcello Mastroianni, per il quale riceve il Premio Internazionale di Cannes. Nello stesso anno collabora nel progetto di Cesare Zavattini “Amore in città”, e ha l’opportunità di lavorare con Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Dino Risi e Alberto Lattauda per creare una sorta di periodico filmato con lo scopo di trattare temi d’attualità, affrontati secondo i canoni neorealisti.
In seguito continua a operare fianco a fianco con figure di spicco del cinema italiano: vengono diretti da Lizzani artisti come Pier Paolo Pasolini ne “Il gobbo” (1960), Peppino De Filippo ne “Il carabiniere a cavallo” (1961), Silvana Mangano ne “Il processo di Verona” (1963), Ugo Tognazzi ne “La vita agra” (1964), Stefania Sandrelli ne “L’amante di Gramigna” (1968).
Lavora con registi del calibro di Jean-Luc Godard, Marco Bellocchio, Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci per la realizzazione di “Amore e rabbia”(1969).
Nel 1971 dirige “Roma bene”, interpretato da Virna Lisi, Vittorio Caprioli e Nino Manfredi, tratto dalla pièce “Mani aperte sull’acqua” di Luigi Bruno Di Belmonte; il regista cerca di realizzare un affresco del mondo marcio della buona società romana.
Nel 1974 esce nelle sale “Mussolini ultimo atto” con protagonisti Henry Fonda e Rod Steiger, interpretazione fedele dei fatti accaduti, secondo la versione ufficiale, negli ultimi giorni di vita di Mussolini.
Carlo Lizzani: cinema di fatti e di uomini
Dal 1979 al 1982 Lizzani è direttore della Mostra del Cinema di Venezia.
Comincia a dedicarsi, poi, alla televisione con fiction come “C’era una volta un re e il suo popolo” (1983), “Nucleo zero”(1984), “Un’isola” (1985) e si occupa dell’episodio “Cagliari” per il documentario “12 autori per 12 città” (1990) affiancato da Antonioni, i fratelli Bertolucci, Mario Monicelli, Mauro Bolognini, Alberto Lattauda, Francesco Rosi, Gillo Pontecorvo.
Nel 1995 torna al cinema con “Celluloide” con Giancarlo Giannini, Christopher Walken e Anna Falchi, ottenendo il David di Donatello per la Migliore Sceneggiatura. Nel 1998 pubblica la raccolta “Attraverso il Novecento” che racchiude scritti di vario genere, ad esempio notizie sul cinema neorealista italiano. L’anno successivo riceve la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione presso l’Università di Torino.
Lizzani si impegna anche come attore nelle fiction “Giochi pericolosi” (2000), “Papa Giovanni-Ioannes XXIII” (2002) ricoprendo il ruolo di PioXII, e “Edda” (2005).
Gli ultimi anni di Carlo Lizzani
Negli ultimi anni Carlo Lizzani continua a occuparsi di attualità creando dei ritratti storici, denunciando in prima persona gli errori che hanno fondato il paese. Per lui il cinema è un’arte di fatti e di uomini, per questo il suo lavoro nasce dalla ricerca di una verità oggettiva, storica, nella realtà della cronaca. Un esempio di ciò è “Hotel Meina” (2007) ispirato all’omonimo saggio storico di Marco Nozza, che commemora un massacro dimenticato della seconda guerra mondiale, rievocando gli eventi collegati ad un rastrellamento da parte dei nazisti attuato a Meina sul versante piemontese del lago Maggiore. La pellicola viene presentata fuori concorso alla 64ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nella sezione “Venezia Giubileo (1932-2007): omaggio a Carlo Lizzani”.
Nel 2007 riceve il David di Donatello alla carriera. Nello stesso anno pubblica una biografia intitolata “La mia lunga vita nel secolo breve”. L’anno dopo partecipa al film collettivo “All Human Rights for All” ispirato agli articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Nel 2011 dirige un episodio di “Scossa”, che racconta gli avvenimenti legati al terremoto di Messina del 1908. Nel 2012 esce nelle librerie “Il giro del mondo in 35 mm: Un testimone del Novecento”, in cui ripercorre gli ultimi decenni della sua vita. Presenta poi “Italia anno zero”, un intenso racconto di sé e della nostra storia: dall’infanzia nella Roma fascista al Neorealismo, dal boom economico ai giorni nostri, indagando gli aspetti profondi e meno visibili della realtà.
Si toglie la vita il 25 Ottobre del 2013.
Mariateresa Vurro
Filmografia
Carlo Lizzani Filmografia – Cinema
- Achtung! Banditi! (1951)
- Ai margini della metropoli (1953)
- Cronache di poveri amanti (1954)
- Lo svitato (1956)
- Esterina (1959)
- Il gobbo (1960)
- Il carabiniere a cavallo (1961)
- L’oro di Roma (1961)
- Il processo di Verona (1963)
- La vita agra (1964)
- La ronda, episodio di Amori pericolosi (1964)
- La Celestina P… R…(1965)
- La guerra segreta (1965)
- L’autostrada del sole, episodio di Thrilling (1965)
- Svegliati e uccidi (1966)
- Un fiume di dollari (1966)
- Requiescant (1967)
- Banditi a Milano (1968)
- L’amante di Gramigna (1969)
- L’indifferenza, episodio di Amore e rabbia (1969)
- Barbagia (la società del malessere) (1969)
- Roma bene (1971) Cronache di poveri amanti
- Torino nera (1972)
- Crazy Joe(1974)
- Mussolini ultimo atto (1974)
- Storie di vita e di malavita (1975)
- San Babila ore 20: un delitto inutile (1976)
- Kleinhoff Hotel (1977)
- Fontamara (1980)
- La casa del tappeto giallo (1983)
- Mamma Ebe (1985)
- Caro Gorbaciov (1988)
- Capitolium (1989)
- Cattiva (1991)
- Celluloide (1996)
- Hotel Meina (2007)
- Art. 1, episodio di All Human Rights for All (2008)
- Speranza, episodio di Scossa (2011)
Carlo Lizzani Filmografia – Televisione
- Facce dell’Asia che cambia – serie TV documentaristica (1973)
- Africa nera Africa rossa – miniserie TV documentaristica (1978)
- Venezia, episodio di Capitali culturali d’Europa – serie TV documentaristica (1983)
- Inverno di malato, episodio di Dieci registi italiani, dieci racconti italiani – serie TV (1983)
- C’era una volta un re e il suo popolo – film TV (1983)
- Nucleo zero – film TV (1984)
- Un’isola – miniserie TV, 2 episodi (1986)
- Assicurazione sulla morte – film TV (1987)
- Cause à l’autre, episodio di Sèrie noire – serie TV (1988)
- Emma, episodio di Quattro storie di donne – miniserie TV (1989)
- La trappola – film TV (1989)
- Il caso Dozier – film TV (1993)
- La donna del treno – film TV (1999)
- Maria Josè, l’ultima regina – film TV (2002)
- Le cinque giornate di Milano – film TV (2004)
Carlo Lizzani Filmografia – Documentari
- Togliatti è ritornato (Cortometraggio) (1948)
- Viaggio al sud (1949)
- Via Emilia Km 147 (1949)
- Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato (1950)
- Modena, città dell’Emilia Rossa (Cortometraggio) (1950)
- Amore che si paga, episodio di L’amore in città (1953)
- La muraglia cinese (1958)
- L’Italia con Togliatti (Cortometraggio) (1964)
- L’addio a Enrico Berlinguer (1984)
- Imago Urbis (1987)
- Cagliari, episodio di 12 registi per 12 città(1989)
- Roma dodici novembre 1994 (Cortometraggio) (1995)
- Luchino Visconti (1999 Roberto Rossellini: Frammenti e battute (2000)
- Napoli Napoli Napoli (2006)
- The Unionist (2010)
- Il mio Novecento (2010)